caduta
s. f. [der. di cadere, part. pass. caduto]. – 1. L’atto, il fatto di cadere, con le varie accezioni che ha il verbo nel sign. proprio: ha fatto una brutta c. dalla bicicletta; una c. da cavallo, [...] ministero; la c. dell’Impero romano; la c. di Napoleone. c. Insuccesso nella rappresentazione di un’opera teatrale: la c. della commedia fu clamorosa. d. Il cadere in colpa, in peccato: la c. di Adamo ed Eva; chiese perdono a Dio delle sue frequenti ...
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profferta
proffèrta (ant. profèrta) s. f. [der. di prof(f)erire, part. pass. prof(f)erto], letter. – Offerta, proposta: accettare le p. d’aiuto di un amico; avvedutisi della vanità di quelle profferte [...] o amorose, le p. galanti di un proprio spasimante; le rozze e lascive p. carnali delle prostitute ... risultavano una ridicola commedia (Buzzati). Molto meno com. di offerta nel senso di proposta di una prestazione o di un compenso: un altro giornale ...
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ridere
rìdere v. intr. [lat. ridēre, con mutamento di coniug.] (pass. rem. risi, ridésti, ecc.; part. pass. riso; aus. avere). – 1. a. Manifestare un sentimento di allegrezza spontanea, viva e per lo [...] , essere allegro, lieto, soddisfatto, o anche divertirsi: è un uomo che non ride mai; se vuoi r., va a vedere quella commedia, quel film. d. Contrapposto per lo più a piangere (nel senso di essere afflitto, scontento, star male, essere in cattiva ...
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rintonico
rintònico agg. (pl. m. -ci). – Del poeta greco Rintóne (lat. Rhinton), vissuto a Taranto fra il 4° e 3° sec. a. C.: commedia r. (lat. fabula rhintonica), nome che i grammatici latini diedero [...] al tipo di rappresentazioni di parodie mitologiche, dette dai Greci ilarotragedie ...
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pamphlet
‹pãflè› s. m., fr. [dall’ingl. pamphlet ‹pä′mflit› «opuscolo», a sua volta dall’ant. fr. Pamphilet, titolo pop. della commedia lat. in versi Pamphilus seu de amore, del sec. 12°; nel sec. 18° [...] acquistò, in Francia, il sign. odierno]. – Libello, breve scritto di carattere polemico o satirico ...
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dichiarare
v. tr. [dal lat. declarare, propr. «rendere chiaro, manifesto», rifatto secondo chiaro]. – 1. Dire in modo chiaro, rendere manifesto, far conoscere: d. le proprie generalità; d. la propria [...] 4. letter. Rendere chiaro con parole ciò che è oscuro o ambiguo o difficile; spiegare, illustrare: d. un canto della «Commedia», un passo della «Scienza nuova»; d. il pensiero d’un autore. 5. ant. a. Rendere noto, rivelare, mostrare, con riferimento ...
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chiusetta
chiusétta s. f. [dim. di chiusa, nel sign. 5]. – Strofetta di pochi versi (talora due soli) declamata nella commedia dell’arte a conclusione di prime uscite, soliloquî, ecc., alla quale l’attore [...] dava il carattere d’improvvisazione; anche concertata fra due attori, a contrasto, alla fine di un dialogo ...
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figurale
agg. [dal lat. tardo e mediev. figuralis]. – 1. Figurato, simbolico, allegorico, soprattutto con riferimento al significato o senso tipico del Vecchio Testamento (v. tipico1), ma anche, nella [...] non specificamente religiose: interpretazione f. di un testo (per es., dell’Eneide, del Roman de la Rose, della Divina Commedia). 2. Nel linguaggio della critica d’arte, della figura, relativo alla figura come aspetto della persona, degli animali o ...
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mangiadore
mangiadóre s. m. – Variante ant. di mangiatore. Nella Divina Commedia (Par. XII, 134) è tradotto con Pietro Mangiadore il nome e soprannome lat. del teologo Petrus Comestor (sec. 12°), che [...] avrebbe avuto tale attributo (der. del lat. comedĕre «mangiare, divorare») per la sua passione per la lettura, che gli faceva «divorare» un gran numero di opere ...
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ridicolo
ridìcolo (ant. ridìculo) agg. e s. m. [dal lat. ridicŭlus, der. di ridēre «ridere»]. – 1. agg. a. Che fa ridere, degno di riso o di derisione, perché strano o goffo o insulso o scioccamente [...] in una situazione r.; tutto questo è r., credimi. Le preziose ridicole, titolo (fr. Les précieuses ridicules) di una commedia di Molière. b. estens. Di scarsa entità o valore, insignificante, esiguo, meschino: mi è costato una somma r.; spesa ...
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commèdia Secondo la definizione invalsa nel 16° sec., rappresentazione scenica, generalmente in versi, di una vicenda tratta dalla vita comune, che, attraverso un susseguirsi di casi divertenti, si risolve lietamente. Sopravvive oggi come forma...