oggetto
oggètto s. m. [dal lat. mediev. obiectum, neutro sostantivato di obiectus, part. pass. di obicĕre «porre innanzi»; propr. «ciò che è posto innanzi (al pensiero o alla vista)»]. – 1. In filosofia, [...] può avere il soggetto pensante: o. conoscibili e o. inconoscibili. 2. Per estens. a. La cosa (materiale o non materiale) oggetto dell’azione è, al contrario, il soggetto grammaticale. Complemento dell’o. interno, quello che si ha con verbi ...
Leggi Tutto
per
pér prep. [lat. pĕr]. – Come le altre prep. proprie, può fondersi con l’articolo determinativo per dare luogo alle prep. articolate, raramente usate, pel (per il), pei o pe’ (per i), e ad altre, [...] per cicoria, per lumache, per funghi, per mirtilli, andarne alla ricerca; lascia che vada per i fatti suoi, ecc. 2. In complementi di tempo: a. Per indicare continuità o durata, con uso analogo a quello indicante estensione nello spazio: è stato ...
Leggi Tutto
causa
càuṡa s. f. [dal lat. causa; cfr. cosa]. – 1. a. Fatto o avvenimento che provoca un determinato effetto, che è origine o occasione di un altro fatto: l’umidità è c. di malattie; il contatto dei [...] ecc.: hanno avuto molti dispiaceri per c. dei figli. 2. a. Nel diritto processuale, controversia portata davanti all’autorità per il freddo»; «morire di fame»; «urlare dal dolore»). Complemento di c. efficiente, quello che indica la cosa, il fatto ...
Leggi Tutto
senza
sènza (ant. sanza) prep. [lat. absĕntiā «in assenza, in mancanza di»; cfr. l’ant. milan. asensa e il vernacolo tosc. insenza; per la variante sanza, v. sanza1]. – Indica esclusione, privazione, [...] e il più com. senzatetto); s. lavoro, con funzione di complemento (essere, rimanere s. lavoro) o di attributo (gente, operai, due volte, è molto facile che si verifichi almeno una volta ancora. 2. a. Premesso a un infinito, serve a negare il fatto o ...
Leggi Tutto
possessivo
agg. [dal lat. possessivus, der. di possidere «possedere», part. pass. possessus]. – 1. Che esprime il concetto di possesso, che indica a chi una cosa appartiene. In grammatica: a. Aggettivi [...] le altre relazioni che, rispetto a sostantivi, sono espresse dal complemento di specificazione (così la tua partenza «il fatto che tu es. «la villa ciceroniana», «l’esercito pompeiano», ecc.). 2. a. Di persona che manifesta un geloso attaccamento a ...
Leggi Tutto
mezzo2
mèżżo2 s. m. [uso sostantivato dell’agg. prec.]. – 1. Propriam., lo spazio, il fluido o in genere la sostanza che s’interpone fra due oggetti o che un oggetto in movimento deve attraversare per [...] del calore), isolanti, dispersivi, trasparenti, ecc. 2. Qualsiasi modo, procedimento, aiuto, espediente, di cui m. vostro, ecc. b. Complemento di mezzo (detto anche complemento di mezzo o strumento), il complemento che indica il mezzo, lo strumento ...
Leggi Tutto
denominazione
denominazióne s. f. [dal lat. tardo denominatio -onis]. – 1. Il denominare, l’essere denominato; più spesso, il nome stesso con cui una persona o una cosa viene indicata: gli oggetti prendono [...] noti con varie d. regionali. In sintassi, complemento di d., complemento costituito da un nome proprio retto da un nome caratteristiche derivano tutte dalla rispettiva zona originaria di produzione. 2. Termine con cui si designano, sull’esempio degli ...
Leggi Tutto
tempo
tèmpo s. m. [lat. tĕmpus -pŏris, voce d’incerta origine, che aveva solo il sign. cronologico, mentre quello atmosferico (cfr. al n. 8) era significato da tempestas -atis]. – 1. L’intuizione e la [...] Atomico Internazionale e Temps Atomique International; v. anche unità, n. 2 b). Il t. solare è definito in base all’anno es.: «Il viaggio è durato tre giorni»); altri complementi esprimono rapporti temporali diversi, come l’anteriorità (otto giorni ...
Leggi Tutto
prendere
prèndere v. tr. [lat. prehĕndĕre e prĕndĕre] (pass. rem. io prési [ant. prendéi, prendètti], tu prendésti, ecc.; part. pass. préso [ant. priso]). – 1. Afferrare cosa o persona con le mani o [...] ’uso fig. dell’espressione p. con le molle, v. molla, n. 2). Con riferimento alla caccia e alla pesca: p. all’amo (fig., ingannare volere. 5. a. Trattare una persona nel modo determinato dal complemento: p. uno con le buone; so ben io come prenderlo; ...
Leggi Tutto
termine
tèrmine s. m. [dal lat. termĭnus «limite, confine»]. – 1. a. Sinon. letter. o raro di confine, come limite di paesi e regioni, poderi e altri spazî territoriali. È usato per lo più al plur.: [...] ), dalla cui disposizione e configurazione dipendeva l’oroscopo. 2. a. Con riferimento al tempo, ciascuno dei due fisso d’etterno consiglio (Dante). c. In grammatica, complemento di termine, complemento che risponde alla domanda a chi?, a che cosa?, ...
Leggi Tutto
I verbi di percezione sono ➔ verbi che denotano processi percettivi (vedere, sentire, fiutare, ecc.) che hanno luogo in un soggetto esperiente. Rimandando alla sfera sensoriale (specialmente visiva o uditiva), essi si distinguono dai verbi psicologici...
Il sintagma preposizionale è un sintagma (➔ sintagma, tipi di) composto da una preposizione (che fa da testa del sintagma; ➔ preposizioni) e da un elemento da essa retto (➔ reggenza). Spesso questo elemento, detto complemento del sintagma, è...