spolverino1
spolverino1 s. m. [der. di spolverare]. – 1. a. La spazzola, piccola e morbida, che i barbieri adoperano per spargere il talco sul collo dei clienti e asportarne i peli che vi si siano fermati [...] dopo il taglio dei capelli. b. tosc., non com. Piumino per spolverare. 2. a. Variante pop. di polverino. b. Piccolo recipiente con coperchio bucherellato usato per spolverare lo zucchero sui dolci ...
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cado
s. m. [dal lat. cadus, gr. κάδος]. – Nell’antichità classica, vaso di argilla, di forma allungata e col collo sottile, sul tipo dell’odierno orcio o giara, usato per conservare liquidi. Fu anche [...] misura di capacità, di grandezza variabile, secondo i luoghi e i tempi, fra 39 e 46 litri circa ...
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volume
s. m. [dal lat. volūmen «cosa avvolta, rotolo (di papiro); giro, spazio occupato da un corpo», der. di volvĕre «volgere»]. – 1. L’estensione di un solido (o di un fluido, e in questo caso il volume [...] del lat. volumen): Fumo, fiamme, faville e vampi e nubi E volumi di pece al ciel n’andaro (Caro); i ridenti avori Del bel collo, e del crin l’aureo v. (Parini); Stendean Reno e Panàr le indomit’onde Con immensi v. alla pianura (V. Monti). Con sign ...
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incipriare
v. tr. [der. di cipria] (io incìprio, ecc.). – Cospargere, velare di cipria: incipriarsi il viso, il collo, ecc.; nei tempi passati, i. la parrucca, i capelli; rifl., incipriarsi, darsi la [...] cipria (s’intende per lo più sul volto). ◆ Part. pass. incipriato, anche come agg.: parrucca incipriata ...
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ibis
ìbis (letter. ibi, anche f.) s. m. [dal lat. ibis ibĭdis, gr. ἶβις, voce di origine egiziana]. – Nome di varie specie di uccelli della famiglia treschiornitidi, cosmopoliti ma assenti nelle regioni [...] settentrionali dei due emisferi; l’i. sacro (Threskiornis aethiopica), uccello sacro agli antichi Egizî, con testa e collo nudi, neri, il resto del corpo bianco, e l’apice delle penne primarie e secondarie nero. ...
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colombo1
colómbo1 s. m. (f. -a) [lat. colŭmbus]. – 1. a. Uccello dell’ordine colombiformi, con varie specie domestiche e selvatiche; hanno tronco relativamente corto e tozzo, becco abbastanza lungo, [...] donde il nome) e di altri edifici: ha colore cenerino, con due strisce nere sulle penne copritrici e le remiganti secondarie, collo cangiante per riflessi verdi e rosso violacei. In passato molto apprezzato e ricercato per l’esercizio del tiro a volo ...
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mongolismo
s. m. [der. di mongolo]. – Denominazione, ormai disusata in campo scientifico e avvertita come offensiva, di un’anomalia congenita detta in termini specialistici trisomia 21 e più nota come [...] ] che ne ha descritto il quadro clinico), caratterizzata da malformazioni somatiche quali statura inferiore alla norma, collo corto, cranio brachicefalo, addome globoso e soprattutto una caratteristica facies (occhi piccoli, a mandorla, che possono ...
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gioiello
gioièllo s. m. [dal fr. ant. joel, che è il lat. *iocalis, agg. di iocus «scherzo, gioco»]. – 1. Ornamento di metallo prezioso lavorato, spesso adorno di una o più gemme, destinato a ornare [...] le mani, le braccia, il collo, la fronte, ecc. (anelli, orecchini, collier, diademi, ecc.): ornarsi di gioielli; una parure di gioielli, l’insieme abbinato di collana, orecchini, braccialetto, ecc.; lo scrigno dei g.; tenere, conservare come un g., ...
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assorbigocce
assorbigócce s. m. [comp. di assorbire e goccia], invar. – Anello di vario materiale assorbente che si mette intorno al collo delle bottiglie; più com. salvagocce (v.). ...
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monile
s. m. [dal lat. monile]. – Originariamente, catena d’oro o di gemme da portare al collo. Per estens., gioiello in genere: i monili cui gemmano Effïgïati Dei (Foscolo); Qui le donne alle veglie [...] lucenti De’ monili far pompa e de’ cinti (Manzoni). Fig., poet.: Stanno li alberi aspettando, Con monili di rugiade (D’Annunzio) ...
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Nell’Uomo e in altri Vertebrati, la parte superiore e ristretta del tronco, su cui s’articola e si muove la testa, che il c. unisce al torace.
Nell’Uomo il c. corrisponde alla regione delimitata in alto dai confini topografici della testa, in...
collo
Domenico Consoli
. Il vocabolo - che non si trova mai adoperato nella prosa - ha normalmente senso proprio e si riferisce alla figura umana, come nell'abbraccio di Virgilio a D. (Lo collo poi con le braccia mi cinse, If VIII 43), o...