conto2
cónto2 s. m. [lat. tardo compŭtus]. – 1. Nome generico per indicare ogni calcolo aritmetico: fare un c. o i c.; sbagliare un c.; il c. non torna; fam., saper fare di conto, conoscere l’aritmetica [...] ma assunta come unità puramente contabile (v. moneta). 2. a. Operazione contabile per determinare e dimostrare le spese di come è avvenuto; tenere conto (seguito da un complemento di specificazione o da una prop. introdotta dall’espressione del ...
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balneazione
balneazióne s. f. [der. del lat. balneum «bagno»]. – 1. La pratica dei bagni, per lo più in vasca, a complemento di cure idropiniche oppure come unico o fondamentale mezzo terapeutico. 2. [...] Nel linguaggio burocr., fare il bagno , tuffandosi nell’acqua del mare, di un lago, di un fiume: divieto di balneazione ...
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distanza
s. f. [dal lat. distantia, der. di distare «distare»]. – 1. La lunghezza del tratto di linea retta (nell’ordinario spazio euclideo, altrimenti del tratto di geodetica) che congiunge due punti [...] forme e con le procedure dell’educazione a distanza. 2. Con accezioni partic.: a. Nello sport, spazio compreso cerchio verticale compreso tra lo zenit e l’astro, pari al complemento dell’altezza sull’orizzonte e detta anche colatitudine. e. In ottica ...
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volta1
vòlta1 s. f. [lat. volg. *volvĭta, *volta, der. del lat. class. volvĕre «volgere»]. – 1. ant. o letter. a. L’azione, il fatto di voltare o di voltarsi, di girare da una parte o dall’altra, di [...] la v. (Baretti); poveretto, gli ha dato di v. il cervello. 2. Sign. e usi tecn. particolari: a. In marina, lo stesso che soprattutto nell’espressione alla v. di ..., che introduce un complemento indicante la persona o il luogo verso cui ci si dirige ...
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produttore
produttóre s. m. (f. -trice) [der. del lat. productus, part. pass. di producĕre «produrre»]. – 1. a. Chi produce, chi è causa di un determinato fatto, evento, effetto e sim.: l’ingegno è degli [...] esegeti, il genio dei p. (Gentile); seguito da complemento, anche come agg.: un’attività produttrice di ricchezza; nel settore minerario); la società, la ditta produttrice. 2. Nelle imprese cinematografiche, chi organizza e finanzia la produzione ...
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inchiesta
inchièsta s. f. [der. di inchiedere, part. pass. inchiesto]. – 1. a. Indagine svolta oralmente o per iscritto per determinare lo stato oggettivo di fatti, situazioni, e sim.: fare, svolgere, [...] natura di un fatto per scoprire le eventuali responsabilità politiche o di altro genere. 2. a. Domanda, richiesta. In questa accezione (anche seguito da complemento di specificazione) è ant. o letter.; si conserva però in locuz. specifiche come, per ...
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esuberante
eṡuberante agg. [part. pres. di esuberare]. – 1. Sovrabbondante: una gran metropoli ..., sazia ed e. per tutti i versi di ricchezza, di brio (Magalotti); più com. senza il complemento: ricchezze [...] , di articoli di consumo, ecc.); vegetazione e., rigogliosa; manodopera e., in eccesso rispetto alle possibilità di impiego. 2. Riferito a persona, che possiede e soprattutto dimostra, nelle sue manifestazioni esteriori, notevole e talora eccessiva ...
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pensoso
pensóso agg. [der. di pensare]. – 1. Assorto in pensieri, immerso in qualche riflessione: se ne stava tutto p. in un angolo; s’incamminò con aria p. verso casa; Solo e p. i più deserti campi [...] quiete p. del convento; una giovinezza triste e p.; O Dea! tu pur mi lasci alle pensose Membranze (Foscolo). 2. Seguito da complemento o da prop. subordinata, che ha il pensiero rivolto a qualche cosa: Deh peregrini che pensosi andate, Forse di cosa ...
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cadere
cadére v. intr. [lat. cadĕre, con mutamento di coniugazione] (pass. rem. caddi, cadésti, ecc.; fut. cadrò, ecc.; condiz. cadrèi, ecc.; nell’uso ant. e letter., si ha in alcune forme il tema cagg-: [...] subire un insuccesso: il dramma cadde alla prima rappresentazione. 2. a. Di persona che, perduto l’equilibrio o per 1 b). c. Andare a finire (con sign. speciali, determinati dal complemento): c. in rovina; c. in servitù, in disgrazia, in miseria; c ...
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zabaione
żabaióne (meno corretto żabaglióne) s. m. [voce onomatopeica, d’origine settentr., dapprima col sign. generico di «mescolanza, guazzabuglio»]. – 1. Crema più o meno spumosa e densa ottenuta [...] o in tazza a fine pasto come dolce ed è inoltre usato come complemento di varie preparazioni dolciarie: z. al marsala, al rum, al vinsanto; si fa anche a freddo, o con aggiunta di latte caldo. 2. In senso fig. e spreg., non com., riferito a scritti ...
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I verbi di percezione sono ➔ verbi che denotano processi percettivi (vedere, sentire, fiutare, ecc.) che hanno luogo in un soggetto esperiente. Rimandando alla sfera sensoriale (specialmente visiva o uditiva), essi si distinguono dai verbi psicologici...
Il sintagma preposizionale è un sintagma (➔ sintagma, tipi di) composto da una preposizione (che fa da testa del sintagma; ➔ preposizioni) e da un elemento da essa retto (➔ reggenza). Spesso questo elemento, detto complemento del sintagma, è...