esempio
eṡèmpio (ant. eṡèmplo, exèmpio, essèmpio, essèmplo, essèmpro, assèmplo, assèmpro, e anche aṡèmplo, aṡèmpro) s. m. [dal lat. exemplum, der. di eximĕre «prendere fuori», part. pass. exemptus]. [...] ; un e. di pianta fanerogama; questo è un e. di verso novenario. 5. Nella letteratura medievale, racconto a scopo didattico-edificante (è comune anche il lat. exemplum), rimasto poi in uso nella predicazione religiosa (spec. nelle funzioni del mese ...
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spazio
spàzio s. m. [dal lat. spatium, forse der. di patēre «essere aperto»]. – 1. Con valore assol., il luogo indefinito e illimitato in cui si pensano contenute tutte le cose materiali, le quali, in [...] stelle fisse. Tale concezione, tramandata attraverso il pensiero medievale, è in parte ripresa da Cartesio, che, facendo soggetta a una particolare tassazione a favore della provincia o del comune; s. verde, nell’ambito di un complesso urbano, zona ...
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arte
s. f. [lat. ars artis]. – 1. a. In senso lato, capacità di agire e di produrre, basata su un particolare complesso di regole e di esperienze conoscitive e tecniche, e quindi anche l’insieme delle [...] Facoltà delle a. (o degli artisti), nell’ordinamento universitario medievale e rinascimentale (dal sec. 13°), la facoltà in cui s artigiane, intendevano conferire validità artistica a oggetti di uso comune (è detta anche a. applicata); a. industriale ...
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romanza
romanża s. f. [dal fr. romance (femm.), che a sua volta è dallo spagn. romance (masch.) e dal provenz. romans, che risalgono all’avverbio lat. pop. *romanice «al modo dei Romani, in lingua latina»]. [...] un vagheggiamento, anche tonale, del mondo primitivo e medievale; solo con Giovanni Berchet il genere ebbe in da camera, o anche operistica o strumentale, con un carattere generale comune di un andamento cantabile melodioso e patetico: le r. (vocali) ...
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improprio
impròprio (ant. e pop. impròpio) agg. [dal lat. improprius]. – 1. a. Non proprio, riferito soprattutto a parole, locuzioni e sim. adoperate in un senso o in un modo diverso da quello che hanno [...] armi i. (v. arma, n. 1 a); nel diritto medievale, dominio i., il diritto che spettava (fino a quando non si piano, o, se si vuole, la giacitura del piano, cioè l’elemento comune al piano e a tutti i piani ad esso paralleli, ovvero l’astratto della ...
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consortile
agg. [der. di consorzio]. – 1. Di un consorzio, consorziale: attività consortile. 2. a. Relativo o aderente a una consorteria medievale: feudo consortile. b. Come s. m., il complesso degli [...] aderenti a un consorzio in un feudo consortile o, specialmente in Piemonte, a un comune signorile. ...
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lettera
lèttera (o léttera) s. f. [lat. lĭttĕra; come sinon. di epistŭla il latino adoperava il pl. littĕrae; cfr. il gr. γράμμα, pl. γράμματα, nei due sign]. – 1. a. Ciascuno dei segni con cui si rappresentano [...] piani (α, β, γ ...); ecc. Nella scrittura musicale medievale, l. romaniche o romaniane, abbreviazioni che, poste sopra i le mie parole sono rimaste l. morta per lui. 4. a. Comunicazione scritta che una persona indirizza a un’altra, oppure a un ufficio ...
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feriale
agg. [dal lat. mediev. ferialis, der. del lat. feria, feriae (v. la voce prec.); i due diversi, e in un certo modo opposti, sign. della lingua comune derivano rispettivam., il 2 a dal sign. eccles. [...] uso nell’antica Roma. b. Nel diritto canonico, giorni f., lo stesso che giorni feriati o ferie. c. Nella cronologia medievale e nell’uso liturgico, lettere f., sinon. di lettere domenicali (v. domenicale1). 2. a. Lavorativo, non festivo: i giorni f ...
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tavola
tàvola s. f. [lat. tabŭla]. – 1. Asse di legno di spessore sensibilmente minore della lunghezza e della larghezza: segare, piallare una t.; accatastare le t.; chiudere un’apertura con tre t. inchiodate; [...] da t., tovaglie e tovaglioli; servizî da t., di piatti, posate, bicchieri; comuni i prov. a t. non s’invecchia, e chi canta a t. e ), e che nel mondo fantastico della poesia cavalleresca medievale, spec. francese, indica il complesso dei cavalieri ...
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tutela
tutèla s. f. [dal lat. tutela, der. di tutus, part. pass. di tueri «difendere, proteggere»]. – 1. In diritto: a. Istituto giuridico per il quale una persona, nominata dal giudice tutelare, si [...] le modalità stabilite dalla legge: la t. nel diritto romano, medievale, moderno. Nel diritto italiano vigente, la t. del minore, , o in mancanza di questi a un ente di assistenza nel comune in cui è domiciliato il minore, o all’ospizio in cui questo ...
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Caratteristica forma di governo autonomo cittadino apparsa nell'Europa occid. dopo il Mille, che si sviluppò fino a ottenere riconoscimenti giuridico-politici da autorità superiori (re, imperatore) e che in Italia raggiunse una indipendenza...
Nel comune medievale, e principalmente nei comuni lombardi, è un consiglio di sapienti o di silenziarî, destinato ad assistere i consoli nel disbrigo delle pratiche più delicate del governo comunale. Esso forma pertanto il germe del consiglio...