quadrato1
quadrato1 agg. [lat. quadratus, part. pass. di quadrare «quadrare»]. – 1. a. Che ha la forma di un quadrato geometrico, o simile a un quadrato: un foglio q.; tavola q.; finestre q.; un pezzo [...] latina, verso q., settenario trocaico (corrispondente al tetrametro trocaico catalettico della metrica greca), usato soprattutto nella commedia e nella tragedia, nei canti satirici dei soldati durante i trionfi, e nel tardo poemetto Pervigilium ...
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antefatto1
antefatto1 s. m. [dal lat. ante factum «avvenuto prima»]. – Fatto che precede un altro fatto; in partic., l’insieme dei fatti che precedono nel tempo l’azione rappresentata drammaticamente [...] o comunque narrata e ne costituiscono il presupposto necessario: esporre, narrare l’a., conoscere tutto l’a.; l’a. d’una commedia, d’un romanzo, di un racconto. ...
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antepirrema
antepirrèma s. m. [dal gr. ἀντεπίρρημα «aggiunta in responsione», comp. di ἀντί «contro, in risposta» ed ἐπίρρημα «epirrema»] (pl. -i). – Nella commedia attica «antica», la parte finale della [...] parabasi, in responsione all’epirrema e contenente, come quello, beffe agli spettatori ...
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baccheo
bacchèo (o bacchìo) s. m. [dal lat. bacchīus, gr. βακχεῖος, propr. agg., così detto per il suo uso nei canti del culto bacchico]. – Metro della metrica classica, costituito di una breve e due [...] lunghe (⌣–́–). Presso i tragici greci è frequentemente usato in dimetri e tetrametri associati con docmî, giambi, cretici, ecc.; presso i Latini è usato nella commedia. ...
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verseggiare
v. intr. e tr. [der. di verso3] (io verséggio, ecc.). – 1. intr. (aus. avere) Fare, comporre, scrivere versi: nei momenti di riposo, si dilettava di verseggiare. 2. tr. Mettere in versi: [...] v. una commedia originariamente scritta in prosa. ...
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letterario
letteràrio agg. [dal lat. litterarius, der. di littĕra «lettera»]. – 1. a. Di opera dell’ingegno che appartiene alla letteratura (in contrapp. a opere d’altro genere, tecniche, didattiche, [...] , che ha i caratteri, le qualità tipiche delle opere appartenenti alla letteratura: valore l. di un’opera; libro, romanzo, commedia di scarso valore l.; la lingua l. (e, come giudizio limitativo: stile, tono l., eccessivamente letterario). b. In sede ...
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verso3
vèrso3 s. m. [lat. vĕrsus -us, der. di vertĕre «voltare», part. pass. versus; propr. «il voltare», quindi «l’andare a capo»]. – 1. a. ant. e raro. Riga di scrittura o di stampa, dopo la quale [...] ultimo Ottocento e affermatosi in Italia nel primo Novecento (D. Gnoli, G. D’Annunzio, E. Thovez, F. T. Marinetti); commedia, satira in versi; mettere in versi, verseggiare; scrivere, recitare versi; Più volte incominciai a scriver versi: Ma la penna ...
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inscenamento
inscenaménto s. m. [der. di inscenare], non com. – L’atto, il fatto di inscenare: i. di una commedia (in senso proprio e fig.), di una dimostrazione. ...
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inscenare
v. tr. [der. di scena, col pref. in-1] (io insceno, ecc.). – Mettere in scena, allestire uno spettacolo teatrale: i. un dramma, una tragedia, ecc. Più spesso in senso fig., i. una commedia, [...] alterare o esagerare deliberatamente i fatti, caricando gli atteggiamenti e le espressioni, allo scopo di provocare determinate reazioni e condizionare comportamenti da sfruttare, di solito, per secondi ...
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inscenatore
inscenatóre s. m. (f. -trice) [der. di inscenare]. – Nella terminologia teatrale, chi cura la scenografia di una rappresentazione. Poco com. con gli usi fig. di inscenare: era stata lei l’inscenatrice [...] di tutta quella commedia. ...
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commèdia Secondo la definizione invalsa nel 16° sec., rappresentazione scenica, generalmente in versi, di una vicenda tratta dalla vita comune, che, attraverso un susseguirsi di casi divertenti, si risolve lietamente. Sopravvive oggi come forma...