proponente
proponènte s. m. e f. e agg. [part. pres. di proporre]. – Chi, o che, propone, in alcune delle accezioni del n. 2 del verbo: il p. di un quesito, di una questione; la società p. dell’azione [...] , di un consiglio, ecc. un provvedimento, o fa comunque una proposta: il p. di un disegno di legge; l’onorevole p.; il socio p.; un nuovo codicepenale, del 1889, detto Zanardelli dal nome del guardasigilli p., abolì il reato di sciopero (Einaudi). ...
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fucilazione
fucilazióne s. f. [der. di fucilare]. – Esecuzione di una condanna a morte (o anche esecuzione sommaria) mediante una scarica di fucili: condannare alla f.; la f. di un traditore, degli ostaggi; [...] f. nella schiena, prescritta in passato dal codicepenale militare di guerra italiano per i reati infamanti (aiuto al nemico, spionaggio, ecc.), mentre per i reati non infamanti era prescritta la f. nel petto. ...
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pericolosita
pericolosità s. f. [der. di pericoloso]. – L’esser pericoloso, il fatto di comportare pericoli: la p. del traffico è molto aumentata; non dobbiamo nasconderci la p. dell’impresa, o della [...] situazione; p. sociale, la predisposizione di un individuo a commettere reati (che secondo il codicepenale costituisce il presupposto per l’applicazione delle misure di sicurezza); anche nell’uso com.: affermare, sostenere, riconoscere la p. di un ...
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apologia
apologìa s. f. [dal lat. tardo apologĭa, gr. ἀπολογία «difesa», comp. di ἀπό (per indicare allontanamento) e -λογία «-logia»]. – 1. Propr., il discorso in propria difesa che, secondo la procedura [...] a. di reato, difesa o esaltazione di fatti o comportamenti illeciti o comunque contrarî alle leggi, prevista e punita dal codicepenale. 3. Nome con cui si designavano nella liturgia antica alcune preghiere della messa, che il sacerdote recitava per ...
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supposizione
suppoṡizióne s. f. [dal lat. suppositio -onis, der. di supponĕre «supporre», part. pass. supposĭtus]. – 1. a. Il fatto di supporre, di fare congetture e ipotesi; in senso concr. e più com., [...] per nato un bambino che non è mai venuto alla luce, sia dando come nato vivo un bambino nato morto), previsto dal codicepenale come delitto contro lo stato di famiglia. b. ant. Scambio di persona, attribuzione a una data persona di uno stato di ...
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rasentare
raṡentare v. tr. [der. di rasente] (io rasènto, ecc.). – 1. Andare rasente, accostarsi nel movimento a un oggetto o a una superficie fin quasi a sfiorarli: camminava rasentando il muro della [...] modo da avvicinarsi rischiosamente a situazioni disonorevoli o comunque giudicate negativamente: r. la galera; vive rasentando il codicepenale, commettendo azioni poco oneste o occupandosi di affari torbidi; r. il sacrilegio, l’empietà, il disonore ...
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moralita
moralità s. f. [dal lat. tardo moralĭtas -atis]. – 1. Qualità, condizione di ciò che è conforme a principî morali: la m. di un’azione; m. di costumi; libro, spettacolo, film di scarsa m., persona [...] ’attuazione pratica delle leggi morali: m. pubblica, privata; delitti contro la m. pubblica e il buon costume, previsti dal codicepenale. 3. Non com., in luogo di morale, per indicare la conclusione morale, l’insegnamento pratico che può trarsi da ...
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dovere1
dovére1 s. m. [uso sostantivato del verbo]. – 1. a. Obbligo morale di fare determinate cose; più spesso, ciò che si è obbligati a fare dalla religione, dalla morale, dalle leggi, dalla ragione, [...] di ufficio, quelli imposti dall’ufficio che una persona ricopre; atti contrarî ai d. di ufficio, tutti quelli che il codicepenale prende in considerazione come possibili elementi di un reato di corruzione. b. Locuzioni: a dovere, come si deve: fare ...
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malversare
v. tr. [dal fr. malverser, che è dal lat. male versari «comportarsi male»] (io malvèrso, ecc.). – Usare in maniera illecita e a scopi illegittimi, o comunque dilapidare, il denaro che si amministra: [...] il codicepenale punisce chi malversa i beni del figlio minore o del coniuge. Con sign. più partic., anche con uso assol., compiere atti di malversazione. ...
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uso2
uṡo2 s. m. [lat. usus -us, der. di uti «usare», part. pass. usus]. – 1. a. Il fatto di usare, di servirsi di una cosa (raram. di una persona) in modi e per scopi particolari: l’u. moderato del vino [...] delle armi, da parte di un pubblico ufficiale (o di persona da lui richiesta), riconosciuto non punibile dal codicepenale in determinate circostanze, come quando vi sia la necessità di respingere una violenza, o di impedire la consumazione di ...
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Fonte del diritto penale sostanziale che contiene i principi fondamentali e le regole generali finalizzate a reprimere i fatti costituenti reato. Il c.p. vigente, detto c. Rocco dal nome del ministro della Giustizia che lo propose (r.d. 19 ott.1930...
còdice penale militare Fonte normativa contenente le tipologie di reato riferite al personale militare. Nel 1941 sono stati adottati il c.p.m. di pace (in tre libri) e il c.p.m. di guerra (in quattro libri). La materia è stata oggetto di successivi...