assoluto2
assoluto2 agg. [dal lat. absolutus, part. pass. di absolvĕre «sciogliere»]. – 1. Libero da qualsiasi limitazione, restrizione o condizione (contrapp. quindi a relativo): potere a.; libertà [...] di vederti; trovarsi nell’a. necessità didididididi un verbo (o anche di altra parte del discorso), quando è usato senza il complemento che dididi una funzione in una certa regione del suo campo didi ., di altro di vapore acqueo nell’unità didi ...
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crescere
créscere v. intr. e tr. [lat. crēscĕre] (io crésco, tu crésci, ecc.; pass. rem. crébbi, crescésti, ecc.; part. pass. cresciuto). – 1. intr. (aus. essere) Diventare più grande, per naturale e [...] complemento introdotto dalle prep. di o in): c. di volume, di peso, di numero; la merce cresce continuamente di cominciano a c. alla finedi dicembre. f. Di prezzo: la carne è cresciuta (di) due euro al chilo. g. Di forza, intensità, potenza e ...
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preparazione
preparazióne s. f. [dal lat. praeparatio -onis]. – 1. a. In generale, il preparare, il prepararsi, nei varî sign. del verbo: O è preparazion che ne l’abisso Del tuo consiglio fai per alcun [...] come complemento (con la prep. di) la cosa che si manipola in modo da metterla in condizione di essere utile o che si ottiene da altre mediante un seguito di operazioni: p. di un piatto, del pranzo, di un drink, di una medicina, di un prodotto, di un ...
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espansione
espansióne s. f. [dal lat. tardo expansio -onis, der. di expandĕre «espandere»]. – 1. L’atto e l’effetto dell’espandere e più spesso dell’espandersi; in partic.: a. In fisica, la trasformazione [...] significato, dunque, in parte coincidente con quello del termine complemento usato dalla grammatica tradizionale). 7. In matematica, per influenza dell’ingl. expansion, è sinon. di sviluppo (per es., e. di una funzione equivale a «sviluppo in serie ...
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menare
v. tr. [lat. tardo mĭnare «spingere», propr. «spingere un animale minacciandolo con le grida o con la frusta», sign. rustico svoltosi dal lat. class. minari «minacciare»] (io méno, ecc.). – 1. [...] una vita grama, una vita piena di tribolazioni. e. Soltanto dell’uso letter. le locuz.: m. a capo, a fine, ad effetto un lavoro, una complemento: menar vanto di qualche cosa, vantarsene apertamente; m. rumore, far parlare di sé, essere sulla bocca di ...
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carta
s. f. [lat. charta (dal gr. χάρτης), che indicava dapprima il foglio di papiro, charta papyri, usato per scrivere, poi la pergamena, charta pergamena, e infine, dal medioevo, il tipo di carta moderna]. [...] programmatica e fondamentale di principî generali: C. atlantica (v. atlantico2, n. 4); C. del lavoro (v. lavoro, alla fine del n. di regioni più o meno vaste con le loro caratteristiche, a uso degli automobilisti. Dicomplemento a studî storici, o di ...
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tagliare
v. tr. [dal fr. (ant.) tailler, che è il lat. tardo taliare, der. di talea: v. talea] (io tàglio, ecc.). – 1. Interrompere la continuità di un corpo operando in esso una o più divisioni per [...] . c. Asportare, recidendola, la parte indicata dal complemento: t. i rami di un albero, nella potatura; t. il fieno, falciarlo ad arrestarsi (e per ulteriore traslato, impedire a qualcuno di raggiungere il fine voluto); t. la ritirata al nemico; t. le ...
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popolo1
pòpolo1 (ant. pòpulo) s. m. [lat. pŏpŭlus]. – 1. a. Il complesso degli individui di uno stesso paese che, avendo origine, lingua, tradizioni religiose e culturali, istituti, leggi e ordinamenti [...] a (o in) pien p., davanti a gran folla di cittadini, o anche di parrocchiani: in pien popolo raccontò la revelazione (Boccaccio). b. Seguito e determinato da complemento: multiforme Popol di servi baldanzosamente Sale, scende, s’aggira (Parini); Un ...
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nome
nóme s. m. [lat. nōmen, da una radice comune a molte altre lingue indoeuropee (sanscr. nā̆ma, armeno anum, ittita lāman, gr. ὄνομα, got. namo, paleoslavo imę, albanese emër, ecc., forme certamente [...] il n. «uomo»; o come complemento, introdotto dalla preposizione di (compl. di denominazione): il n. di libertà; un procedimento tecnico cui si dà il n. di «fissaggio»; i varî tipi di vino che vanno sotto il n. di «passito». Secondo la grammatica, i ...
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partire
v. tr. e intr. [lat. partire o partiri «dividere», der. di pars partis «parte»] (io parto, ecc.; nel sign. di «dividere» e «spartire» anche io partisco, tu partisci, ecc.). – 1. tr., ant. o letter. [...] allontanarsi, staccarsi (da luoghi, persone, cose): venimmo al fine ove si parte Lo secondo giron dal terzo (Dante); Dante). Nel sign. di allontanarsi, scostarsi, si trova usato anche assol., senza il complemento: essendosi alquanto partito il ...
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FINE O SCOPO, COMPLEMENTO DI
Nell’analisi logica, il complemento di fine o scopo è un complemento indiretto che indica appunto il fine, lo scopo di quanto si sta esprimendo.
Può essere introdotto dalle preposizioni per, a, di, da, in o da...
DI [PREPOSIZIONE]
La preposizione semplice di può presentarsi in diverse forme.
• Quando si trova prima di un articolo determinativo, si fonde con l’articolo, dando origine alle preposizioni articolate del, dello, della, dei, degli, delle
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