arrangiamento
arrangiaménto s. m. [adattam. del fr. arrangement (v.)]. – 1. Accomodamento, accordo: venire a un arrangiamento. 2. Sull’esempio della stessa voce fr. e dell’angloamer. arrangement, il [...] termine è anche usato per designare la trascrizione con cui una composizione musicale viene adattata a strumenti o complessi strumentali diversi da quelli per cui originariamente è destinata dall’autore; in senso concr., il pezzo stesso trascritto. ...
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arrangiare
v. tr. [dal fr. arranger, der. di rang «rango»] (io arràngio, ecc.). – 1. a. Accomodare alla meglio, aggiustare: a. un vestito, una seggiola rotta; fig., fam., malmenare, conciare per le feste: [...] di a. una cenetta per tutti noi; per eufem. pop., rubacchiare. c. Trascrivere un brano musicale adattandolo a strumenti o complessi strumentali diversi. 2. rifl. a. Venire a un accomodamento, accordarsi: fra noi in qualche modo ci arrangeremo. b ...
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diritto di emissione
loc. s.le m. Meccanismo di compensazione previsto nel trattato di Kyoto per la salvaguardia dell’ambiente, che permette ai Paesi che producono una quantità di gas inquinanti superiore [...] energie rinnovabili, sia per la riduzione delle emissioni di CO2. […] Nel secondo caso, la Banca ha previsto un plafond di complessivi 500 milioni di euro per l’erogazione di finanziamenti destinati alle imprese per la riduzione dei «gas serra» e per ...
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ossima
s. f. [dall’ingl. oxime, comp. di ox(ygen) «ossigeno» e im(ide) «imide»]. – In chimica organica, denominazione di composti contenenti uno o più gruppi =NOH, che si ottengono con varî metodi, e [...] . per condensazione dell’idrossilamina con composti aldeidici o chetonici. Le ossime sono dotate della proprietà di formare complessi con alcuni ioni metallici, e vengono perciò usate in chimica analitica per la determinazione quantitativa del nichel ...
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skip
s. ingl. (pl. skips), usato in ital. al masch. – Nella tecnica mineraria e nei grandi complessi industriali (altiforni, impianti di betonaggio, ecc.), recipiente di trasporto dei materiali, sia [...] in superficie sia in sotterraneo, su rampe inclinate o in verticale; anche, nome del sistema di trasporto che usa tali recipienti ...
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rodio3
ròdio3 s. m. [lat. scient. Rhodium, der. del gr. ῥόδον «ròsa», così denominato (1803) dal suo scopritore, il chimico ingl. W. H. Wollaston, per il colore roseo delle soluzioni diluite di molti [...] forni, ecc.) che debbano essere esposti a temperature elevate, nella fabbricazione di specchi molto riflettenti, ecc. Tra i composti, i più importanti sono quelli del rodio trivalente, quali l’ossido, il cloruro, il solfuro e molti sali complessi. ...
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pianosfera
pianosfèra (o piano-sfèra) s. f. [comp. di piano2 e sfera]. – In matematica, lo stesso che piano complesso (v. piano2, n. 5); è così denominata perché, se in tale contesto si aggiunge un «punto [...] all’infinito» (che rappresenta il valore infinito dei numeri complessi), si ottiene una superficie topologicamente equivalente a quella di una sfera. ...
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pianta
s. f. [lat. planta «virgulto», «pianta del piede»; la connessione con planus «piano1» e il rapporto di priorità tra i due sign. fondamentali della voce lat. sono molto incerti, così come il rapporto [...] in genere è maggiore di 1 : 500) di una zona di terreno, di una località, di un centro urbano o anche di complessi architettonici: rilevare, tracciare la p. di un luogo; consultare (o orientarsi con) la p. della città; p. a scacchiera, tipica delle ...
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anomalia
anomalìa s. f. [dal gr. ἀνωμαλία, lat. anomalĭa; v. anomalo]. – Irregolarità, difformità dalla regola generale, o da una struttura, da un tipo che si considera come normale: le a. della natura; [...] ; per es., nelle coordinate polari, anomalia o azimut di un punto; nella rappresentazione geometrica dei numeri complessi, a. o argomento di un numero complesso. Con altra accezione, nella teoria delle coniche, a. eccentrica di un’ellisse, la sua ...
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verme
vèrme (ant. e region. vèrmo; ant. o pop. vèrmine) s. m. [lat. vĕrmis]. – 1. a. Nome di varî animali invertebrati caratterizzati da forma allungata, consistenza molle, assenza di zampe; da un punto [...] di partenza, indispensabile per completare la chiave di decifratura del crittogramma, soprattutto se questo è compilato con sistemi complessi di sostituzione alfabetica. 4. In veterinaria, mal del v., malattia contagiosa dei cavalli, lo stesso che ...
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Si chiama c. ogni numero della forma a + i b, essendo a e b due numeri reali relativi (positivi, negativi o anche nulli) e rappresentando il simbolo i (unità immaginaria o immaginario) la radice quadrata di −1; l’addendo a si chiama la parte...
complessi
Strutture psichiche che secondo la psicoanalisi freudiana si formano e si fissano durante la vita infantile, originate da particolari esperienze emotivo-affettive vissute dal bambino nei suoi rapporti con l’ambiente e, più direttamente,...