jazz-band
‹ǧä∫ bänd› locuz. ingl. (pl. jazz-bands ‹... bänd∫›), usata in ital. come s. m. o f. – Espressione con cui vengono indicati genericam. i varî complessi strumentali jazzistici, che possono andare [...] dal trio alla grande orchestra jazz ...
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sequestrante
agg. e s. m. e f. [part. pres. di sequestrare]. – 1. agg. e s. m. e f. Chi, o che, sequestra, negli usi proprî ed estens. del verbo. In diritto, la persona in favore della quale viene disposto [...] sodico, gliconato sodico, ecc.) capace di formare, con gli ioni di certi metalli presenti in una soluzione acquosa, complessi solubili, cosicché la soluzione non mostra più le reazioni chimiche (o biologiche o sim.) caratteristiche degli ioni di quel ...
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campanaccio
campanàccio s. m. [pegg. di campano2]. – Grosso campanello di metallo che si mette al collo di una bestia quando guida un gregge o un armento, o per facilitarne il reperimento quando pascola [...] e suono simili a quelli del campanaccio messo al collo dei bovini (ma senza il battaglio) è lo strumento musicale a percussione, chiamato con lo stesso nome, adoperato come accessorio della batteria, con largo uso spec. nei complessi sudamericani. ...
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stato2
stato2 s. m. [lat. status -us «condizione, posizione, stabilità» (der. di stare «star fermo»)]. – 1. Lo stare, lo star fermo (in contrapp. a moto, movimento), nelle espressioni del linguaggio [...] , esposizione dei rapporti patrimoniali da sistemare o risolvere, oppure dei valori di realizzo di singoli beni o di complessi patrimoniali; s. mensile di borsa, lo stato di liquidazione che a fine mese l’associato alla stanza di compensazione ...
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corpo
còrpo s. m. [lat. cŏrpus «corpo, complesso, organismo»]. – 1. a. Termine generico con cui si indica qualsiasi porzione limitata di materia. Più propriam., in fisica, insieme discontinuo di elementi [...] della città. c. Anticam., il capitale di una compagnia, il fondo di un monte di debito pubblico o di pietà, l’ammontare complessivo di un provento. d. Locuzioni: far corpo, detto di due o più cose, fare massa, costituire un tutto unico; a corpo, in ...
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auroso
auróso agg. [der. del lat. aurum «oro»]. – Di composto chimico derivato dall’oro monovalente: cianuro a., polvere gialla, iridescente, usata nella doratura; ossido a., insolubile in acqua nella [...] quale forma sospensioni colloidali; solfuro a., polvere di color grigio scuro, che si scioglie nei solfuri alcalini dando sali complessi (tioauriti o solfoauriti). ...
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trekking
〈trèkiṅ〉 s. ingl. [voce afrikaans, der. dell’oland. trekken «tirare», propr. «viaggio su un carro tirato da buoi o su altro mezzo disagevole»], usato in ital. al masch. – Termine entrato in [...] di monti facili e passaggio in regioni abbastanza popolate; t. di altitudine, in cui ci si avvicina ai grandi complessi montuosi, spostandosi con la tenda; t. d’alta montagna, in cui si hanno da superare difficoltà di tipo nettamente alpinistico ...
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campo
s. m. [lat. campus «campagna, pianura» poi «campo di esercitazioni, campo di battaglia»]. – Termine che ha assunto (per evoluzione dai sign. principali che già aveva nella lingua d’origine) notevole [...] c. (Dante); tenere il c., difenderlo contro il nemico. In alpinismo, c. base, base logistica di una spedizione, formata da un complesso di tende ampie e spaziose; c. alti o di altitudine, basi attrezzate, formate da una o da due tendine isotermiche e ...
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pisano
agg. e s. m. (f. -a) [lat. Pisanus, der. di Pisae -arum «Pisa»]. – Di Pisa, relativo o appartenente alla città di Pisa, capoluogo di provincia della Toscana: il territorio p. (anche, come s. m. [...] . pisano s. m.), punto di ricamo intagliato del ’500, in cui i motivi principali della decorazione sono molto varî e complessi, lavorati a bordi in cordoncino e a piccole barrette di sostegno; in zootecnica, razza p., razza di bovini allevata nella ...
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ulceroso
ulceróso agg. e s. m. [dal lat. ulcerosus]. – 1. agg. Dell’ulcera, relativo all’ulcera, che ha i caratteri dell’ulcera (per lo più con riferimento all’ulcera gastrica o duodenale): lesione u.; [...] processo ulceroso. Malattia u., locuz. che designa sia l’ulcera gastrica, sia quella duodenale, modernamente considerate nei loro comuni e complessi aspetti eziopatogenetici. 2. s. m. (f. -a) Persona affetta da ulcera gastrica o duodenale. ...
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Si chiama c. ogni numero della forma a + i b, essendo a e b due numeri reali relativi (positivi, negativi o anche nulli) e rappresentando il simbolo i (unità immaginaria o immaginario) la radice quadrata di −1; l’addendo a si chiama la parte...
complessi
Strutture psichiche che secondo la psicoanalisi freudiana si formano e si fissano durante la vita infantile, originate da particolari esperienze emotivo-affettive vissute dal bambino nei suoi rapporti con l’ambiente e, più direttamente,...