deviazione
deviazióne s. f. [dal lat. tardo deviatio -onis]. – 1. a. Il deviare da un determinato percorso, cambiamento di direzione; più che l’atto di lasciare la via ordinaria, indica il fatto di seguire [...] telefonica (anche con sign. attivo). In senso fig.: d. da una regola di condotta; d. dalla fede, da una direttiva politica; d. dall’argomento; anche come sinon. di perversione: d. morale, d. sessuale, ecc. In sociologia, allontanamento dalle mete ...
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narrare
v. tr. [dal lat. narrare, affine a gnarus «consapevole»]. – Esporre o rappresentare, a viva voce o con scritti o altri mezzi, vicende, situazioni, fatti storici e reali, oppure fantastici, vissuti [...] da come): si narra che in quel tempo ...; vi narrerò come fece a liberarsi da quella prigione. Talvolta con un complementodiargomento, introdotto dalla prep. di: ci ha narrato dei suoi viaggi in Africa. Ant. o raro con il sign. più generico ...
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leggere
lèggere v. tr. [lat. lĕgĕre, propr. «raccogliere», affine al gr. λέγω «raccogliere; dire»] (io lèggo, tu lèggi, ecc.; pass. rem. lèssi, leggésti, ecc.; part. pass. lètto). – 1. a. Scorrere con [...] tempo; mi piace l.; la sera leggo sempre prima di addormentarmi; è una persona che ha letto molto. d. Seguìto da proposizione oggettiva o da complementodiargomento, per indicare il contenuto di uno scritto: ho letto nel giornale che il concerto è ...
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interesse
interèsse (ant. e pop. tosc. interèsso) s. m. [dal verbo lat. interesse «essere in mezzo; partecipare; importare», comp. di inter «tra» e esse «essere»]. – 1. Il prezzo pagato, o che dev’essere [...] complemento d’i., dativo d’interesse, altro nome del dativo etico (v. etico1, n. 2). c. La capacità che una cosa o una persona ha di suscitare in noi tali sentimenti, di richiamare e legare la nostra attenzione: un discorso, una storia, un argomento ...
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insufficiente
insufficiènte agg. [dal lat. tardo insufficiens -entis, comp. di in-2 e sufficiens -entis (v. sufficiente)]. – 1. Non sufficiente, che è troppo poco in senso assoluto o non basta a un determinato [...] i.; spiegazioni, argomenti, scuse, prove i.; avere i. cognizioni di una data materia. Con riferimento esplicito al fine, alla necessità, all’uso o alla funzione per cui una cosa non è sufficiente, espressi da un complemento ...
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funzione
funzióne s. f. [dal lat. functio -onis, der. di fungi «adempiere»]. – 1. Attività svolta abitualmente o temporaneamente in vista di un determinato fine, per lo più considerata nel complesso [...] : parola che compie la f. di soggetto, di predicato, dicomplemento, di attributo (e più genericam., in quale la x è detta argomento, e la y valore della funzione f). b. Nell’analisi matematica, f. numeriche di variabili numeriche, quelle nelle ...
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attualita
attualità s. f. [dal lat. mediev. actualitas -atis; nel sign. 2, ricalca il fr. actualité]. – 1. L’essere in atto, carattere di ciò che è attuale, nel sign. filosofico. 2. L’esser sentito come [...] uomini d’oggi: un tema, un argomento, un problema, una questione di a.; essere, tornare di attualità. In senso concr., avvenimento attuale, di oggi o recentissimo: le a. sportive; settimanale di a.; film di a., o anche, più brevemente, attualità ...
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possedere
possedére v. tr. [lat. possidēre, comp. del tema di potis «che possiede, padrone; che può, potente» e sedere «sedere, stare»] (io possièdo [letter. possèggo], tu possièdi, ecc.; coniug. come [...] assol., esser proprietario di beni immobili: è gente che possiede; più spesso con complemento indefinito: possiede molto; l’argomento; ammettere una massima e ripeterla non è possederla (B. Croce); comprendere, avere chiara nozione di qualcosa: ...
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cadere
cadére v. intr. [lat. cadĕre, con mutamento di coniugazione] (pass. rem. caddi, cadésti, ecc.; fut. cadrò, ecc.; condiz. cadrèi, ecc.; nell’uso ant. e letter., si ha in alcune forme il tema cagg-: [...] c. a capo in giù, a gambe all’aria; di oggetti: la tazza gli cadde dalle mani; gli è finire (con sign. speciali, determinati dal complemento): c. in rovina; c. in servitù , non continuarlo, portarlo su altro argomento (con altro senso, lasciar c. ...
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tenere
tenére v. tr. [lat. tĕnēre] (pres. indic. tèngo [ant. tègno], tièni, tiène, teniamo [ant. tegnamo], tenéte, tèngono [ant. tègnono]; pres. cong. tènga ..., teniamo, teniate, tèngano [ant. tègna [...] di qualche cosa, parlargliene, fargliene cenno, farne argomentodi discorso: mi raccomando, è un segreto, e ti prego di in una condizione che viene determinata dal predicato o dal complemento (talvolta in alternativa con stare): si tenne in ginocchio ...
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ARGOMENTO, COMPLEMENTO DI
Nell’analisi logica, il complemento di argomento indica la cosa o la persona della quale si parla.
Può essere introdotto dalle preposizioni di e su o da locuzioni ➔preposizionali come a proposito di, intorno a, riguardo...
DI [PREPOSIZIONE]
La preposizione semplice di può presentarsi in diverse forme.
• Quando si trova prima di un articolo determinativo, si fonde con l’articolo, dando origine alle preposizioni articolate del, dello, della, dei, degli, delle
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