baratteria
baratterìa s. f. [der. di barattiere]. – 1. Reato di chi, costituito in pubblico ufficio, ne trascura i doveri per denaro o altra ricompensa o in genere fa azione contraria agli interessi [...] distruzione del carico e degli attrezzi, il falso in polizza o nel giornale di bordo, il contrabbando del comandante o dell’equipaggio; il codice della navigazione vigente ha soppresso questa figura polivalente, regolando distintamente i varî reati ...
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filarco
s. m. [dal gr. ϕύλαρχος, comp. di ϕυλή «tribù» e tema di ἄρχω «essere a capo»] (pl. -chi). – 1. Nella Grecia antica, ufficiale capo di una file (tribù); ad Atene, il comandante della cavalleria [...] fornita da ciascuna tribù. 2. Nella traduzione biblica dei Settanta, il sacerdote di una tribù ebraica o (al plur.) gli anziani della tribù. 3. Nell’Impero bizantino, titolo di capi arabi vassalli incaricati ...
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ponte
pónte s. m. [lat. pōns pŏntis]. – 1. a. Manufatto di legno, di ferro, di muratura o di cemento armato che serve per assicurare la continuità del corpo stradale o ferroviario nell’attraversamento [...] sovrastruttura parziale (detta anche plancia), elevata al di sopra delle altre, situata generalmente verso prua, da dove il comandante della nave dirige la navigazione avendo visuale libera in ogni direzione e disponendo degli organi di governo e di ...
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identita
identità s. f. [dal lat. tardo identĭtas -atis, der. di idem «medesimo», calco del gr. ταὐτότης]. – 1. L’essere identico, perfetta uguaglianza: i. di due firme, di due concetti; i. piena, vera, [...] celesti. Nel commercio marittimo, clausola di non i., quella che, inserita nella polizza di carico, libera il comandante della nave da responsabilità circa le differenze che possono riscontrarsi tra la merce riconsegnata e le relative indicazioni ...
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Wehrmacht
〈véermakħt〉 s. f., ted. [propr. «forza (Macht) di difesa (Wehr)»]. – Denominazione delle forze armate della Germania del periodo nazista (dal 1935), distinte dalle milizie armate del partito [...] nazionalsocialista (tra le quali le SS), e il cui comandante, dal 1938, assunse anche le funzioni di ministro della guerra. ...
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sposare
spoṡare v. tr. [lat. tardo sponsare, intens. di spondēre «promettere (in moglie)», attraverso il part. pass. sponsus] (io spòṡo, ecc.). – 1. a. ant. Promettere in matrimonio: se tu ardentemente [...] . Unire in matrimonio, celebrare il matrimonio: li sposerà il loro vecchio parroco; ci ha sposati il sindaco; si vollero far s. dal comandante della nave. 2. a. Prendere in moglie, o in marito: s. un’amica d’infanzia, una straniera, una vedova; s. un ...
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controstallia
controstallìa s. f. [comp. di contro- e stallìa]. – Periodo di tempo, di durata variabile (ma spesso non superiore alla durata massima delle stallie), che il comandante di una nave mercantile [...] è obbligato a concedere al noleggiatore per condurre a termine le operazioni d’imbarco o di sbarco non completate nel termine di stallia. Anche l’indennizzo cui ha diritto l’armatore per i danni che subisce ...
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barbotin
barbotìn s. m. [fr. barbotin ‹barbotẽ′›, dal nome dell’inventore, il comandante Barbotin della marina francese (inizio del sec. 19°)]. – Congegno dell’argano usato per la manovra dell’ancora, [...] costituito da una ruota che reca le impronte della catena, nelle quali le maglie vengono afferrate e trascinate; è anche detto, più raram., afferracatene ...
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scala
s. f. [lat. tardo scala -ae (nel lat. class. soltanto al plur., scalae -arum), der. di scandĕre «salire»]. – 1. Termine generico per indicare varî tipi di strutture fisse o mobili, a scalini o [...] della nave in navigazione (quella situata a poppa, sul lato dritto, ancora oggi detta scala reale, è usata solo dal comandante e dalle autorità in visita a bordo); s. da combattimento, quella i cui scalini sono costituiti da barre di ferro fissate ...
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comandare
v. tr. [lat. *commandare, comp. di con- e mandare «affidare, raccomandare, comandare» (cfr. lat. class. commendare «affidare, raccomandare»)]. – 1. Ordinare, imporre di fare una cosa; usato [...] chiunque chiami, anche tra familiari). Con compl. oggetto della cosa ordinata è usato spec. nel linguaggio milit., nel senso di dare i comandi: c. l’attenti; c. il riposo ai soldati; in altre frasi ha per lo più una costruzione ellittica: che cosa mi ...
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Titolo attribuito a chi esplica un comando militare; in genere è accompagnato dal nominativo dell’unità o delle cose comandate. In particolare, nella Marina militare designa sia gli ufficiali e i sottufficiali preposti al comando di una nave,...