devozione
devozióne (o divozióne) s. f. [dal lat. devotio -onis, propr. «voto, sacrificio», der. di devovere, part. pass. devotus: v. devoto]. – 1. Nell’antica Roma, l’offerta agli dei di persone o cose [...] il colloquio con Dio impone: pregare con d.; assistere con d. alla messa, alle funzioni sacre; si levò con divozione la corona dal collo (Manzoni). Al plur., le preghiere che si recitano al mattino e alla sera: dire le d., fare le devozioni. 3. Per ...
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malleolo
mallèolo s. m. [dal lat. malleŏlus, dim. di malleus «martello»; propr. «martelletto»]. – 1. In anatomia, ciascuna delle due prominenze ossee ben visibili al collo del piede, corrispondenti rispettivamente [...] alla tuberosità dell’estremità inferiore della tibia (m. interno o mediale), e a un’analoga formazione della fibula (m. esterno), più bassa e arretrata della precedente. 2. ant. Ordigno incendiario, costituito ...
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tacchino
s. m. (f. -a) [voce di origine onomatopeica, dal verso dell’animale, con suffisso dim.]. – 1. Uccello galliforme, di grande statura, della famiglia meleagridi (detto anche, regionalmente, dindio [...] in Messico, Guatemala e Honduras; entrambi hanno, come caratteristica unica fra tutti i galliformi, la testa e il collo nudi, provvisti di caruncole e escrescenze carnose che possono essere erette durante la parata nuziale; le femmine sono più ...
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modiglianesco
modiglianésco agg. (pl. m. -chi). – Caratteristico dello stile del pittore Amedeo Modigliani (1884-1920): collo, profilo m.; un nudo modiglianesco. ...
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foulard
〈fulàar〉 s. m., fr. [etimo incerto]. – 1. Tipo di stoffa indiana di seta, caratterizzata dalla fantasia dei disegni e dalla vivacità dei colori. 2. Più comunem., fazzoletto, di seta o d’altro [...] tessuto, da collo (per uomo o per donna) o da testa (per donna). 3. Nella tecnica tessile, altro nome della macchina apprettatrice (propriam., f. d’apprêt, o f. gommeur). ...
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merda
mèrda s. f. [lat. mĕrda]. – 1. volg. Sterco, escremento umano o animale. 2. In senso fig., in espressioni proprie di un certo tipo di linguaggio volg., pop. o fam.: a. Persona o cosa spregevole, [...] via d’uscita, o comunque tali da generare notevoli fastidî e disagi: essere, finire, trovarsi nella m., nella m. fino al collo; levare, togliere uno dalla merda; È per questo che New York ha tutta questa energia. Perché tutti sanno di poter finire ...
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tosa
tòsa s. m. e agg. [voce giapp., dal nome di una provincia nell’isola di Shikoku (Giappone merid.)], invar. – Razza di cani di origine giapponese, relativamente recente (fine del 19° sec.), di corporatura [...] grande e massiccia, con mascelle possenti, occhi piccoli, collo muscoloso con giogaia, pelo raso di colore rosso; selezionato originariamente come cane da combattimento è attualmente utilizzato come cane da guardia e da difesa. ...
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antiflessione
antiflessióne s. f. [comp. di anti-2 e flessione]. – Propriam., atteggiamento in flessione anteriore. In anatomia, angolo di a., angolo formato dall’asse del corpo dell’utero con l’asse [...] del collo uterino, che nei soggetti normali è aperto anteriormente. ...
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contagocce
contagócce s. m. [comp. di contare e goccia, formato sul modello del fr. compte-gouttes], invar. – Piccolo tubo di vetro o di plastica con cappuccio di gomma o di plastica elastica, e terminante [...] di un beccuccio situato sulla bottiglia, permette l’uscita a gocce del liquido contenuto; oggi più spesso è il collo stesso della bottiglietta (soprattutto in quelle di materia plastica) che, rastremandosi in forma tronco-conica o cilindrica, lascia ...
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vivere
vìvere v. intr. [lat. vīvĕre] (pass. rem. vissi [ant. vivètti o vivéi], vivésti, ecc.; fut. vivrò [ant. viverò], ecc.; condiz. vivrèi [ant. viverèi], ecc.; part. pass. vissuto [ant. visso e vivuto]; [...] v. d’arte, d’amore, d’odio, di speranza; Vissi di speme, or vivo pur di pianto (Petrarca); Voialtri pochi che drizzaste il collo Per tempo al pan de li angeli, del quale Vivesi qui ma non sen vien satollo (Dante). e. Con valore non diverso da essere ...
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Nell’Uomo e in altri Vertebrati, la parte superiore e ristretta del tronco, su cui s’articola e si muove la testa, che il c. unisce al torace.
Nell’Uomo il c. corrisponde alla regione delimitata in alto dai confini topografici della testa, in...
collo
Domenico Consoli
. Il vocabolo - che non si trova mai adoperato nella prosa - ha normalmente senso proprio e si riferisce alla figura umana, come nell'abbraccio di Virgilio a D. (Lo collo poi con le braccia mi cinse, If VIII 43), o...