lenone
lenóne s. m. (f. -a, raro) [dal lat. leno -onis], letter. – Intermediario e favoreggiatore di incontri e di rapporti amorosi equivoci; mezzano, ruffiano. È parola usata soprattutto con riferimento [...] alla commedia greca e latina, di cui era personaggio caratteristico (e dove passò poi anche a indicare il tenutario di postriboli). ...
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iracondo
iracóndo (ant. iracundo) agg. [dal lat. iracundus, der. di irasci «adirarsi»]. – Di persona, che ha inclinazione naturale ad adirarsi, a infiammarsi d’ira (sinon. quindi di irascibile, che accenna [...] Argenti, uom grande e nerboruto e forte, sdegnoso, iracundo e bizzarro più che altro (Boccaccio). Spesso sostantivato: nella «Divina Commedia» gli i. sono puniti nel cerchio V dell’Inferno e nel girone III del Purgatorio. Estens., non com., mosso da ...
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rimatrimonio
s. m. Nuovo matrimonio; nuova fase di un legame coniugale, successiva al superamento di una crisi. ◆ La provincia britannica è l’ambiente in cui si agitano anche i personaggi di Once upon [...] Luca Mosso, Repubblica, 14 giugno 2002, Milano, p. X) • il fenomeno è ancora più singolare se si confronta con le commedie che parlano di crisi della coppia al di là dell’Atlantico. A Hollywood su questi temi hanno addirittura costruito un genere, la ...
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formario
formàrio s. m. [der. di forma, modellato su lemmario]. – In linguistica e informatica, l’insieme, ordinato secondo determinati criterî, delle forme, cioè degli aspetti morfologici con cui si [...] ma che possono avere varianti formali), o che siano state usate in determinati testi e documenti, soprattutto se questi siano stati sottoposti a spoglio con sussidî informatici: il lemmario e il formario della «Divina Commedia», dei «Promessi Sposi». ...
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sapore
sapóre (ant. o dial. savóre) s. m. [lat. sapor -ōris, der. di sapĕre «avere sapore»]. – 1. Ciascuna delle sensazioni specifiche del gusto, provocata dal contatto delle sostanze alimentari con [...] ’essa [Gertrude] avrebbe fatta là (Manzoni). Dar sapore, rendere gustoso, piacevole, attraente, interessante: quelle battute danno s. alla commedia; qualche pettegolezzo dà s. alla conversazione; è l’imprevisto che dà s. alla vita. 3. In senso concr ...
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straziare
v. tr. [der. di strazio] (io stràzio, ecc.). – 1. a. Causare ferite, lesioni, mutilazioni e sim., non solo terribilmente dolorose, ma anche lesive della dignità umana: prima di fucilarlo, lo [...] tavola non sa tagliarla o butta via il meglio. b. Eseguire, interpretare, realizzare malamente: s. una musica, una commedia; s. un autore (con una pessima lettura, interpretazione, ecc.); s. una lingua, parlarla o scriverla molto male, scorrettamente ...
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anonimo
anònimo agg. e s. m. (f. -a) [dal gr. ἀνώνυμος «senza nome», comp. di ἀν- priv. e ὄνομα, ὄνυμα «nome»]. – 1. agg. Senza nome: lettera a., lettera a cui il mittente non appone la propria firma, [...] talora un autore sconosciuto ma con una sua chiara individualità: l’A. fiorentino, uno dei commentatori trecenteschi della «Divina Commedia». Anche, anonimia: serbare l’a., conservare l’a., non farsi riconoscere, tacere il proprio nome. 3. agg. In ...
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esecrabile
eṡecràbile agg. [dal lat. exsecrabĭlis]. – Che merita di essere esecrato: sacrilegio, bestemmia, delitto esecrabile. Per estens., condannabile, riprovevole: ti sei comportato in modo davvero [...] e.; di opera d’arte o dell’ingegno, pessimo: è una commedia e.; quadro, architettura e.; di persona, odioso, antipatico: è un uomo esecrabile. ◆ Avv. eṡecrabilménte, in modo esecrabile: si sono comportati esecrabilmente; estens., scherz.: parla (o ...
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puttanata
s. f. [der. di puttana], volg. – Azione da puttana; solo in senso fig., azione disonesta, sleale, o anche solo sciocca, maldestra, oppure cosa di scarsissimo valore, spec. con riferimento a [...] pubblicazioni e spettacoli: che p. questo film! (o questa commedia!, questo romanzo!). ...
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carattere
caràttere s. m. [dal lat. character -ĕris, gr. χαρακτήρ -ῆρος, propr. «impronta»]. – 1. a. Segno tracciato, impresso o inciso, a cui si dia un significato: c. magici, cabalistici. b. Più com., [...] di carattere; rappresentare, descrivere un c.; attore che rende bene il c. d’un personaggio. Nella storia del teatro, commedia di c., quella in cui è soprattutto approfondita l’analisi psicologica; nel teatro drammatico dell’800, primo c., ruolo dell ...
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commèdia Secondo la definizione invalsa nel 16° sec., rappresentazione scenica, generalmente in versi, di una vicenda tratta dalla vita comune, che, attraverso un susseguirsi di casi divertenti, si risolve lietamente. Sopravvive oggi come forma...