leggere
lèggere v. tr. [lat. lĕgĕre, propr. «raccogliere», affine al gr. λέγω «raccogliere; dire»] (io lèggo, tu lèggi, ecc.; pass. rem. lèssi, leggésti, ecc.; part. pass. lètto). – 1. a. Scorrere con [...] ha letto molto. d. Seguìto da proposizione oggettiva o da complemento di argomento, per indicare il contenuto di uno scritto: ho si legge Che succedette a Nino e fu sua sposa (Dante). 2. estens. e fig. a. Intendere, interpretare in un determinato ...
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titolo
tìtolo s. m. [dal lat. titŭlus]. – 1. Con riferimento all’antichità romana (per la quale è di uso frequente, anche oggi, la forma lat. titulus), iscrizione apposta alle immagini degli antenati; [...] più genericam., iscrizione sopra statue, archi trionfali, ecc. 2. a. Il nome o la frase che serve a individuare normalità, nel sign. 2, e molarità). c. In immunologia, per t. del complemento si intende l’attività complementare di un siero, mentre ...
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co-2
co-2 〈kó〉. – Prefisso che, in alcuni nomi composti della matematica e dell’astronomia (coseno, cotangente, colatitudine), è abbreviazione di complemento (di un arco o di un angolo). ...
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coascensione
coascensióne s. f. [comp. di co-2 e ascensione]. – Nella navigazione astronomica, termine usato esclusivam. nella locuz. c. retta, con la quale si indica il complemento a 360° dell’ascensione [...] , n. 5 b) o per l’individuazione e il riconoscimento di un astro tramite le sue coordinate celesti equatoriali (v. coordinata, nel sign. 2); i valori della coascensione retta dei pianeti e delle stelle principali sono riportati nelle effemeridi. ...
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polare
agg. [dal lat. mediev. polaris, der. del lat. polus «polo1»]. – 1. Che si riferisce al polo o ai poli della Terra: le terre, le regioni p.; i ghiacci p.; l’Oceano P. Artico; asse p. di un pianeta, [...] l’asse di rotazione; i circoli p., v. circolo, n. 2 b; calotta p., v. calotta; aurora p. (o boreale), l’astro e il più vicino polo celeste; è il complemento della declinazione celeste. 2. In matematica e nelle sue applicazioni, come anche in altre ...
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savio
sàvio agg. e s. m. [dal provenz. savi, che è il lat. *sapius (der. di sapĕre «esser saggio»), da cui anche saggio1, attrav. il francese]. – 1. a. Di persona, dotato di buon senso, di equilibrio [...] s.; con s. parole appianò ogni contrasto fra gli avversarî. 2. Di persona, che ha la mente lucida, che ha il molte volte dire ai savii letterati (Della Casa); spesso specificato da un complemento di limitazione: esser s. d’armi, di guerra, di leggi; ...
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vivere
vìvere v. intr. [lat. vīvĕre] (pass. rem. vissi [ant. vivètti o vivéi], vivésti, ecc.; fut. vivrò [ant. viverò], ecc.; condiz. vivrèi [ant. viverèi], ecc.; part. pass. vissuto [ant. visso e vivuto]; [...] veggio vendica [= vendicata] di ciò che fatto m’hai (Boccaccio); o seguito da complemento che indica una situazione: v. in ansia; v. in ristrettezze. 2. Usato assol., per esprimere o sottintendere che sia realizzato il minimo almeno delle condizioni ...
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insufficiente
insufficiènte agg. [dal lat. tardo insufficiens -entis, comp. di in-2 e sufficiens -entis (v. sufficiente)]. – 1. Non sufficiente, che è troppo poco in senso assoluto o non basta a un determinato [...] funzione per cui una cosa non è sufficiente, espressi da un complemento o da una proposizione introdotti da per o a: il raccolto è aule sono i. a contenere tutta la scolaresca. 2. Nel linguaggio scolastico, valutazione che esprime giudizio negativo ...
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insuperabile
insuperàbile agg. [dal lat. insuperabĭlis, comp. di in-2 e superabĭlis «superabile»]. – 1. Impossibile o difficile a oltrepassare, a sormontare: un’i. catena di montagne; un valico i.; i. [...] distanze; più com. in senso fig.: difficoltà, ostacoli insuperabili. Determinato da complemento: montagne, ostacoli i. all’uomo, alle forze umane, o con mezzi umani. 2. Riferito a persona (o alle sue doti e qualità), che non può essere superato da ...
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ricevere
ricévere v. tr. [lat. recĭpĕre, comp. di re- e capĕre «prendere»]. – 1. Prendere ciò che viene dato (oppure consegnato, mandato, recapitato, somministrato, trasmesso) o che si porge da sé; è [...] lezioni, meno com. che prendere, nel senso proprio (v. lezione, n. 2 a) ma com. in senso fig., r. una lezione, una dura in un occhio, uno spintone da qualcuno. c. Con un altro complemento, oltre il compl. ogg., che determina il titolo o lo scopo ...
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I verbi di percezione sono ➔ verbi che denotano processi percettivi (vedere, sentire, fiutare, ecc.) che hanno luogo in un soggetto esperiente. Rimandando alla sfera sensoriale (specialmente visiva o uditiva), essi si distinguono dai verbi psicologici...
Il sintagma preposizionale è un sintagma (➔ sintagma, tipi di) composto da una preposizione (che fa da testa del sintagma; ➔ preposizioni) e da un elemento da essa retto (➔ reggenza). Spesso questo elemento, detto complemento del sintagma, è...