trabeato1
trabeato1 agg. [dal lat. trabeatus, der. di trabea «trabea»]. – Vestito con la trabea. Il termine è usato quasi soltanto nell’espressione commedia t. (lat. fabula trabeata), o anche semplicem. [...] trabeata s. f., la commedia togata di tipo nuovo introdotta in Roma sotto Augusto da C. Melisso Mecenate, che la chiamò così con riferimento alla veste (trabea) dei cavalieri, in quanto si svolgeva nel loro ambiente. ...
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socco
sòcco s. m. [dal lat. soccus; cfr. zoccolo1] (pl. -chi). – Calzatura leggera e bassa, forse sul tipo delle pantofole, usata dai Greci antichi, di cui si ignora il nome greco. Fu adottata dai Romani, [...] dalle donne, in forme semplici, per uso comune, o molto eleganti, ornate di oro, perle, e colorate; era inoltre la calzatura degli attori di commedia romani, in contrapp. al coturno degli attori tragici; di qui l’uso fig. della parola per indicare la ...
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ridicoloso
ridicolóso agg. [der. di ridicolo], ant. – Ridicolo (solo in funzione di agg.): io non so con che proposito dica il signor Sarsi, esser cosa r. il dire che l’alba e i crepuscoli ... si generino [...] nell’umore sparso sopra l’occhio (Galilei). In partic., commedia r., commedia propria del teatro italiano del Cinquecento e Seicento, caratterizzata dall’abbandono degli schemi fissi e dalla tendenza a riprodurre la realtà in modo fedele ma vivace e ...
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tragicommedia
tragicommèdia s. f. [dal lat. tragicomoedia, che è prob. da un gr. *τραγικωμῳδία per *τραγικοκωμῳδία, comp. di τραγικός «tragico» e κωμῳδία «commedia»]. – 1. Componimento teatrale nel quale, [...] vicende gravi e dolorose proprie della tragedia fanno contrasto, oltre che il lieto fine, spunti e procedimenti proprî tradizionalmente della commedia. 2. fig. Fatto, situazione che ha in sé aspetti comici e drammatici insieme; è usato per lo più in ...
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rappezzare
v. tr. [der. di pezza, col pref. ra-] (io rappèzzo, ecc.). – Accomodare un indumento, un tessuto o altri oggetti d’uso analoghi, sostituendo un pezzo logoro o rotto con un pezzo nuovo: r. [...] , cinematografica, correggendo e sostituendo le parti più deboli: r. un articolo, una poesia, un documentario cinematografico, una commedia. ◆ Part. pass. rappezzato, anche come agg.: una giacca tutta rappezzata; in senso fig.: una novella, una ...
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finale
agg. e s. m. e f. [dal lat. tardo finalis, der. del sost. finis «fine2» e «fine3»]. – 1. agg. a. Della fine, che viene alla fine, cioè al termine di qualche cosa, quindi ultimo, conclusivo: pezzo, [...] aiutarli», ecc.). 2. s. m. a. Ultima parte, parte finale o conclusiva: il f. di un dramma, di un romanzo, di un film; commedia con f. a effetto, a sorpresa; il f. del primo atto, l’ultima scena; in musica, il pezzo, o l’insieme organico, che conclude ...
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intreccio
intréccio s. m. [der. di intrecciare]. – 1. a. L’operazione e il modo d’intrecciare: l’i. della paglia (per es., per fare il piano di una sedia); lavori d’intreccio, reti, stuoie, panieri, [...] , l’argomento di un’opera narrativa o drammatica: l’i. del romanzo, del poema, della commedia; un i. semplice, complicato; racconto privo d’i., povero d’intreccio. Commedia d’i. (o d’intrigo), quella che deriva il suo maggiore interesse non dalla ...
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intrigo
s. m. [der. di intrigare] (pl. -ghi). – 1. Questione o situazione arruffata, confusa, imbrogliata: mettere, attirare, cacciarsi in un i.; trovarsi in un bell’intrigo. Commedia di intrigo, lo [...] stesso che commedia d’intreccio (v. intreccio). 2. a. Maneggio occulto, opera di raggiri e d’imbrogli per conseguire uno scopo con mezzi scorretti o sleali, per ostacolare il corso regolare d’un affare, per provocare disordini, ecc.: ordire intrighi; ...
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dottore
dottóre s. m. (f. -éssa, e in alcuni usi anche dottóra) [dal lat. doctor -oris «maestro», der. di docere «insegnare»]. – 1. Propr., chi ammaestra in una dottrina, chi esercita l’ufficio d’insegnare: [...] com., il medico: chiamare il d.; è venuta la dottoressa a visitarlo. 4. Maschera della commedia dell’arte, derivata dal pedante della commedia d’imitazione classica, poi caricatura del dottore universitario, medico e più spesso legista, di solito ...
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provare
v. tr. [lat. prŏbare «provare, approvare», der. di probus «buono, onesto»; propr. «riconoscere una cosa come buona»] (io pròvo, ant. pruòvo, ecc.). – 1. Fare una prova o alcune prove, sottoporre [...] destinate al pubblico, fare le prove per ottenere o accertare la preparazione perfetta prima della presentazione al pubblico: p. una commedia, un concerto, un coro, un balletto; p. una sfilata di moda. Con riferimento a persone: p. un cameriere, una ...
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commèdia Secondo la definizione invalsa nel 16° sec., rappresentazione scenica, generalmente in versi, di una vicenda tratta dalla vita comune, che, attraverso un susseguirsi di casi divertenti, si risolve lietamente. Sopravvive oggi come forma...