forza
fòrza s. f. [lat. tardo fŏrtia, der. di fortis «forte1»]. – 1. In generale, la qualità o la condizione d’esser forte, e insieme anche la causa che dà la possibilità d’esser forte. Con riferimento [...] tabacco, il contenuto in nicotina. d. In agraria, f. vecchia, sinon. di caloria del terreno, cioè fertilità dovuta a colture precedenti. 7. Con determinazioni varie, e accezioni tecniche: a. In marina, f. di vele, nei velieri attrezzati a vele quadre ...
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veronicellidi
veronicèllidi s. m. pl. [lat. scient. Veronicellidae, dal nome del genere Veronicella, der., con suffisso dim., del nome proprio femm. Veronica (v. veronica1)]. – In zoologia, famiglia [...] , erbivori, privi di conchiglia, con piede ridotto a una sottile striscia mediana percorsa da numerosi solchi, capo munito di due tentacoli; alcune specie provocano ingenti danni alle colture (per es., alle piantagioni di caffè e tabacco). ...
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inquinamento
inquinaménto s. m. [der. di inquinare; il lat. inquinamentum aveva sign. concr.: «immondezza, lordura»]. – 1. L’inquinare, l’inquinarsi; contaminazione di un qualsiasi ambiente o mezzo, [...] naturale o artificiale (acqua, alimenti, colture, ecc.), a opera di batterî o altri agenti (prodotti di rifiuto di stabilimenti industriali, ecc.): misure, provvedimenti, leggi contro l’i.; elementi, fattori d’inquinamento. In partic., i. ambientale, ...
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scorpiuro
s. m. [lat. scient. Scorpiurus, dal gr. σκορπίουρος (propr. «coda, οὐρά, di scorpione, σκορπίος»), nome di una pianta]. – Genere di piante leguminose papiglionacee, con poche specie, polimorfe, [...] della regione mediterranea, di cui due in Italia: sono erbe annue di colture erbacee e incolti aridi, con legume indeiscente, cilindrico, più o meno contorto o arcuato, coperto di fitti aculei o tubercoli. ...
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mais
màis (ant. màiz) s. m. [dallo spagn. maiz, voce della lingua aruaca]. – Pianta annua (lat. scient. Zea mays) della famiglia poacee o graminacee, detta anche granoturco, granone, frumentone; l’apparato [...] in Europa subito dopo la scoperta dell’America, costituisce una delle colture agronomiche di maggior interesse dell’Eurasia e dell’Africa; in Italia è la coltura cerealicola più importante dopo il frumento. Le granella sono utilizzate soprattutto ...
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irrigare
v. tr. [dal lat. irrĭgare, comp. di in-1 e rigare «condurre, derivare acqua»] (io irrìgo, tu irrìghi, ecc.). – 1. a. Immettere in un terreno le acque necessarie alle varie colture, traendole [...] da corsi d’acqua o dal sottosuolo: i. i campi; i. una piantagione. b. Riferito all’acqua stessa che bagna un terreno, e anche a corsi d’acqua naturali che attraversano una regione contribuendo alla sua ...
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irrigazione
irrigazióne s. f. [dal lat. irrigatio -onis; v. irrigare]. – 1. In genere, il fatto per cui a una data zona è dato un apporto naturale o artificiale di acqua: terreno con buona i., con i. [...] quale sono sospesi o disciolti fertilizzanti; i. dilavante, che ha lo scopo di asportare dal terreno sostanze dannose alle colture; i. termiche, quelle che hanno lo scopo di elevare, durante la stagione invernale, la temperatura del terreno (per es ...
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sassitossina
(o saxitossina) s. f. [comp. di sasso (o, rispettivam., del lat. saxum «sasso») e tossina]. – Composto chimico, neurotossina sintetizzata da alcuni dinoflagellati marini, che induce, anche [...] neuronali, impedendo così la trasmissione dell’impulso nervoso; per evitare la possibile presenza di questa tossina, per es. nelle colture di mitili, che si nutrono filtrando l’acqua, se ne fa normalmente il controllo: infatti una piccola cozza in ...
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. Sono così denominate le colture che si fanno, a scopo sperimentale, di piante verdi (per lo più piante superiori) che ricevono gli alimenti da soluzioni nutritizie a composizione chimica ben definita. La tecnica delle colture ha importanza...
colture di estinzione
Claudia Bertonati
Metodo usato per la prima volta per l’estrazione di nuovi organismi sia oligotropici sia eterotropici dell’ecosistema marino, utilizzando campioni puri di acqua marina per diluire il campione iniziale....