cado
s. m. [dal lat. cadus, gr. κάδος]. – Nell’antichità classica, vaso di argilla, di forma allungata e col collo sottile, sul tipo dell’odierno orcio o giara, usato per conservare liquidi. Fu anche [...] misura di capacità, di grandezza variabile, secondo i luoghi e i tempi, fra 39 e 46 litri circa ...
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volume
s. m. [dal lat. volūmen «cosa avvolta, rotolo (di papiro); giro, spazio occupato da un corpo», der. di volvĕre «volgere»]. – 1. L’estensione di un solido (o di un fluido, e in questo caso il volume [...] del lat. volumen): Fumo, fiamme, faville e vampi e nubi E volumi di pece al ciel n’andaro (Caro); i ridenti avori Del bel collo, e del crin l’aureo v. (Parini); Stendean Reno e Panàr le indomit’onde Con immensi v. alla pianura (V. Monti). Con sign ...
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incipriare
v. tr. [der. di cipria] (io incìprio, ecc.). – Cospargere, velare di cipria: incipriarsi il viso, il collo, ecc.; nei tempi passati, i. la parrucca, i capelli; rifl., incipriarsi, darsi la [...] cipria (s’intende per lo più sul volto). ◆ Part. pass. incipriato, anche come agg.: parrucca incipriata ...
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ibis
ìbis (letter. ibi, anche f.) s. m. [dal lat. ibis ibĭdis, gr. ἶβις, voce di origine egiziana]. – Nome di varie specie di uccelli della famiglia treschiornitidi, cosmopoliti ma assenti nelle regioni [...] settentrionali dei due emisferi; l’i. sacro (Threskiornis aethiopica), uccello sacro agli antichi Egizî, con testa e collo nudi, neri, il resto del corpo bianco, e l’apice delle penne primarie e secondarie nero. ...
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colombo1
colómbo1 s. m. (f. -a) [lat. colŭmbus]. – 1. a. Uccello dell’ordine colombiformi, con varie specie domestiche e selvatiche; hanno tronco relativamente corto e tozzo, becco abbastanza lungo, [...] donde il nome) e di altri edifici: ha colore cenerino, con due strisce nere sulle penne copritrici e le remiganti secondarie, collo cangiante per riflessi verdi e rosso violacei. In passato molto apprezzato e ricercato per l’esercizio del tiro a volo ...
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mongolismo
s. m. [der. di mongolo]. – Denominazione, ormai disusata in campo scientifico e avvertita come offensiva, di un’anomalia congenita detta in termini specialistici trisomia 21 e più nota come [...] ] che ne ha descritto il quadro clinico), caratterizzata da malformazioni somatiche quali statura inferiore alla norma, collo corto, cranio brachicefalo, addome globoso e soprattutto una caratteristica facies (occhi piccoli, a mandorla, che possono ...
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gioiello
gioièllo s. m. [dal fr. ant. joel, che è il lat. *iocalis, agg. di iocus «scherzo, gioco»]. – 1. Ornamento di metallo prezioso lavorato, spesso adorno di una o più gemme, destinato a ornare [...] le mani, le braccia, il collo, la fronte, ecc. (anelli, orecchini, collier, diademi, ecc.): ornarsi di gioielli; una parure di gioielli, l’insieme abbinato di collana, orecchini, braccialetto, ecc.; lo scrigno dei g.; tenere, conservare come un g., ...
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assorbigocce
assorbigócce s. m. [comp. di assorbire e goccia], invar. – Anello di vario materiale assorbente che si mette intorno al collo delle bottiglie; più com. salvagocce (v.). ...
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monile
s. m. [dal lat. monile]. – Originariamente, catena d’oro o di gemme da portare al collo. Per estens., gioiello in genere: i monili cui gemmano Effïgïati Dei (Foscolo); Qui le donne alle veglie [...] lucenti De’ monili far pompa e de’ cinti (Manzoni). Fig., poet.: Stanno li alberi aspettando, Con monili di rugiade (D’Annunzio) ...
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valido
vàlido agg. [dal lat. valĭdus, der. di valere «essere in buona salute, forte, valido»]. – 1. a. Che possiede la pienezza delle forze e delle capacità fisiche e psichiche: un uomo v. (di corpo [...] dall’inforcatura dell’inguine, testa e braccia comprese; in quella di fioretto, il tronco dall’inforcatura dell’inguine alla sommità del collo, escluse le braccia; una mossa v., non v., negli scacchi, ecc. b. Più genericam., valevole: punto v. per la ...
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Nell’Uomo e in altri Vertebrati, la parte superiore e ristretta del tronco, su cui s’articola e si muove la testa, che il c. unisce al torace.
Nell’Uomo il c. corrisponde alla regione delimitata in alto dai confini topografici della testa, in...
collo
Domenico Consoli
. Il vocabolo - che non si trova mai adoperato nella prosa - ha normalmente senso proprio e si riferisce alla figura umana, come nell'abbraccio di Virgilio a D. (Lo collo poi con le braccia mi cinse, If VIII 43), o...