senecione
senecióne s. m. [dal lat. tardo senecio -onis, der. di senex «vecchio», per la peluria bianca formata dai capolini sfioriti dei fiori di alcune specie, somigliante alla canizie senile]. – 1. [...] ai floricoltori col nome di cinerarie (v. cineraria). 2. Nome comune di una specie del genere precedente (lat. scient. Senecio vulgaris), della regione mediterranea e oggi cosmopolita, molto comune negli incolti e infestante di varie colture; ...
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nido
s. m. [lat. nīdus, da una radice indoeuropea *ni-zdo- (formata con il preverbio ni-, che indica movimento dall’alto in basso, e una voce affine a sedeo «sedere»), largamente rappresentata anche [...] b. N. artificiali: dispositivi con i quali si inducono gli uccelli a nidificare in condizioni a loro favorevoli; i più comuni sono costituiti da tronchetti di legno scavati, con apertura rotonda e tetto di legno, che vengono appesi agli alberi o agli ...
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opinione
opinióne (ant. oppinióne) s. f. [dal lat. opinio -onis, affine a opinari «opinare»]. – 1. Concetto che una o più persone si formano riguardo a particolari fatti, fenomeni, manifestazioni, quando, [...] false; o. valida, probabile, assurda; l’o. dei più, della maggioranza; o. radicata, inveterata; è ormai o. invalsa, prevalente, comune, generale, unanime, universale; formarsi un’o. propria; dire, esprimere la propria o.; io la penso così, ma, ripeto ...
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rimpatriare
v. intr. [der. di patria, col pref. rin-] (io rimpàtrio, ecc.; aus. essere). – Tornare in patria: si è rifugiato all’estero, e non è più rimpatriato; tornare nel comune della propria residenza: [...] . In patic., fare r. (e con uso trans. rimpatriare) qualcuno, disporne, attuarne il rimpatrio, il ritorno in patria o nel comune di residenza: i clandestini sono stati rimpatriati a spese dello stato; fare r., o r., un gruppo di emigranti; la polizia ...
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ignobile
ignòbile agg. [dal lat. ignobĭlis, in origine «sconosciuto; non distinto; comune», comp. di in-2 e gnobĭlis, forma ant. di nobĭlis «nobile»]. – 1. letter. Che non è nobile di nascita; di bassa [...] condizione sociale: provenire da i. famiglia; quindi volgare, comune: si sdegna ferir l’ignobil plebe (Ariosto). Nell’ordinamento feudale, detto di coloro che non erano cavalieri per nascita (per es., i negozianti, i contadini, le donne) e perciò non ...
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pipa1
pipa1 (ant. o region. pippa) s. f. [dal fr. pipe, anticam. «cannuccia», e poi «cannuccia della pipa; pipa»]. – 1. a. Arnese per fumare costituito, nel tipo diffuso nei paesi occidentali, da un [...] simile a una pipa, lungo 3 o 4 cm, giallo verdastro, fittamente reticolato di bruno. 5. Pesce pipa, nome comune di varî pesci della famiglia fistularidi, che vivono lungo le coste atlantiche dell’America tropicale e hanno muso tubolare, estremamente ...
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lampreda
lamprèda s. f. [lat. tardo nauprēda, lamprēda]. – Nome comune di varie specie di vertebrati ciclostomi, caratterizzati dalla bocca imbutiforme, labbra circolari provviste, come anche la lingua, [...] risale i fiumi per la deposizione delle uova; la lampreda di fiume (Lampetra fluviatilis), lunga 30 o 40 cm, più comune della precedente e con le stesse abitudini; la lampreda di ruscello (Lampretra planeri), lunga 10 o 20 cm, che vive sempre ...
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morfologia
morfologìa s. f. [comp. di morfo- e -logia; il termine è stato coniato per la prima volta da Goethe (ted. Morphologie) per indicare l’anatomia comparata]. – In genere, studio, descrizione [...] e funzione (così, per es., il lat. lupus è analizzato nella radice lup-, nel suffisso tematico u [ant. o], comune a tutti i nomi della 2a declinazione, e nella desinenza -s, caratteristica del nominativo singolare; ugualmente amabam è analizzato ...
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sensibile
sensìbile agg. [dal lat. sensibĭlis, con sign. passivo e attivo (der. di sentire «percepire», part. pass. sensus); in alcuni sign., è influenzato dal fr. sensible]. – 1. Con valore passivo: [...] , s. proprio, ciò che può essere appreso da un solo senso (come il sapore, il colore, ecc.), da cui è distinto il s. comune, ovvero ciò che può essere appreso da più sensi (per es., il moto, la figura, la grandezza) con l’intervento del senso (o ...
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senso
sènso s. m. [lat. sēnsus -us, der. di sentire «percepire», part. pass. sensus]. – 1. a. La facoltà di ricevere impressioni da stimoli esterni o interni (affine quindi a sensibilità): gli animali [...] sostanzialmente valido (in questa accezione si usa solo al sing.): cerca di dire cose che abbiano senso (o che abbiano un s. comune, con lo stesso sign.); per lo più in frasi negative: parole, frasi, discorsi senza s., privi di s., vuoti di senso ...
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Il Comune è, nell’ordinamento italiano, l’ente pubblico territoriale e rappresentativo di base (artt. 114, co. 1, e 118, co. 1, Cost.). Nel ricollegarsi, da un punto di vista terminologico, a quella peculiare esperienza politico-giuridica che...
Forma di governo cittadino autonomo, apparsa nell’Europa occidentale dopo l’anno 1000, come risultato di un’associazione volontaria, temporanea e confermata da giuramento, fra cittadini o gruppi di essi.
Nell’ordinamento attuale, ente territoriale...