stato2
stato2 s. m. [lat. status -us «condizione, posizione, stabilità» (der. di stare «star fermo»)]. – 1. Lo stare, lo star fermo (in contrapp. a moto, movimento), nelle espressioni del linguaggio [...] grammaticale: complementodi stato in luogo; verbi di stato (o di quiete), quelli che indicano il di realizzo di singoli beni o di complessi patrimoniali; s. mensile di borsa, lo stato di liquidazione che a fine mese l’associato alla stanza di ...
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modo
mòdo s. m. [lat. mŏdus «misura», e quindi anche «norma, regola, modo»]. – 1. La forma particolare di essere, di presentarsi di una cosa, o di operare, procedere e sim. In questo sign. generico (e [...] , genericamente, singolarmente, ecc.). b. Complementodi modo o maniera, complemento che indica la maniera in cui si di forma, maniera, si accoppia quello di procedimento, metodo con cui si fa qualche cosa o si cerca di raggiungere un fine ...
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termine
tèrmine s. m. [dal lat. termĭnus «limite, confine»]. – 1. a. Sinon. letter. o raro di confine, come limite di paesi e regioni, poderi e altri spazî territoriali. È usato per lo più al plur.: [...] e loda (Leopardi). b. Meta, punto d’arrivo, fine a cui si mira: è questo il t. dei miei desiderî; Vergine madre ..., Termine fisso d’etterno consiglio (Dante). c. In grammatica, complementodi termine, complemento che risponde alla domanda a chi?, a ...
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lasciare
v. tr. [lat. laxare «allargare, allentare, sciogliere», der. di laxus «largo, allentato»] (io làscio, ecc.). – 1. Smettere di tenere, o di stringere, di reggere, di premere: da subita paura [...] tiene, o smettere di toccarlo: lascia quel vaso! Con complementodi persona, l. qualcuno, cessare di tenerlo o di trattenerlo (più Dante); o cessare di occupare: ha lasciato il palco prima della fine dello spettacolo; di nave o altra imbarcazione ...
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oggetto
oggètto s. m. [dal lat. mediev. obiectum, neutro sostantivato di obiectus, part. pass. di obicĕre «porre innanzi»; propr. «ciò che è posto innanzi (al pensiero o alla vista)»]. – 1. In filosofia, [...] che costituisce il fine, lo scopo di un’azione, un’attività, un comportamento; ciò che ci si propone di raggiungere e di realizzare: l . Complemento dell’o. interno, quello che si ha con verbi intransitivi, quando consta di una parola di significato ...
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senza
sènza (ant. sanza) prep. [lat. absĕntiā «in assenza, in mancanza di»; cfr. l’ant. milan. asensa e il vernacolo tosc. insenza; per la variante sanza, v. sanza1]. – Indica esclusione, privazione, [...] . senzatetto); s. lavoro, con funzione dicomplemento (essere, rimanere s. lavoro) o di attributo (gente, operai, laureati s. , s. pro; patimenti (o patire) s. fine; un tiranno s. pietà (a fronte di: furono sterminati s. pietà); una giovane s. malizia ...
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pena
péna s. f. [lat. poena «castigo, molestia, sofferenza», dal gr. ποινή «ammenda, castigo»]. – 1. Punizione, castigo inflitti a chi ha commesso una colpa, ha causato un danno e sim. In partic.: a. [...] che si aggiungono alle pene principali al finedi sanzionare i singoli reati con ulteriori limiti di persona che non si dà pace di qualche dolore, o che è spiritualmente o fisicamente irrequieta). d. In grammatica, complementodi p., complemento ...
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strumento
struménto (letter. istruménto; ant. instruménto, stroménto, storménto) s. m. [lat. instrumĕntum, der. di instruĕre «costruire, apprestare»]. – 1. Genericam., arnese, congegno, dispositivo e [...] adatto al raggiungimento di un determinato scopo, oppure li sottopongono a particolari processi a finedi misurazione; in . s. urbanistici, v. urbanistico. 5. In grammatica, complementodi s., più spesso complementodi mezzo o s. (v. mezzo2, n. 3 b). ...
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restare
v. intr. [lat. restare, der. di stare] (io rèsto, ecc.; aus. essere). – 1. letter. a. Fermarsi, arrestarsi, non procedere oltre: Perch’io sia giunto forse alquanto tardo, Non t’incresca restare [...] di spazio da percorrere: restano (da fare) ancora una ventina di chilometri; di tempo: restano pochi giorni alla fine della scuola; di lunga nello stato espresso dal complemento predicativo: durante il mese di agosto la biblioteca resta chiusa; ...
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insufficiente
insufficiènte agg. [dal lat. tardo insufficiens -entis, comp. di in-2 e sufficiens -entis (v. sufficiente)]. – 1. Non sufficiente, che è troppo poco in senso assoluto o non basta a un determinato [...] argomenti, scuse, prove i.; avere i. cognizioni di una data materia. Con riferimento esplicito al fine, alla necessità, all’uso o alla funzione per cui una cosa non è sufficiente, espressi da un complemento o da una proposizione introdotti da per o a ...
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FINE O SCOPO, COMPLEMENTO DI
Nell’analisi logica, il complemento di fine o scopo è un complemento indiretto che indica appunto il fine, lo scopo di quanto si sta esprimendo.
Può essere introdotto dalle preposizioni per, a, di, da, in o da...
DI [PREPOSIZIONE]
La preposizione semplice di può presentarsi in diverse forme.
• Quando si trova prima di un articolo determinativo, si fonde con l’articolo, dando origine alle preposizioni articolate del, dello, della, dei, degli, delle
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