pubblitelex
pubblitèlex s. m. [comp. di pubbli(co)1 e telex]. – Termine con cui nella tecnica delle telecomunicazioni si qualifica la rete telegrafica pubblica (rete p.), cioè la rete i cui terminali [...] sono costituiti dai normali uffici telegrafici pubblici ...
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sinfoniale
agg. [der. di sinfonìa], letter. – Ben concertato, strutturato armonicamente, come una sinfonia; riferito, per es., a opere d’arte figurativa: mai come dinanzi alle loro ampie tele sinfoniali [...] ci appare evidente la sentenza proferita da quel Vinci a cui la Verità balenò un giorno co’ suoi mille volti segreti: «La musica non ha da essere chiamata altro che sorella della pittura» (D’Annunzio). ...
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plastificare
v. tr. [comp. di plasti(co)1 e -ficare] (io plastìfico, tu plastìfichi, ecc.). – Operare un processo di plastificazione; ricoprire una superficie di materia plastica. ◆ Part. pres. plastificante, [...] usato come agg. e s. m. (v. la voce). ◆ Part. pass. plastificato, anche come agg.: gomma plastificata, legno plastificato; copertine, tessere, carte da gioco plastificate ...
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plastigel
plastigèl s. m. [comp. di plasti(co)1 e gel]. – In chimica industriale, materiale molto viscoso ottenuto aggiungendo sostanze addensanti (silice colloidale, bentonite, palmitato di sodio, stearato [...] di alluminio, ecc.) a un plastisol: il prodotto ottenuto viene lavorato per estrusione, stampaggio, ecc. e gli oggetti ricavati (giocattoli, modelli, ecc.) sottoposti a trattamento termico a 50-200 °C ...
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plastimetro
plastìmetro s. m. [comp. di plasti(co)1 e -metro]. – Apparecchio usato per misurare la consistenza di terreni; ne è un esempio il penetrometro. ...
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plastisol
plastisòl s. m. [comp. di plasti(co)1 e sol2]. – In chimica, nome generico di dispersioni di polimeri in un plastificante liquido di natura oleosa, poco volatile, che agisce da diluente; da [...] esse, per riscaldamento e successivo raffreddamento, si ottengono masse tenere, elastiche, resilienti, utilizzate nel rivestimento di tessuti, carta, metalli, ecc., e anche come materiali da stampaggio ...
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claretto
clarétto s. m. [dal fr. clairet, der. di clair «chiaro»; cfr. chiaretto]. – Nome, ormai ant., di un vino rosso chiaro, spumante, prodotto nel mezzogiorno della Francia e in Val di Susa: avendo [...] la prima volta co’ melloni assaggiato d’un vin bianco assai generoso, invitato da lui bevvi un’altra volta d’un c. molto dilicato (T. Tasso); Benedetto Quel c., Che si spilla in Avignone (Redi). ...
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singolare
(ant. singulare) agg. e s. m. [dal lat. singularis «proprio di uno solo», der. di singŭlus «singolo»]. – 1. agg. a. ant. Che concerne una singola persona o cosa, che è proprio di un individuo [...] avrà dal re de’ Catalani Di pugna singular la prima gloria (Ariosto); Privato cavalier, non tuo campione, Verrò co’ Franchi a singolar tenzone (T. Tasso); ancora usata quest’ultima espressione in frasi scherz. come affrontarsi, battersi, scontrarsi ...
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mazzocchio
mazzòcchio s. m. [der. di mazzo1]. – 1. ant. o letter. Acconciatura femminile fatta raccogliendo i capelli in crocchia e legandola con nastri, fiocchi e altri ornamenti: colla schiena quasi [...] fascia intorno intorno la testa, e di sopra, soppannato dentro di rovescio, cuopre tutto il capo (Varchi); Tutti a nuovo in bell’arnese Co ’l m. e con la spada (Carducci). 3. In agraria, ingrossamento a forma di testa che si forma nei fusti di alberi ...
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lavoratore
lavoratóre s. m. (f. -trice, pop. -tóra) [der. di lavorare]. – 1. a. In genere, chi lavora esercitando un mestiere o una professione e sim.: i. l. manuali; i. l. intellettuali; i. l. della [...] mente (talora scherz. o iron.). Anticam. indicava per antonomasia il contadino: gli comandò che alla villa n’andasse, e quivi co’ suoi l. si dimorasse (Boccaccio). Usato assol., chi lavora con impegno, chi si applica intensamente al lavoro: è un l ...
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co-
co- [Lat. co-, per cum "con"] [LSF] Primo elemento di parole composte, nelle quali indica unione, funzione associata e simili (coassiale, cogenerazione, ecc.), oppure, come nella matematica, è abbrev. di complemento (coseno, colatitudine,...
co
Domenico Consoli
. Per " capo ", " estremità " di qualche cosa: quattro volte nella Commedia: If XX 76 Tosto che l'acqua a correr mette co, " cioè: capo; cioè come l'acqua comincia a correre " (Buti); XXI 64 Poscia passò di là dal co del...