pilastro
s. m. [der. di pila, largamente attestato già nel lat. mediev. pilaster -tri]. – 1. a. In architettura, elemento strutturale ad asse verticale di forma per lo più prismatica; è, in genere, ripetuto [...] , dente che sostiene una protesi. 4. In anatomia, nome di alcune formazioni mucose, muscolari, fibrose o nervose, a forma di colonna, spesso con funzione di sostegno: pilastri del palato, le pieghe che si dipartono dall’ugola e delimitano la loggia ...
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propilei
propilèi s. m. pl. [dal lat. propylaea (sing. propylaeon), gr. προπύλαια (sing. προπύλαιον), neutro sostantivato dell’agg. προπύλαιος «posto dinanzi alle porte», comp. di προ- «avanti» e πύλη [...] . propilèo). – Nell’architettura classica, l’insieme degli edifici che costituiscono l’ingresso d’onore, grandioso e monumentale, formato per lo più da gallerie con colonne o porticati, a un tempio, a una reggia, o anche a una piazza o a una città. ...
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pergamo1
pèrgamo1 s. m. [forse lat. pergŭla «loggetta» (nel lat. mediev. «architrave da cui pendevano le lampade»), incrociato col lat. mediev. pergamum «altura» (tratto per antonomasia dal nome classico, [...] si trova talora all’esterno e sporgente da una parete, ma di regola all’interno, ora addossato ai muri o a colonne o pilastri, ora isolato e sostenuto da elementi architettonici di piccole dimensioni ma riccamente ornati, dal quale il predicatore si ...
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padroncino
s. m. (f. -a) [dim. e vezz. di padrone]. – 1. Giovane padrone; il figlio dei padroni in età giovanile o infantile (spec., in passato, come appellativo di devozione e rispetto usato dalla servitù): [...] da trasporto, con cui lavora in proprio: i «padroncini» si strappano gli operai specializzati, riempiono di «cercasi esperto» le colonne della pubblicità, ma guai a parlargli di un qualsiasi contributo alla istruzione professionale (Giorgio Bocca). ...
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zoppo
zòppo agg. [lat. cloppus (in glosse), alterato forse per incrocio con zanca]. – 1. a. Di persona o animale che, per imperfezione congenita, per malattia o lesione nelle gambe o nei piedi, o per [...] dell’arco si dice anche comunem. arco rampante. c. Nel linguaggio dei tipografi, pagina z., difetto nella composizione tipografica su due colonne, quando una di esse risulta più corta dell’altra. d. In topografia, squadra z., v. squadra, n. 1 c. 3 ...
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pergula
‹pèrġula› s. f., lat. [v. pergola1]. – Nel linguaggio degli archeologi, nome dato a un elemento che, nelle antiche basiliche cristiane, serviva a separare la parte destinata ai fedeli dal presbiterio; [...] è in genere costituito da un parapetto sormontato da colonne, che sorreggono a loro volta una trave, alla quale venivano appese lampade e festoni: la p. della cattedrale di Torcello, della chiesa parrocchiale di Capena. ...
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giustificazione
giustificazióne s. f. [dal lat. tardo iustificatio -onis]. – 1. a. L’atto, il fatto di giustificare (nel senso sia di dimostrare sia di riconoscere giusto), e anche di giustificarsi, [...] tipografica, devono essere uguali l’uno all’altro nella stessa linea; con sign. analogo, la stessa operazione effettuata in videoscrittura. Meno com., l’operazione di portare all’altezza prefissata le colonne che formano le pagine di un libro. ...
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ice climbing
loc. s.le m. inv. Arrampicata su ghiaccio. ◆ In Trentino-Alto Adige due morti in montagna in 24 ore, vittime della passione per l’arrampicata su ghiaccio, l’«ice climbing». (Stampa, 31 dicembre [...] 2001, p. 20, Interno) • Passare, attrezzi in pugno, da colonne di ghiaccio a strapiombi di roccia: l’ice climbing si è affacciato a una nuova, rischiosa dimensione. È iniziata l’era del «misto moderno», un temerario quanto vertiginoso intreccio di ...
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iperdrammatizzazione
(iper-drammatizzazione), s. f. Rappresentazione eccessivamente teatrale. ◆ L’inizio del Finale è cupo e corrusco a un tempo. L’iper-drammatizzazione della Forma sinfonica, che Wagner [...] volle colonne d’Ercole dello stesso linguaggio, evita la teatralità grazie al rigore del tempo: (Paolo Isotta, Corriere della sera, 21 novembre 1999, p. 33, Cultura) • [Tommaso] Padoa-Schioppa si sofferma sul «potere di ostruzione». «Sono in molti – ...
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mielista
agg. Relativo al modo di fare e di concepire il giornalismo, allo stile giornalistico di Paolo Mieli. ◆ si resterebbe dunque, a prima vista, basiti davanti agli articoli che, ogni quindici giorni, [...] adesso in volume. Titolo «Le Storie La Storia». Cosa c’è mai al mondo di meno «mielista» di quelle ordinate colonne di caratteri, oggi illustrate dal pennino aguzzo di Matteo Pericoli? Cosa c’è di più lontano dalla definizione arguta di [Filippo ...
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Rimatore (n. intorno al 1210 - m. dopo il 1280), giudice della curia di Messina (Dante nel De vulgari eloquentia lo chiama Iudex de Columnis de Messana o anche Iudex de Messana) da non identificare, secondo G. Contini, con quel Guido "de Columna"...
DELLE COLONNE, Oddo
Margherita Beretta Spampinato
Nato a Messina, probabilmente dalla stessa famiglia di Guido (di cui fu maggiore di età), altro e più famoso rimatore della scuola poetica siciliana, poetò nella prima metà del sec. XIII.
Per...