oggetto
oggètto s. m. [dal lat. mediev. obiectum, neutro sostantivato di obiectus, part. pass. di obicĕre «porre innanzi»; propr. «ciò che è posto innanzi (al pensiero o alla vista)»]. – 1. In filosofia, [...] grammaticale. Complemento dell’o. interno, quello che si ha con verbi intransitivi, quando consta di una parola di significato affine , o una vita, piena di stenti; sognare sogni beati). 7. In psicanalisi, il termine designa ciò con cui un individuo ...
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oggettivo
agg. [dal lat. mediev. obiectivus, der. di obiectum: v. oggetto]. – 1. In contrapp. a soggettivo (e in alternativa alla variante obiettivo, che ha però assunto sign. proprî particolari), che [...] di questo termine, o che ne ha il carattere: dati, fatti o.; alla tua interpretazione non corrisponde una realtà o.; credere nella possibilità di ). Analogam., in ital. si parla dicomplementodi specificazione oggettiva («la conoscenza del bene ...
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segnacaso
segnacaṡo s. m. [comp. di segnare e caso (nel
sign. grammaticale)]. – Elemento grammaticale, costituito in genere da una preposizione, che, premesso ai nomi e ai pronomi, ne specifica la funzione [...] -sintattica, assolvendo quel compito che nelle lingue classiche e nelle altre lingue flessive è svolto dalle desinenze dei casi: la preposizione «di» si può considerare come il s. del genitivo; la preposizione «a» è il s. del complementoditermine. ...
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relativo
agg. [dal lat. tardo relativus «che si riferisce, che si riporta a qualche cosa» (der. di relatus, part. pass. di referre «riportare»)]. – 1. a. Che si riferisce a un determinato oggetto, elemento [...] moto di un corpo rispetto a un sistema di riferimento a sua volta in moto rispetto a quello dell’osservatore. Analogam., il termine si riassume la funzione indefinita dicomplemento oggetto, «tutti coloro», e insieme relativa di soggetto, «i quali»); ...
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pari1
pari1 (ant. pare) agg. [lat. par paris]. – 1. a. Uguale ad altra persona o cosa nella qualità determinata dal complemento, o uguale in genere: siamo p. d’età, di statura, di forza; le due colonne [...] altri; io ne ho diritto al p. di te. Meno com., in confronto: al p. di lui, tutti sono zero; anche al pari che, quando il secondo terminedi paragone è un complemento indiretto: O d’avarizia al par che di grandezza Famoso Atride (V. Monti). Con altro ...
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sentimento
sentiménto s. m. [der. di sentire]. – 1. a. La facoltà e l’atto del sentire, di avvertire impressioni esterne o interne; affine quindi a senso nel suo sign. più generale; anticam. si usò anche [...] verso gli altri, verso il mondo esterno. Anche in questa accezione, è sempre determinato da complementodi specificazione o da aggettivo: si sentì invaso da un s. di gioia ineffabile; un s. nuovo si faceva strada nell’animo suo; s. paterno, materno ...
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agente
agènte agg. e s. m. e f. [dal lat. agens -entis, part. pres. di agĕre «fare»]. – 1. agg. Che agisce, che provoca un determinato effetto; con sign. più partic. in filosofia: causa a., lo stesso [...] ’azione, contrapp. a chi la subisce. In sintassi, complementodi a., complemento che in una prop. passiva indica la persona, o di borsa, mediatori e commissionarî di borsa, e mediatori di merci autorizzati a operare a termine nelle borse merci; a. di ...
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lasciare
v. tr. [lat. laxare «allargare, allentare, sciogliere», der. di laxus «largo, allentato»] (io làscio, ecc.). – 1. Smettere di tenere, o di stringere, di reggere, di premere: da subita paura [...] , o smettere di toccarlo: lascia quel vaso! Con complementodi persona, l. qualcuno, cessare di tenerlo o di trattenerlo (più male, che lascia sempre un po’ di sporco negli angoli. Con un compl. ditermine, far conservare qualcosa, non togliere una ...
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costruzione
costruzióne (ant. construzióne) s. f. [dal lat. constructio -onis, der. di construĕre «costruire», part. pass. constructus]. – 1. a. L’operazione del costruire: c. d’una casa, d’un ponte, [...] compl. oggetto, col compl. ditermine, ecc.); così per es., quando si dice che il verbo utor in latino «ha la costruzione con l’ablativo», o «si costruisce con l’ablativo», o «regge l’ablativo», si vuole intendere che il complemento che ne dipende ...
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TERMINE, COMPLEMENTO DI
Nell’analisi logica, il complemento di termine è un complemento indiretto che indica la persona, l’animale o la cosa su cui ricade l’azione espressa dal verbo.
Il complemento di termine può essere introdotto dalla preposizione...
In grammatica, complemento di t., il complemento che risponde alle domande a chi, a che cosa, e indica la persona o la cosa a cui è diretta l’azione espressa dal verbo (in it. il complemento è di norma introdotto dalla preposizione a; in lat....