cappuccino2
cappuccino2 s. m. [der. di cappuccio2]. – 1. a. Frate appartenente alla famiglia autonoma dei minori francescani, distaccatasi, per ritornare alla primitiva regola di s. Francesco, dai frati [...] del frate si alza o si abbassa a seconda che il tempo sia asciutto oppure umido. 3. a. Colombo, le cui penne del collo sono rovesciate sul capo a guisa di cappuccio. b. Nome di varie specie di uccelli della famiglia estrildidi (v. la voce). c. Nome ...
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lekythos
‹lèkitos› s. f. [traslitt. del gr. λήκυϑος] (pl. lekythoi ‹lèkitoi›). – Nome greco (talora italianizzato in lècito s. f.) di una forma di vaso per unguenti a corpo cilindroide e collo lungo [...] con orlo svasato e ansa verticale (v. fig. a p. 58) ...
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cappuccio2
cappùccio2 s. m. [der. di cappa1]. – 1. Copricapo di forma appuntita, spesso attaccato al collo del mantello o dell’abito, usato nel medioevo anche dai laici, e conservato oggi da alcuni ordini [...] e confraternite religiose; è applicato tuttora a cappotti, impermeabili, giacche a vento, per protezione del capo contro il freddo, il vento o la pioggia. 2. a. Copricapo simile al precedente, con cui ...
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capra
s. f. [lat. capra]. – 1. a. Ruminante appartenente alla famiglia bovidi, sottofamiglia caprini, il cui addomesticamento risale al periodo preistorico. Nell’uso com. il nome è riferito in partic. [...] corpo più o meno tozzo, arti forti, asciutti, coda corta, due appendici cutanee (pendenti o tettole) ai lati del collo, corna ricurve, ravvicinate alla base, mento spesso provvisto di barba, pelame bianco o pezzato di varia lunghezza; sono animali ...
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deradelfo
deradèlfo agg. e s. m. [comp. del gr. δέρη «collo» e ἀδελϕός «fratello»]. – Nel linguaggio medico, anomalia fetale doppia che presenta due corpi uniti per il tronco, con un’unica testa. ...
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mutare
v. tr. e intr. [lat. mūtare]. – È in genere sinon. di cambiare, cui corrisponde in tutti i sign. (tranne quello di «barattare, fare una operazione di cambio», che è esclusivo di cambiare); nell’uso [...] ; m. in peggio, in meglio; m. aspetto, m. viso, manifestare turbamento nell’espressione del volto: non mutò aspetto, Né mosse collo, né piegò sua costa (Dante); come che gran noia nel cuor sentisse, senza mutar viso in braccio la pose al famigliare ...
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titanosauridi
titanosàuridi s. m. pl. [lat. scient. Titanosauridae, comp. del lat. Titanus «titano» (per allusione alle dimensioni) e -saurus «-sauro»]. – In zoologia, famiglia estinta di dinosauri saurischi [...] sauropodi, vissuti nei periodi cretaceo e giurassico, prevalentemente erbivori, caratterizzati da enormi dimensioni e un grande sviluppo della coda e del collo. ...
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strappare
v. tr. [dal got. *strappōn «tendere con forza» (cfr. ted. straffen)]. – 1. a. Togliere, portare via con un movimento violento e rapido: gli strappò la pistola, il coltello di mano; mi strappò [...] alla morte, salvargli la vita. b. Portare via rompendo, lacerando: s. una pagina dal quaderno; gli strappò la catenella dal collo, il braccialetto dal polso; le strapparono di dosso le vesti (anche con la particella pron. in funzione di compl. di ...
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retroflessione
retroflessióne s. f. [comp. di retro- e flessione]. – Flessione all’indietro. 1. In ginecologia e ostetricia, anomalia di atteggiamento dell’utero, caratterizzata da modificazione del [...] rapporto tra l’asse del collo e quello del corpo dell’organo, che vengono a formare un angolo aperto indietro e in basso. 2. In fonetica, rivolgimento indietro della massa anteriore della lingua, che comporta di conseguenza il sollevamento dell’apice ...
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tarabuso
tarabuṡo (meno com. tarabùgio) s. m. [etimo incerto]. – Nome comune degli uccelli ciconiformi ardeidi del genere Botaurus, e in partic. della specie Botaurus stellaris: comune nelle paludi e [...] alto circa 75 cm, con piumaggio di color crema screziato di marrone che gli permette di mimetizzarsi perfettamente nei canneti ripariali, grazie anche alla posizione di riposo che usa assumere, tenendo il becco verticalmente con il collo allungato. ...
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Nell’Uomo e in altri Vertebrati, la parte superiore e ristretta del tronco, su cui s’articola e si muove la testa, che il c. unisce al torace.
Nell’Uomo il c. corrisponde alla regione delimitata in alto dai confini topografici della testa, in...
collo
Domenico Consoli
. Il vocabolo - che non si trova mai adoperato nella prosa - ha normalmente senso proprio e si riferisce alla figura umana, come nell'abbraccio di Virgilio a D. (Lo collo poi con le braccia mi cinse, If VIII 43), o...