legge
légge s. f. [lat. lex lĕgis, prob. affine a lĕgĕre, come equivalente del gr. λέγω «dire»]. – In generale, ogni principio con cui si enunci o si riconosca l’ordine che si riscontra nella realtà [...] (o a termini) di legge, secondo quanto la legge dispone; prov., fatta la l., trovato l’inganno. b. Con sign. collettivo, il complesso di tutte le leggi di uno stato: la l. francese, la l. inglese, la l. degli Stati Uniti, ecc.; e con riferimento all ...
Leggi Tutto
ventaglio
ventàglio s. m. [dal fr. éventail, der. di éventer «ventilare», da vent «vento»]. – 1. a. Oggetto di forma e materiale vario, usato per farsi vento agitandolo con la mano vicino alla faccia [...] cartolina, di un giornale, come ventaglio. b. Frequente la locuz. avv. o agg. a ventaglio, riferita a oggetti o complessi di elementi che abbiano o possano assumere la forma e la disposizione caratteristiche di un ventaglio aperto: aprire, disporre a ...
Leggi Tutto
editorialistica
s. f. La produzione di editoriali, di commenti politici nei giornali. ◆ Dalla chiusura per legge delle celebri case (1958) è passato un tempo enorme, un secolo di trovate, aggiustamenti, [...] che del casino propongono in continuità parlate, gesti, abbigliamenti, situazioni, di una finta libertà sessuale che in realtà genera complessi e ipotesi di soddisfazioni a pagamento. (Gian Paolo Ormezzano, Stampa, 30 giugno 2002, p. 36, Cronaca di ...
Leggi Tutto
trovarobe
trovaròbe s. m. e f. [comp. di trovare e roba], invar. – Nelle compagnie teatrali, e nei complessi delle produzioni sceniche cinematografiche e televisive, chi è incaricato, coadiuvando il [...] direttore di scena, di procurare il materiale scenico, anche quello minuto, necessario per completare l’allestimento di una rappresentazione ...
Leggi Tutto
cerebrosidi
cerebroṡidi s. m. pl. [der. del lat. cerĕbrum «cervello»]. – In chimica organica, gruppo di sostanze (dette anche cerebrogalattosidi, galattolipidi) che si trovano quasi esclusivamente nella [...] sostanza bianca del cervello: si tratta di lipidi complessi formati da una molecola di acido grasso (per es., l’acido cerebronico), una di sfingosina e una di galattosio; i più noti sono la cerasina, il cerebrone, il nervone. ...
Leggi Tutto
conservatore
conservatóre agg. e s. m. (f. -trice) [dal lat. conservator -oris]. – 1. Che o chi conserva: è [il Sole] ... conservatore del tutto, percioché non potrebbe vivere cosa che non partecipasse [...] dei monumenti, qualifica conferita a studiosi cui è affidata, a titolo onorifico, la cura di determinati monumenti o complessi monumentali; c. dell’erbario, botanico sistematico al quale in certi istituti botanici sono affidati la cura e l’incremento ...
Leggi Tutto
nucleare
agg. [der. di nucleo]. – Del nucleo, relativo al nucleo, che costituisce un nucleo. Ha sign. specifici e ben determinati in alcune discipline: 1. a. In biologia, relativo o appartenente al nucleo [...] di un nuclide segue l’emissione di diversi neutroni che a loro volta colpiscono altri nuclidi). Impianti n., complessi di apparecchiature destinati a ricerche sperimentali relative al nucleo atomico o alla produzione di energia nucleare su scala ...
Leggi Tutto
quaternione
quaternióne s. m. [dal lat. tardo quaternio -onis, der. di quaterni «a quattro a quattro»]. – 1. In bibliologia e codicologia, fascicolo di 4 fogli (8 carte, 16 pagine), spec. nei codici, [...] , è usata talora anche la forma lat. quaternio). 2. In matematica, particolare tipo di numeri che rappresentano una generalizzazione dei numeri complessi: ciascun quaternione ha la forma a + bi + cj + dk, dove a, b, c, d sono numeri reali e i, j, k ...
Leggi Tutto
maestro1
maèstro1 (o maéstro) s. m. [lat. magĭster, der. di magis «più»]. – 1. (f. -a) a. In senso ampio, chi conosce pienamente una qualche disciplina così da possederla e da poterla insegnare agli [...] elementari: m. di scuola; il m. della prima, della quinta; m. supplente; diploma di m.; al plur., il complesso degli insegnanti elementari, maschi e femmine: un convegno di maestri. b. Chi svolge un insegnamento speciale, privatamente o pubblicamente ...
Leggi Tutto
mafia
màfia (meno com. màffia) s. f. [voce sicil., di etimo incerto]. – 1. Termine con cui si designa il complesso di piccole associazioni criminose (dette cosche), segrete, a carattere iniziatico, rette [...] dalla legge dell’omertà e regolate da complessi riti che richiamano quelli delle compagnie d’arme dei signori feudali, delle ronde delle corporazioni artigiane, ecc., sviluppatesi in Sicilia (spec. occidentale) nel sec. 19°, soprattutto dopo la ...
Leggi Tutto
Si chiama c. ogni numero della forma a + i b, essendo a e b due numeri reali relativi (positivi, negativi o anche nulli) e rappresentando il simbolo i (unità immaginaria o immaginario) la radice quadrata di −1; l’addendo a si chiama la parte...
complessi
Strutture psichiche che secondo la psicoanalisi freudiana si formano e si fissano durante la vita infantile, originate da particolari esperienze emotivo-affettive vissute dal bambino nei suoi rapporti con l’ambiente e, più direttamente,...