landra2
landra2 s. f. [etimo incerto]. – Erba annua o perenne (Raphanus raphanistrum landra), simile al ramolaccio, ma con radice sottile, che infesta le colture dei cereali; le foglie giovani si mangiano [...] cotte ...
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g, G
(gi, ant. o region. ge ‹ǧé›) s. f. o m. – Settima lettera dell’alfabeto latino, derivata, come la lettera C, dal Γ (gamma) greco. In origine, il segno C rappresentava la consonante occlusiva velare [...] simbolo del prefisso giga-. In medicina, penicillina G (o benzilpenicillina), il principale dei quattro tipi di penicillina ottenuti da colture del fungo ascomicete Penicillium notatum (gli altri tre sono denominati F, X, K): è la forma più attiva di ...
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diradatore
diradatóre s. m. [der. di diradare]. – 1. (f. -trice) Boscaiolo addetto al diradamento. 2. Attrezzo agricolo, simile a una zappetta, per il diradamento di colture a file. ...
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sifilizzazione
sifiliżżazióne s. f. [der. di sifilide]. – Nel linguaggio medico, inoculazione sperimentale di colture del microrganismo Treponema pallidum, agente della sifilide, o di altro materiale [...] inquinato da tale microrganismo. Anche, la condizione che ne risulta ...
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aureomicina
s. f. [comp. di (Streptomyces) aureo(faciens) e -micina]. – Nome registrato di un preparato antibiotico, isolato dalle colture di uno streptomicete (Streptomyces aureofaciens), attivo verso [...] numerosi agenti patogeni per l’uomo e per gli animali (protozoi, spirochete, batterî) ...
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campagna
s. f. [lat. tardo campanea, campania, propr. agg. neutro pl., der. di campus «campo»]. – 1. a. Estesa superficie di un terreno aperto, fuori del centro urbano; il termine è correntemente riferito [...] a territorî di pianura o di bassa collina, corrispondenti in genere all’antico contado, occupati da colture o anche da pascoli o boscaglia, con case sparse: c. coltivata, incolta, verde, brulla; la C. Romana; la città e la c.; aria di c.; essere in ...
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peronosporali
s. f. pl. [lat. scient. Peronosporales, dal nome del genere Peronospora: v. peronospora]. – Ordine di funghi oomiceti caratterizzati da zoospore con due flagelli opposti; sono saprofiti [...] piante spontanee o coltivate e sono quindi di grande interesse per la patologia vegetale, potendo causare notevoli danni economici alle colture; comprendono circa 300 specie suddivise in poche famiglie, tra le quali le peronosporacee e le piziacee. ...
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sorgo
sórgo s. m. [lat. Sy̆rĭcum o *Sŭrĭcum (granum) «grano di Siria»; sulla voce ital. è formato il nome lat. scient. del genere, Sorghum, sinon. Sorgum] (pl. -ghi). – 1. Genere di graminacee comprendente [...] nota col nome di sorgo, è coltivata anche in Italia dove, utilizzata come cereale già dal sec. 16°, è attualmente coltura di interesse limitato e viene utilizzata per produzione di granella, foraggio o per scope. Certe specie interessano anche per la ...
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nutraceutico
s. m. e agg. Sostanza nutritiva arricchita da principi attivi, di origine perlopiù vegetale; ad essa relativo. ◆ Forse è inappropriato classificare tutti i nutraceutici come farmaci, ma [...] la disaffezione del consumatore – afferma Carlo Fideghelli, direttore dell’Istituto sperimentale per la frutticoltura di Roma –. Per le colture di domani si stanno tenendo in particolare conto i requisiti gustativi delle nuove varietà e se ne studia ...
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. Sono così denominate le colture che si fanno, a scopo sperimentale, di piante verdi (per lo più piante superiori) che ricevono gli alimenti da soluzioni nutritizie a composizione chimica ben definita. La tecnica delle colture ha importanza...
colture di estinzione
Claudia Bertonati
Metodo usato per la prima volta per l’estrazione di nuovi organismi sia oligotropici sia eterotropici dell’ecosistema marino, utilizzando campioni puri di acqua marina per diluire il campione iniziale....