leggere
lèggere v. tr. [lat. lĕgĕre, propr. «raccogliere», affine al gr. λέγω «raccogliere; dire»] (io lèggo, tu lèggi, ecc.; pass. rem. lèssi, leggésti, ecc.; part. pass. lètto). – 1. a. Scorrere con [...] a edizioni di opere, portare una determinata lezione: il codice laurenziano legge questo passo diversamente dal codice vaticano (in questi casi, viene riferita al codice quella che è stata l’opera dell’amanuense e il suo particolare modo di «leggere ...
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descrivere
descrìvere v. tr. [dal lat. describĕre, comp. di de- e scribĕre «scrivere»] (coniug. come scrivere). – 1. Rappresentare con parole un luogo, un oggetto, una persona, notandone gli aspetti, [...] ; registrare rendite, beni e sim. ◆ Part. pass. descritto, anche come agg.: la situazione descritta; nella critica testuale, codice descritto (traduz. dell’espressione lat., più com., codex descriptus, dove describere è usato nel sign. originario di ...
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alfanumerico
alfanumèrico agg. [comp. di alfa(betico) e numerico] (pl. m. -ci). – Nella teoria dell’informazione, codice a., codice i cui simboli siano costituiti da lettere dell’alfabeto e da cifre [...] numeriche; si dice anche di un messaggio, o di un testo che usi un codice siffatto: sono alfanumerici, per es., gli ordinarî testi a stampa. ...
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codificatore
codificatóre s. m. [der. di codificare]. – 1. (f. -trice) Chi codifica, nelle varie accezioni del verbo. 2. Nella tecnica, dispositivo che traduce automaticamente in un certo codice dati [...] e messaggi; in partic., nei calcolatori elettronici, dispositivo che traduce nel codice di macchina, per es. nel codice binario, dati alfabetici o numerici. ...
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codificazione
codificazióne s. f. [dal fr. codification, der. di codifier: v. codificare]. – 1. Il fatto, l’operazione di codificare, soprattutto come attività del potere legislativo di uno stato intesa [...] raccolti; in teoria dell’informazione e in informatica, l’operazione di esprimere messaggi, dati e istruzioni in un codice. Con queste accezioni, è frequente la forma codìfica. b. Nella terminologia militare, c. dei materiali, serie di operazioni ...
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antigrafo
antìgrafo s. m. [dal gr. ἀντίγραϕον, comp. di ἀντί «di riscontro» e tema di γράϕω «scrivere»]. – 1. Manoscritto che è copia diretta di un altro manoscritto o codice; anche con valore di agg.: [...] a., manoscritto antigrafo. 2. Con sign. opposto, il termine è usato dai filologi romanzi per indicare, in contrapp. ad apografo, il codice da cui derivano un altro o più altri codici: gli errori dei manoscritti B e C risalgono al comune antigrafo. ...
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miscellaneo
miscellàneo agg. [dal lat. tardo miscellaneus, der. di miscellus «misto»]. – Che si compone di elementi diversi; è detto quasi esclusivam. di volume, codice, pubblicazione e sim., in cui [...] sono raccolti scritti di vario argomento o di diversi autori. In codicologia si distingue il codice m., unitario come origine, epoca e composizione materiale, pur contenendo testi diversi, dal codice m. composito (v. composito). ...
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pergamenaceo
pergamenàceo agg. [der. di pergamena]. – 1. Di pergamena; soprattutto nelle espressioni manoscritto o codice p., lo stesso che manoscritto o codice membranaceo, in contrapp. a manoscritto [...] o codice cartaceo. 2. In biologia, simile a pergamena: il guscio delle uova dei rettili ha consistenza pergamenacea. ...
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suspicione
suspicióne (ant. o raro suspizióne o suspezióne) s. f. [dal lat. suspicio -onis, der. di suspicĕre «sospettare», comp. di su(b) «sotto» e specĕre «guardare»]. – Sospetto; timore, esitazione, [...] di procedura penale del 1913 (sostituita da quella di legittimo sospetto nel codice del 1930) e rimasta nell’uso, anche se il vigente codice di procedura penale prevede la rimessione del processo nei soli casi in cui la sicurezza o l’incolumità ...
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decodificare
v. tr. [comp. di de- e codificare] (io decodìfico, tu decodìfichi, ecc.). – 1. Interpretare un testo scritto in codice, traducendolo in un linguaggio chiaro: d. un messaggio cifrato; per [...] , in qualsiasi processo di comunicazione, riportare alla forma originaria informazioni precedentemente trattate. 3. In linguistica, identificare e interpretare un messaggio affidato a un codice da parte del destinatario che è a conoscenza del ...
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Biblioteconomia
Cenni storici
Il termine latino codex, nel suo significato originario, indicava, come liber, la parte interna del fusto degli alberi, cioè il legno; designò poi le tavolette cerate a uso di scrittura e infine il libro manoscritto...
Vedi CODICE dell'anno: 1959 - 1994
CODICE (Codex)
Red.
Come forma di libro, il c. si può definire una collezione di fogli piegati e riuniti insieme e protetti, generalmente, da una copertina. Il c. cominciò ad entrare nell'uso nel II sec....