baud
bàud s. m. [dal nome di J.-M.-E. Baudot (1845-1903), inventore del telegrafo scrivente che porta il suo nome]. – Unità di misura della velocità di trasmissione telegrafica, pari a un elemento di [...] codice trasmesso ogni secondo. ...
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comunicazione
comunicazióne s. f. [dal lat. communicatio -onis]. – 1. a. In senso ampio e generico, l’azione, il fatto di comunicare, cioè di trasmettere ad altro o ad altri: c. del movimento, alle parti [...] e nell’ambito della teoria dell’informazione), ogni processo consistente nello scambio di messaggi, attraverso un canale e secondo un codice, tra un sistema (animale, uomo, macchina, ecc.) e un altro della stessa natura o di natura diversa. In partic ...
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affissione
affissióne s. f. [dal lat. affixio -onis, der. di affigĕre «affiggere»]. – L’affiggere, il collocare un manifesto, un bando, un’insegna in luogo pubblico o aperto al pubblico, da parte dell’autorità [...] , cui si voglia o si debba dare pubblicità; divieto di affissione, stabilito per determinati luoghi da precise norme del codice penale. Anche, l’onore tributato a un discorso parlamentare di cui si ordina la pubblicazione in tutti gli albi comunali ...
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g, G
(gi, ant. o region. ge ‹ǧé›) s. f. o m. – Settima lettera dell’alfabeto latino, derivata, come la lettera C, dal Γ (gamma) greco. In origine, il segno C rappresentava la consonante occlusiva velare [...] annuale, dal 1994, dei ministri degli esteri e dei capi di governo degli otto paesi
più industrializzati del mondo (tra cui l’Italia). Nel codice alfabetico internazionale, la lettera g viene convenzionalmente identificata dalla parola golf. ...
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sierra
sièrra s. f. [dallo spagn. sierra, propr. «sega»]. – In Spagna e nell’America latina, catena montuosa o contrafforte dalla caratteristica linea di cresta dentellata: la Sierra Nevada, nella Spagna; [...] la Sierra Madre, nel Messico. ◆ Nel codice alfabetico internazionale, è la parola che identifica convenzionalmente la lettera s. ...
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decodificatore
decodificatóre s. m. [der. di decodificare]. – 1. Dispositivo che effettua la decodificazione di segnali e dati codificati. 2. (f. -trice) La persona che opera la decodificazione, o, in [...] senso più ampio, la persona che, nei varî processi di comunicazione (anche linguistica), è destinataria del messaggio espresso in codice. ...
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neodialettale
s. m. e f. e agg. Chi o che ripropone l’uso del dialetto, anche come forma di espressione poetica. ◆ Dice bene [Giulio] Ferroni che l’opera dei due grandi poeti in lingua del primo Ottocento [...] , Porta e Belli avessero inseguito la strada del cosmopolitismo, avrebbero dimostrato di non capire la natura del loro codice, come rischia di accadere a qualche odierno neodialettale. (Franco Brevini, Corriere della sera, 12 maggio 1999, p. 33 ...
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antibullismo
(anti-bullismo, anti bullismo), agg. Che si propone di far comprendere la gravità dei fenomeni di bullismo, contrastandone la diffusione. ◆ per tutti la parola d’ordine è «discrezione», [...] stati messi al corrente. Per il piano del questore [Giuseppe] Poma è stato scelto anche un nome in codice, naturalmente scherzoso: «operazione antibullismo». (Walter Camurati, Stampa, 18 settembre 1999, Vercelli, p. 33) • la Provincia è in allerta ...
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posteriore
posterióre agg. [dal lat. posterior -oris, compar. di postĕrus (v. postero)]. – 1. Che sta dietro, che segue o viene dopo nello spazio: la parte p. della nave; la tasca p. dei pantaloni; la [...] quella della proposizione reggente; in partic., che si riferisce a un tempo successivo, quindi più recente: narrazioni p.; anni p.; il codice è p. di un anno alla morte dell’autore; con riferimento a persona, che vive e lavora in epoca successiva: i ...
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uxorato
agg. [dal lat. tardo uxoratus, der. del lat. class. uxor -oris «moglie»]. – Ammogliato, sposato; latinismo raro, usato talora nel linguaggio eccles. con riferimento a diaconi o candidati al diaconato [...] che abbiano moglie (nel codice di diritto canonico uxoratus, che però viene comunem. tradotto «coniugato» o «sposato»). ...
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Biblioteconomia
Cenni storici
Il termine latino codex, nel suo significato originario, indicava, come liber, la parte interna del fusto degli alberi, cioè il legno; designò poi le tavolette cerate a uso di scrittura e infine il libro manoscritto...
Vedi CODICE dell'anno: 1959 - 1994
CODICE (Codex)
Red.
Come forma di libro, il c. si può definire una collezione di fogli piegati e riuniti insieme e protetti, generalmente, da una copertina. Il c. cominciò ad entrare nell'uso nel II sec....