attributo
s. m. [dal lat. attributum, part. pass. neutro di attribuĕre «attribuire»]. – 1. a. Qualità o elemento che si riconosce come proprio ed essenziale di un oggetto: gli a. virili (s’intendono [...] uno degli a. di Giove; le bilance sono l’a. della Giustizia. 2. a. In grammatica, aggettivo che, riferito a un sostantivo, ne determina una attributi del soggetto, del predicato, di un complemento. A differenza dell’apposizione, l’attributo non ...
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usare
uṡare v. tr. e intr. [lat. *usare, der. di usus, part. pass. di uti «usare»; v. uso1 e uso2]. – 1. tr. a. Fare uso, servirsi di qualcosa, o anche di qualcuno, sia per una particolare utilizzazione [...] ; in quel paese si usa così, c’è l’uso di comportarsi così. 2. intr. (aus. avere) a. Servirsi, valersi di una cosa (per lo , e per estens. sfruttare, il verbo può avere come complemento anche persone: il direttore usava i suoi dipendenti come schiavi; ...
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prossimo
pròssimo agg. e s. m. [dal lat. proxĭmus, superl. di prope «vicino»]. – 1. Molto vicino (nello spazio), che si trova a brevissima distanza: l’albergo è p. alla stazione; siamo p. alla meta; [...] a me medesmo incresce, Che vo noiando e prossimi e lontani (Petrarca). 2. In senso temporale: a. Che sta per raggiungere la condizione o il limite indicati dal verbo o dal complemento seguente: il sole era p. a tramontare; i nostri sogni sembravano p ...
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possedere
possedére v. tr. [lat. possidēre, comp. del tema di potis «che possiede, padrone; che può, potente» e sedere «sedere, stare»] (io possièdo [letter. possèggo], tu possièdi, ecc.; coniug. come [...] di beni immobili: è gente che possiede; più spesso con complemento indefinito: possiede molto; possiede ancora qualcosa; non possediamo più ; purtroppo non possiede l’arte di convincere la gente. 2. fig. a. Dominare, soggiogare (usato spec. nella ...
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fusione
fuṡióne s. f. [dal lat. fusio -onis, der. di fusus, part. pass. di fundĕre «fondere»]. – 1. a. Passaggio di un corpo dallo stato solido allo stato liquido: punto, o temperatura, di fusione, la [...] fuso: la f. del bronzo; con questa accezione, il complemento è più spesso rappresentato dal nome dell’oggetto che si vuole ’argento per ottenerne in cambio verghe dello stesso metallo. 2. In medicina, f. purulenta, processo di colliquazione di ...
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appositivo
appoṡitivo agg. [dal lat. appositivus, der. di apponĕre «apporre»]. – 1. Aggiunto a completamento di qualche cosa: titolo a. e non essenziale. 2. In grammatica, che funge da apposizione: proposizione [...] a.; complemento appositivo. 3. ant. Fittizio, posticcio: sotto nome a. d’altro padre, teneramente la nutricò (Boccaccio). ...
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illuminare
v. tr. [dal lat. illuminare, der. di lumen -mĭnis «lume», col pref. in-1] (io illùmino, ecc.). – 1. Rischiarare con la luce propria o con luce prodotta da una sorgente luminosa: il Sole illumina [...] un corpo o una superficie: antenna che illumina una vasta regione. 2. fig. a. Riferito al viso o agli occhi di una a quella bella notizia, si illuminò tutto; anche seguito da complemento: illuminarsi di gioia, di felicità. b. Riferito all’intelletto ...
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con2
cón2 prep. [lat. cŭm]. – Esprime relazioni molteplici. Come le altre prep. proprie, può fondersi con l’articolo determinativo per dar luogo a prep. articolate: col (o con il), collo (più com. con [...] due o tre fazzoletti; una busta con dentro poche banconote. 2. Può esprimere inoltre: a. Mezzo o strumento: legare con ; levarsi con l’alba; mettersi in cammino col chiaro. 3. In complementi di limitazione: con gli studi va di male in peggio; come va ...
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illusione
illuṡióne s. f. [dal lat. illusio -onis «ironia» (come figura retorica) e nel lat. tardo «derisione», der. di illudere: v. illudere]. – 1. In genere, ogni errore dei sensi o della mente che [...] variamente convergenti o divergenti; v. fig. a p. 772). 2. Inganno della mente che consiste nell’attesa di un atto o ci facciamo illusioni e guardiamo in faccia la realtà; e seguito da complemento o da prop. oggettiva: vivere nell’i. di un futuro ...
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godimento
godiménto s. m. [der. di godere]. – 1. a. Sentimento di soddisfazione e di intima contentezza, che si prova nel possesso, nella partecipazione o nella contemplazione di un bene fisico o spirituale, [...] , perfetto. b. concr. Ciò che provoca tale sentimento: amare, cercare i g.; g. morali, intellettuali, materiali. 2. Determinato per lo più da un complemento, e spec. nel linguaggio giur. e amministr., la facoltà di usare un bene o di esercitare un ...
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I verbi di percezione sono ➔ verbi che denotano processi percettivi (vedere, sentire, fiutare, ecc.) che hanno luogo in un soggetto esperiente. Rimandando alla sfera sensoriale (specialmente visiva o uditiva), essi si distinguono dai verbi psicologici...
Il sintagma preposizionale è un sintagma (➔ sintagma, tipi di) composto da una preposizione (che fa da testa del sintagma; ➔ preposizioni) e da un elemento da essa retto (➔ reggenza). Spesso questo elemento, detto complemento del sintagma, è...