privazione
privazióne s. f. [dal lat. privatio -onis, der. di privare «privare»]. – 1. a. L’atto, il fatto di privare e di esser privato: p. dei diritti civili, politici, della libertà personale; p. [...] scolastica (e spec. nell’insegnamento del latino), complemento di privazione, quello dipendente da aggettivi o sostantivi al compl. di abbondanza, di significato opposto. 2. In filosofia, traduzione medievale del termine aristotelico steresi ...
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giacere
giacére v. intr. [lat. iacēre] (pres. indic. giàccio, giaci, giace, giacciamo, giacéte, giàcciono; pres. cong. giàccia, ... giacciamo, giacciate, giàcciano; pass. rem. giàcqui, giacésti, ecc.; [...] , sul fianco; mettersi, buttarsi a giacere. Mancando il complemento, s’intende comunem. essere coricato a letto, spec. iscrizioni funebri; prov., chi muore giace, chi vive si dà pace. 2. a. Essere situato, trovarsi, con riferimento a luoghi posti in ...
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esso
ésso pron. dimostr. e pers. m. (f. -a) [lat. ĭpse, ĭpsa, ĭpsum, pron. dimostrativo]. – 1. Serve a richiamare un nome precedentemente espresso, spec. di animale o cosa, più raram. di persona, tranne [...] (plur. di egli). Può avere funzione di soggetto e di complemento: essi credono; qualcuna di esse; Com ’om che torna a ; la giustificazione dev’essere firmata dai genitori o da chi per essi. 2. letter. Con lo stesso sign. del lat. ipse «proprio lui», ...
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meritare
(poet. mertare) v. tr. [dal lat. meritare, der. di merĭtus, part. pass. di merere «meritare, acquistare, guadagnare»] (io mèrito, ecc.). – 1. a. Essere degno di avere, di ottenere, e sim. In [...] ha significato «medio», ossia «neutro», e il complemento è allora costituito da cose spiacevoli in corrispondenza di un ma non merita tanto; l’ho pagato più di quanto merita. 2. letter. Usato assol., acquistare merito, soprattutto in senso morale o ...
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stuzzichino
agg. e s. m. [der. di stuzzicare]. – 1. agg. Che ha l’abitudine o il difetto di stuzzicare, riferito in partic. a bambino che dà continuamente fastidio agli altri con atti e parole; come [...] s., tuo figlio! 2. agg., region. Detto di donna o ragazza attraente e maliziosa, che suscita desiderio. 3. s. m. Spuntino, cibo saporito e leggero che serve a solleticare l’appetito: non mancavano mai gli s., necessario complemento del bere: alici ...
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insuscettibile
insuscettìbile agg. [comp. di in-2 e suscettibile]. – Non suscettibile (si usa solo seguito da complemento e riferito a cosa, cioè non passibile di modificazioni, e sim.): prezzi i. di [...] aumento; stato di cose i. di variazione ...
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contestare
v. tr. [dal lat. contestari «chiamare in testimonio; intentare un processo con la citazione dei testimoni», der. di testis «testimone», col pref. con-] (io contèsto, ecc.). – 1. Nel linguaggio [...] lui attribuito; estens., c. una contravvenzione, notificarla. 2. ant. Attestare concordemente, affermare come vero: ardì porre ; c. il sistema; anche con uso assol., o con complemento generico: sono ancora ragazzi, ma già contestano; gli studenti, ...
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procedere
procèdere v. intr. [dal lat. procedĕre, comp. di pro-1 «innanzi» e cedĕre «andare»] (pass. rem. procedètti [meno com. procedéi, ant. procèssi], procedésti, ecc.; part. pass. proceduto [ant. [...] modo, è meno com. di proseguire: ci rifiutammo di p. oltre. 2. In usi fig.: a. (aus. essere) Avanzare, in senso dare inizio a un’operazione, venire all’esecuzione di quanto è detto dal complemento: p. all’appello; p. all’esame dei capi d’accusa; p. ...
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vocazione
vocazióne s. f. [dal lat. vocatio -onis, propr. «chiamata, invito», der. di vocare «chiamare»]. – 1. Chiamata, richiamo, appello o invocazione. In senso proprio è d’uso assai raro, limitato [...] di accettare o rifiutare l’eredità), e ad alcune espressioni del linguaggio grammaticale, come complemento di v., quello che si esprime con il caso vocativo (v.). 2. fig. Disposizione, tendenza a qualche cosa. In partic.: a. Nel linguaggio eccles., e ...
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aspirante
agg. e s. m. e f. [part. pres. di aspirare]. – 1. agg. Che aspira: pompa a., pompa che solleva l’acqua, per semplice aspirazione, e la scarica al livello al quale essa è installata. 2. s. m. [...] delle rispettive accademie non ancora nominati ufficiali. b. A. ufficiale, nell’esercito italiano, grado degli ufficiali di complemento, intermedio fra l’aiutante di battaglia e il sottotenente, istituito durante la prima guerra mondiale e in seguito ...
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I verbi di percezione sono ➔ verbi che denotano processi percettivi (vedere, sentire, fiutare, ecc.) che hanno luogo in un soggetto esperiente. Rimandando alla sfera sensoriale (specialmente visiva o uditiva), essi si distinguono dai verbi psicologici...
Il sintagma preposizionale è un sintagma (➔ sintagma, tipi di) composto da una preposizione (che fa da testa del sintagma; ➔ preposizioni) e da un elemento da essa retto (➔ reggenza). Spesso questo elemento, detto complemento del sintagma, è...