violare
v. tr. [dal lat. viŏlare, affine a vis «violenza»] (io vìolo, ecc.). – 1. a. letter. Usare violenza a persone trasgredendo norme morali e di rispetto della loro integrità fisica e dignità umana: [...] e gli obblighi stessi: v. il segreto d’ufficio, il segreto epistolare; v. i patti; v. un trattato; v. la legge, il codice penale, il regolamento di disciplina, una norma morale; v. i doveri dell’ospitalità, dell’amicizia; io di te a te medesimo mi ...
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violazione
violazióne s. f. [dal lat. violatio -onis]. – L’azione di violare, il fatto di venire violato, nel sign. di profanare: v. di una tomba, di un sepolcro; di forzare un luogo chiuso, invadere [...] : v. dei patti, della promessa, della neutralità, dei diritti altrui; v. di corrispondenza, il reato commesso (art. 616 del codice penale) da chi prende cognizione del contenuto di una corrispondenza chiusa a lui non diretta; agli effetti della norma ...
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cellularista
s. m. e f. Chi usa abitualmente il telefono cellulare. ◆ «No, io non posso dirtelo adesso così ma secondo me per quell’altra cosa bisogna che chiami tu... Ciao va bene ma non parlarne con [...] che sai». Un classico esempio di invadenza frenata rispetto agli astanti (in treno, in aereo, al bar) e di nevrosi in codice, da parte del cellularista maniaco. Il quale, di regola, non eccelle in bon ton. (Nello Ajello, Repubblica, 25 ottobre 1999 ...
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manco1
manco1 agg. e avv. [lat. mancus «monco, storpio, debole»]. – 1. agg. (pl. m. -chi) a. ant. o letter. Manchevole, che manca di qualche cosa, quindi difettoso, imperfetto, o incompleto, scarso, [...] regge, già cede una schiera (Manzoni); anche, mutilo, lacunoso: portando in nota certe congetture di sostituzione dove per guasto del codice il testo è manco (Carducci). b. Sinistro, che si trova sul lato sinistro (in origine riferito alla mano, in ...
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feliciano
agg. – Relativo a personaggi di nome Felice. In partic.: 1. Suore f., le suore di s. Felice da Cantalice, pia unione fondata (1855) in Varsavia dal cappuccino B. Szimanski e organizzata in [...] terz’ordine francescano, per istruzione e opere di carità. 2. Codice f., le «leggi civili e criminali» di Carlo Felice di Savoia per la Sardegna (1827). ...
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Cet
s. m. inv. Acronimo dell’inglese Central European Time, Orario dell’Europa centrale. ◆ Naturalmente la trasmissione e la ricezione del segnale attraverso l’etere peggiorano la qualità ma permettono [...] di avere a casa un orologio regolato con l’accuratezza di circa 2 millisecondi rispetto al tempo campione originario. Il codice del DCF77 permette di ricevere, oltre al tempo CET (Central European Time, il fuso orario utilizzato nell’Europa Centrale ...
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scoperta
scopèrta (ant. o poet. o region. scovèrta) s. f. [femm. sostantivato di scoperto, part. pass. di scoprire]. – 1. Lo scoprire, l’essere scoperto. In partic.: a. Acquisizione alla conoscenza e [...] la s. della gravitazione universale; la s. di una nuova fonte energetica, di un nuovo giacimento petrolifero; la s. di un codice, di nuovi testi, di un gruppo di papiri; con sign. concr., ciò che viene acquisito alla conoscenza e all’esperienza umana ...
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vigilino
s. m. Ausiliare del traffico. ◆ La destra li chiama «vigilini», li accusa di «nascondersi» per «fregare» i cittadini che infrangono le regole del codice della strada (Eduardo Di Blasi, Unità, [...] 29 ottobre 2004, Roma, p. II) • [tit.] Preferenziali, parcheggio per furgoni / Vigili e «vigilini» multano soprattutto auto in transito: le corsie invase da camion [testo] […] Per combattere il fenomeno, ...
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cibo-Frankenstein
(cibo Frankentstein, cibo di Frankenstein), loc. s.le m. (iron. spreg.) Cibo transgenico, le cui materie prime hanno subìto un’alterazione del patrimonio genetico, mediante manipolazioni [...] cibi Frankenstein». (Gianni Riotta, Stampa, 12 luglio 2001, p. 1, Prima pagina) • Se 20 anni fa la Ue avesse adottato un «codice di buona condotta» sugli Ogm approvato due settimane fa, il mais e la soia transgenica non sarebbero diventati il cibo di ...
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ostativo
agg. [der. di ostare]. – Che costituisce ostacolo, che è d’impedimento; è termine usato esclusivam. nel linguaggio giur.: cause o., per l’applicazione dell’amnistia; errore o. (denominato nel [...] codice civile vigente errore nella dichiarazione), quello consistente in una divergenza fra la volontà e la sua dichiarazione, tale quindi da determinare l’annullabilità del contratto quando sia ritenuto essenziale e riconoscibile dall’altro ...
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Biblioteconomia
Cenni storici
Il termine latino codex, nel suo significato originario, indicava, come liber, la parte interna del fusto degli alberi, cioè il legno; designò poi le tavolette cerate a uso di scrittura e infine il libro manoscritto...
Vedi CODICE dell'anno: 1959 - 1994
CODICE (Codex)
Red.
Come forma di libro, il c. si può definire una collezione di fogli piegati e riuniti insieme e protetti, generalmente, da una copertina. Il c. cominciò ad entrare nell'uso nel II sec....