godimento
godiménto s. m. [der. di godere]. – 1. a. Sentimento di soddisfazione e di intima contentezza, che si prova nel possesso, nella partecipazione o nella contemplazione di un bene fisico o spirituale, [...] . Ciò che provoca tale sentimento: amare, cercare i g.; g. morali, intellettuali, materiali. 2. Determinato per lo più da un complemento, e spec. nel linguaggio giur. e amministr., la facoltà di usare un bene o di esercitare un diritto, un privilegio ...
Leggi Tutto
signore
signóre (ant. segnóre) s. m. [lat. senior -ōris «uomo anziano, d’età tra i 45 e i 60 anni» (compar. di senex «vecchio»), già usato nel lat. tardo come titolo distintivo e onorifico]. – 1. a. [...] semplice sì e no (anche in una sola parola: sissignore, nossignore, signorsì, signornò). Talvolta con funzione di soggetto, o di complemento, come equivalente di un pronome di terza persona sing. o plur., con tono di maggiore rispetto: il s. desidera ...
Leggi Tutto
ufficio
uffìcio (meno com. uffìzio; raro offìcio, offìzio; ant. ufìzio, ufìcio, ofìcio, ofìzio) s. m. [dal lat. officium «dovere, cortesia, servigio; carica, funzione» (comp. di opus -ĕris «lavoro, opera» [...] funzione, il termine è riferito anche a cose, a elementi astratti: particella pronominale che, in questa frase, svolge l’u. di complemento oggetto; quella stessa paura era sempre lì a far l’ufizio di difensore (Manzoni). c. Frequente la locuz. avv. e ...
Leggi Tutto
loro
lóro pron. pers. e agg. poss. [lat. illōrum, genit. pl. di ille «egli, quello»]. – 1. Pronome di 3a pers. plur., masch. e femm., riferito generalmente a persone, talvolta anche ad animali e cose [...] inanimate. Si adopera di regola come complemento, preceduto da preposizione: uno o una di loro (anche di essi o di esse), tocca a loro, dipende da loro, rispondo io per loro, si consolano fra loro o fra di loro. Come compl. di termine, per lo più ...
Leggi Tutto
spegnere
spègnere (o spégnere; tosc. o letter. spèngere o spéngere) v. tr. [lat. expĭngĕre «scolorire» (comp. di ex- «via da» e pingĕre «colorare, dipingere»), incrociatosi con extingĕre e extinguĕre] [...] ; il suo riso si spense subito, come troncato da un improvviso pensiero triste (Deledda). c. S. la vita, toglierla; con complemento di persona, uccidere, sopprimere: È Opizzo da Esti, il qual per vero Fu spento dal figliastro sù nel mondo (Dante); si ...
Leggi Tutto
ordine
órdine s. m. [lat. ōrdo ōrdĭnis]. – 1. a. Disposizione regolare di più cose collocate, le une rispetto alle altre, secondo un criterio organico e ragionato, rispondente a fini di praticità, di [...] stesso sign. nelle locuz. in ordine ..., per ordine ..., seguendo cioè l’ordine indicato o determinato dalla parola (aggettivo o complemento) che segue: elenco degli attori in o. alfabetico; disporre la fila per o. d’altezza; le nomine sono fatte per ...
Leggi Tutto
largo
agg. e s. m. [lat. largus] (pl. m. -ghi). – 1. agg. a. Che si estende notevolmente in larghezza, spec. in rapporto alle altre dimensioni (lunghezza, altezza); in genere si contrappone a stretto: [...] «Largo» di Händel. f. In fonetica, vocale l., meno com. che aperta. 3. agg. Determinato da un avverbio o complemento, e così nelle prop. interrogative, nei paragoni, esprime semplicem. la misura della larghezza: una stanza poco, molto, troppo larga ...
Leggi Tutto
concludere
conclùdere (meno com. conchiùdere) v. tr. [dal lat. concludĕre, comp. di con- e cludĕre per claudĕre «chiudere»] (pass. rem. io concluṡi o conchiuṡi, tu concludésti o conchiudésti, ecc.; part. [...] Lamberti disse, che chi pensava cose assai, non ne conchiudeva mai alcuna (Machiavelli). Con senso più generico, e con complemento costituito di solito da un pronome di valore neutro, operare in modo utile: con le chiacchiere si conclude assai poco ...
Leggi Tutto
gonfiare
v. tr. e intr. [lat. conflare, propr. «ravvivare il fuoco soffiando», comp. di con- e flare «soffiare»] (io gónfio, ecc.). – 1. tr. a. Riempire d’aria o di gas una cavità limitata da pareti [...] un gran concetto di sé: l’hanno gonfiato troppo quel ragazzo; un po’ gonfiata da tutti que’ complimenti (Manzoni). Con complemento di cosa, esagerarne ad arte l’importanza, farla apparire più importante o più grave di quanto è realmente: g. i fatti ...
Leggi Tutto
piangere
piàngere (ant. o poet. piàgnere) v. intr. e tr. [lat. plangĕre «percuotere, battersi il petto, piangere lamentandosi»] (io piango, tu piangi, ecc.; pass. rem. piansi, piangésti, ecc.; part. [...] , di dispetto, di commozione, di gioia; meno spesso da (con articolo): p. dalla felicità, dallo sconforto; letter., con complemento rappresentato da persona: Di me non pianger tu, ché’ miei dì fersi Morendo eterni (Petrarca). Con uso assol., può ...
Leggi Tutto
Biologia e medicina
Sistema di fattori di natura proteica presenti nel plasma sanguigno, suscettibili, in particolari condizioni, di essere attivati e di dar luogo a una complessa reazione. Il c. è importante nelle reazioni immunitarie, influenzando...
complemento
compleménto [Der. del lat. complementum, da complere "completare, portare a compimento"] [LSF] Ciò che completa una cosa. Il termine indica spesso un ente complementare: per es., c. di un angolo è lo stesso che angolo complementare,...