sterminio
stermìnio s. m. [dal lat. tardo exterminium, der. di exterminare «sterminare»]. – 1. L’azione, il fatto, e l’effetto, dello sterminare; distruzione violenta, rapida e totale: lo s. di un popolo, [...] . il più pop. macello). Con riferimento ad animali (come complemento): fare uno s. di animali feroci, di selvaggina; potenti insetticidi per lo s. della mosche, delle zanzare. 2. Nell’uso fam., per avvicinamento semantico all’agg. sterminato ...
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trascendere
trascéndere (ant. transcéndere) v. tr. [dal lat. transcendĕre «oltrepassare, montare al di sopra», comp. di trans- «trans-» e scandĕre «salire»] (coniug. come scendere). – 1. a. letter. Superare: [...] sorpassare un certo ambito o limite della conoscenza o della realtà. 2. Nel linguaggio corrente, con uso assol. o intr. ( ad atti o comportamenti violenti o quando è espresso il complemento: sento di essere trasceso; era trasceso in volgari ...
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debole
débole (ant. o region. débile) agg. e s. m. [dal lat. debĭlis]. – 1. agg. a. Che manca o è scarso di forza fisica: il malato è ancora d.; mi sento molto d.; un cavallo d., che non regge alla fatica; [...] di misura e con lettere e parole eccessivamente distanziate. 2. agg. a. Che non ha sufficiente potenza o il prepotente con i d.; opprimere i deboli. b. Determinato da un complemento, che è meno capace, che dà scarso rendimento in qualche disciplina: ...
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compimento
compiménto s. m. [der. di compiere, compire]. – 1. Il compiere o compire, esecuzione, adempimento: dar c. a un’opera, a un lavoro; nel c. del proprio dovere; condurre, portare a c., a termine; [...] , ella è nella intera indipendenza dalle altre (P. Verri). A compimento, letter., per completare, in aggiunta: a c. di quanto aveva detto; come locuz. avv., ant., compiutamente, interamente. 2. ant. Complemento, nei sign. grammaticale e matematico. ...
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portolano
(ant. portulano) s. m. [dal lat. mediev. portulanus, der. di portus -us «porto2»; cfr. il rapporto hortus - hortulanus]. – 1. Anticam., nell’Italia merid. sotto il dominio degli Svevi, Angioini [...] strade, all’edilizia e alla distribuzione delle acque. 2. a. Nel linguaggio marin., elencazione metodica dei porti dagli uffici idrografici dei varî paesi e costituisce un complemento necessario delle carte nautiche, indispensabile per le navigazioni. ...
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dinanzi
(o dinnanzi) prep. e avv. [lat. de in antea; per la terminazione cfr. anzi]. – 1. prep. È in genere sinon., meno pop. e più ricercato, di davanti e, come questo, si unisce al complemento con [...] ). Con senso temporale, non com.: d. a noi, prima di noi; Dinanzi a me non fuor cose create Se non etterne (Dante). 2. Con funzione di avv., in senso locativo o temporale: guardare d.; Taciti, soli, sanza compagnia N’andavam l’un dinanzi e l’altro ...
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completivo
agg. [dal lat. tardo completivus, der. di complere «compiere»]. – 1. letter. raro. Che serve a rendere completo: articolo c. di una legge. 2. In grammatica, proposizione c. (o completiva s. [...] f.), proposizione subordinata che ha la funzione di soggetto o di complemento diretto o indiretto; lo stesso che proposizione complementare. Le proposizioni oggettive, soggettive o interrogative indirette vengono classificate anche come completive ...
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paragone
paragóne s. m. [der. di paragonare]. – 1. Antico nome di una varietà di diaspro nero (oggi detta più spesso pietra di p., e scientificamente lidite) adoperata per saggiare l’oro, per determinarne [...] già non pur veduti, M’al paragon de l’arme conosciuti (Ariosto). 2. Nell’uso com.: a. L’atto di paragonare, di mettere cioè fig. pietra di p.: prendere come pietra di paragone). Complemento di p., in grammatica, quello costituito dal secondo termine ...
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funzione
funzióne s. f. [dal lat. functio -onis, der. di fungi «adempiere»]. – 1. Attività svolta abitualmente o temporaneamente in vista di un determinato fine, per lo più considerata nel complesso [...] il facente funzione o funzioni, di norma abbrev. in f.f.). 2. Con usi estens.: a. Compito affidato o assunto, sia da parte che compie la f. di soggetto, di predicato, di complemento, di attributo (e più genericam., in grammatica e nel lessico ...
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affamato
agg. [part. pass. di affamare]. – 1. Che ha fame, che è ridotto alla fame: chi è a. non ragiona; cani, lupi a.; anche sostantivato: dar da mangiare agli a.; estens. e spreg., povero, miserabile: [...] prestare i soldi a un a. come quello lì! 2. fig. Specificato da complemento, avido, bramoso: essere a. di onori, di cariche, di ricchezze, o, in senso positivo, di notizie, di letture. ...
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I verbi di percezione sono ➔ verbi che denotano processi percettivi (vedere, sentire, fiutare, ecc.) che hanno luogo in un soggetto esperiente. Rimandando alla sfera sensoriale (specialmente visiva o uditiva), essi si distinguono dai verbi psicologici...
Il sintagma preposizionale è un sintagma (➔ sintagma, tipi di) composto da una preposizione (che fa da testa del sintagma; ➔ preposizioni) e da un elemento da essa retto (➔ reggenza). Spesso questo elemento, detto complemento del sintagma, è...