comicarolata
s. f. (iron.) Commedia teatrale o cinematografica basata su una comicità di facile presa. ◆ Più stimolante e intelligente che divertente, a tratti forzato e divagatorio, «La fame e la sete» [...] si distingue dalle comicarolate in voga come film in transito verso la definizione di un personaggio. (Tullio Kezich, Corriere della sera, 20 marzo 1999, p. 34, Letto/Visto/Ascoltato) • Da Hollywood a ...
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togo2
tògo2 s. m. (pl. -ghi). – Alterazione rara di toga, usata anche per indicare genericam. una veste lunga e solenne: Oggi ci reciti Col t. addosso Questa commedia (Giusti). ...
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desiderare
(ant. disiderare) v. tr. [dal lat. desiderare, foggiato su considerare; propr. «sentir la mancanza di»] (io desìdero, ecc.). – 1. Provare desiderio di qualche cosa; volere fortemente quanto [...] ! Con accezione e usi partic., lasciare a d., essere imperfetto, mal fatto, non corrispondere alle esigenze, all’attesa e sim.: la commedia lasciava molto a d.; il tuo scritto lascia parecchio a d. per la forma; quanto a puntualità, lascia molto a d ...
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tascabile
tascàbile agg. [der. di tasca]. – Che si può mettere e portare in tasca: libri t. o di formato t. (anche sostantivato: un t., i tascabili), libri di piccolo formato, in genere editi in collezioni [...] economiche (cfr. pocket-book) ma anche di pregio: un manuale, un vocabolario t.; un’edizione t. della Divina Commedia; lampadina t. (v. lampadina), macchina fotografica t., calcolatrice tascabile. In usi iperb. e fig., per indicare cose di dimensioni ...
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buffonata
s. f. [der. di buffone1]. – 1. Azione o parole da buffone: basta, non è tempo di buffonate. 2. estens. Cosa che non merita seria considerazione: questa commedia, questo film, o questa cerimonia, [...] questa manifestazione, è una vera b.; le sue minacce non sono che buffonate ...
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arsenico1
arsènico1 s. m. [dal lat. tardo arsenĭcum, gr. ἀρσενικόν (al posto delle forme più ant. arrhenĭcum, ἀρρενικόν), che indicò propr. l’orpimento giallo]. – 1. Elemento chimico tri- e pentavalente, [...] della polenta, e cominciò a divorarla) se non è vero, mi sia arsenico! (Nieri). Arsenico e vecchi merletti, titolo di una fortunata commedia (1941) di J. O. Kesselring (ingl. Arsenic and old lace), da cui fu tratto anche un film (1944): qui a. indica ...
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correttismo
s. m. Abitudine a conformarsi a criteri di correttezza. ◆ Condivido l’obiezione alle epurazioni lessicali: che per correttismo politico si sopprimano i nomi di marito e moglie in cambio di [...] 8 luglio 2005, p. 39, Cronaca) • A chi fu affidata la missione culturale di irridere il mondo stupido attraverso una irresistibile commedia del correttismo ideologico come la «Versione di Barney»? A noi! A chi se non «a noi!» la qualifica di giornale ...
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quoto2
quòto2 s. m. – Variante di lezione di coto1 (v.), offerta da tardi codici della Divina Commedia e accolta in alcune edizioni, con il sign. di «pensiero, ragionamento»: «Non ti maravigliar perch’io [...] sorrida», Mi disse, «appresso il tuo pueril quoto» (dove l’edizione da noi seguita legge coto) ...
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irresistibile
irresistìbile agg. [dal lat. mediev. irresistibilis, der. dal lat. resistĕre «resistere», col pref. in-2]. – Cui non è possibile resistere, o che non si riesce a frenare: assaltare con [...] impeto i.; lo scatto finale del corridore fu davvero i.; un attore (o una commedia, un film) di una comicità i.; sentì un bisogno i. di gridare. In partic., che persuade o attrae in modo da rendere vano ogni tentativo di resistenza o opposizione: ...
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pnigos
pnìgos s. m. [traslitt. del gr. πνῖγος, propr. «soffocamento»]. – Nella commedia attica «antica», una delle parti in cui si divideva la parabasi: era detta dal corifeo in brevi versi anapestici [...] che s’incalzavano in una stretta finale tale da dare un effetto di soffocamento ...
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commèdia Secondo la definizione invalsa nel 16° sec., rappresentazione scenica, generalmente in versi, di una vicenda tratta dalla vita comune, che, attraverso un susseguirsi di casi divertenti, si risolve lietamente. Sopravvive oggi come forma...