interprete
intèrprete (tosc. o letter. intèrpetre) s. m. e f. [dal lat. interpres -prĕtis (lat. pop. -pĕtris), di origine incerta]. – 1. a. Chi interpreta, cioè spiega, commenta, espone il senso delle [...] noi fosse sovente (Ariosto). 3. Attore teatrale, lirico, televisivo o cinematografico, in quanto interpreta una parte: gli i. della commedia, dell’opera, del film; e con riguardo al modo d’interpretare: fu un insuperabile i. del personaggio di Otello ...
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incontrare
v. tr. [der. del lat. tardo incontra: v. incontro1] (io incóntro, ecc.). – 1. a. Trovare per caso, o senza deliberato proposito, una o più persone davanti a sé o sulla propria strada (può [...] gusto del pubblico, ottenere approvazione, fortuna, successo; con questo sign. è com. anche il solo incontrare, usato assol.: libro, commedia, prodotto nuovo che ha incontrato molto; è una moda che da noi non incontra; anche di persone: un avvocato ...
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rifinire
v. tr. [comp. di ri- e finire] (io rifinisco, tu rifinisci, ecc.). – 1. non com. Finire di nuovo, per la seconda o per un’ulteriore volta: vedrai che rifinirà il discorso con le solite parole; [...] mobile, una cornice, uno strumento musicale, una cartella di pelle, un abito, una vettura; per estens.: r. un romanzo, una commedia, un dipinto. 3. Nel linguaggio sport., e in partic. nel calcio e in altri giochi di squadra, effettuare il passaggio ...
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incontro2
incóntro2 s. m. [der. di incontrare]. – 1. a. Il fatto d’incontrare, d’incontrarsi casualmente, di due o più persone: un i. imprevisto, impensato; un i. felice, fortunato, noioso, sgradito; [...] 3. non com. Favore, buona accoglienza, successo, nella locuz. avere i. (raro fare i.): il libro ha avuto un buon i.; è una commedia che ha avuto poco i. nel pubblico; la sua proposta non ebbe i. (cfr. il più com. incontrare). 4. non com. Avvenimento ...
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difettoso
difettóso (ant. difettüóso) agg. [der. di difetto]. – Che ha dei difetti, delle imperfezioni: un motore assai d.; commedia d. nel dialogo. Di persona e di animale, che ha qualche difetto di [...] conformazione fisica, o nelle funzioni degli organi: essere d. di gambe, di stomaco, di vista, ecc. ◆ Avv. difettosaménte, in modo difettoso: un apparecchio che funziona difettosamente ...
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sacro1
sacro1 (ant. sagro) agg. [lat. sacer -cra -crum]. – 1. a. In senso stretto, si definisce sacro ciò che è connesso all’esperienza di una realtà totalmente diversa, rispetto alla quale l’uomo si [...] originariamente come parte integrante della liturgia; s. rappresentazione (v. rappresentazione, nel sign. 2); il poema s., la Divina Commedia, così denominata da Dante stesso (Se mai continga che ’l poema sacro Al quale ha posto mano e cielo e terra ...
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sugo
s. m. [lat. sūcus; v. succo] (pl. -ghi). – 1. a. Il liquido contenuto nella polpa di frutti o altri elementi vegetali acquosi (sinon. più com., ma con usi più limitati o più specifici, di succo): [...] la locuz. agg. o avv. senza sugo, riferita a discorsi, scritti, fatti e situazioni da cui non si ricava nulla: una commedia, una satira senza s.; gran discorsoni ma senza nessun s.; la sera, per non sentire quelle chiacchiere senza s., si metteva ...
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cibare
v. tr. [dal lat. cibare, der. di cibus «cibo»]. – 1. Dar da mangiare, nutrire: il c. gli ammalati, quando il bisogno lo ricerca, è cosa salutevole (Varchi); più com. in senso fig.: c. di promesse, [...] innanzi: omai per te ti ciba, noto verso di Dante (Par. X, 25), con cui il poeta invita il lettore della Commedia a riflettere per proprio conto sull’ordine sapientissimo del creato, al quale egli ha accennato nei versi precedenti (la frase è spesso ...
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comica
còmica s. f. [dall’agg. comico]. – 1. ant. a. L’arte di recitare commedie: dilettanti di comica (G. Gozzi). b. Comicità, situazione da commedia: ma io, lo sapete, sono tagliato per la c. e non [...] per il patetico (P. Ferrari). 2. Negli anni della cinematografia muta, breve film comico che, più che presentare un intreccio, offriva un gran numero di situazioni e trovate comiche (gags), basate soprattutto ...
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saffismo
s. m. [dal fr. saphisme, der. del nome di Saffo, la poetessa greca cui la tradizione, a cominciare dalla commedia attica, attribuiva questa tendenza sessuale]. – Omosessualità femminile, lo [...] stesso che lesbismo ...
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commèdia Secondo la definizione invalsa nel 16° sec., rappresentazione scenica, generalmente in versi, di una vicenda tratta dalla vita comune, che, attraverso un susseguirsi di casi divertenti, si risolve lietamente. Sopravvive oggi come forma...