mochi
mòchi s. m. pl. [plur. di moco1]. – 1. Erba delle leguminose (Vicia ervilia), detta anche capogirlo e veccioli, che cresce nella regione mediterranea, dove era coltivata per foraggio, poi inselvatichita [...] come infestante delle colture cerealicole; è alta fino a mezzo metro, con legumi lunghi 2 o 3 cm, e semi, simili alle lenticchie, amari e velenosi per l’uomo. 2. Erba annua delle leguminose (Lathyrus cicera), detta più comunem. cicerchia (v.). ...
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inarato
agg. [dal lat. inaratus, comp. di in-2 e part. pass. di arare «arare»], letter. – Non arato, lasciato senza colture: terreni, campi inarati; gl’inarati colli Solo e muto ascendea l’aprico raggio [...] Di febo (Leopardi) ...
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riboflavina
s. f. [comp. di ribo(sio) e flavina]. – In biochimica, composto appartenente alle flavine, detto anche lattoflavina o vitamina B2, presente nelle cellule animali e vegetali come estere fosforico [...] fattore di accrescimento e di regolazione di numerosi processi metabolici; nell’industria viene preparata per sintesi o estratta dalle colture di microrganismi di vario tipo e usata in terapia o come integratore di alimenti per uso umano e zootecnico ...
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rotativo
agg. [der. di r(u)otare]. – 1. Che ha, compie o utilizza un moto rotatorio: macchine r. (per la macchina r. tipografica, v. rotativa); calcografia, litografia r., come procedimenti di stampa; [...] nei radar panoramici e in alcuni tipi di radiogoniometro. 2. Che comporta una rotazione, un avvicendamento: sistemi r. delle colture, in agraria; impiego r. della mano d’opera, dei capitali, in economia e finanza; credito r., nel linguaggio bancario ...
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rotazione
rotazióne s. f. [dal lat. rotatio -onis, der. di rotare «ruotare»]. – 1. Il fatto di ruotare, come movimento circolare o quasi circolare di un corpo o elemento intorno a un asse: imprimere [...] , la pratica di fare alternare (a distanze annuali, o anche biennali, triennali, ecc.) su uno stesso appezzamento le diverse colture in uso nell’azienda, basata su ragioni di ordine tecnico ed economico: in tal modo la ripetuta coltivazione non ...
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malleina
s. f. [der. del nome del genere Malleo(myces), comp. del lat. tardo malleus «morva» (v. malleo2) e di -myces «-micete»]. – Tossina usata in veterinaria a scopi diagnostici, ricavata da colture [...] di Malleomyces mallei, microrganismo che determina la morva, malattia del cavallo ...
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acquaforestazione
acquaforestazióne s. f. [comp. di acqua e forestazione]. – Nel linguaggio burocr., attività di impianto di colture agricole e, simultaneamente, di foreste e boschi. ...
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isolamento
iṡolaménto s. m. [der. di isolare]. – In genere, l’atto di isolare, e lo stato, la condizione di chi o di ciò che è isolato. 1. Riferito a persone: a. Provvedimento igienico con cui uno o [...] più la possibilità di incrociarsi con altri gruppi della stessa specie. b. I. batterico, tecnica che mira all’allestimento di colture pure, formate cioè da un solo tipo di batterio, su terreni elettivi. 3. In fisica, tecnica mediante la quale si ...
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antigrandine
antigràndine agg. [comp. di anti-1 e grandine], invar. – Di qualsiasi mezzo rivolto a difendere le colture dagli effetti dannosi delle grandinate; in partic., razzi a., mortai a., impiegati [...] allo scopo di evitare la formazione di grandine facendo esplodere dentro le nubi grandinigene appositi razzi lanciati da terra in rapida successione ...
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oligofito
oligòfito (o oligofìtico) agg. [comp. di oligo- e -fito]. – In agraria, detto di coltivazione o di prato nel quale sono coltivate poche specie in confronto alle colture polifite. ...
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. Sono così denominate le colture che si fanno, a scopo sperimentale, di piante verdi (per lo più piante superiori) che ricevono gli alimenti da soluzioni nutritizie a composizione chimica ben definita. La tecnica delle colture ha importanza...
colture di estinzione
Claudia Bertonati
Metodo usato per la prima volta per l’estrazione di nuovi organismi sia oligotropici sia eterotropici dell’ecosistema marino, utilizzando campioni puri di acqua marina per diluire il campione iniziale....