polivinile
s. m. [comp. di poli- e vinile]. – In chimica organica, prodotto di polimerizzazione del vinile; più specificamente, denominazione dei prodotti di polimerizzazione dei composti chimici contenenti [...] il radicale vinilico: clorurodi vinile, alcole vinilico, acetato di vinile, ecc. Acetale di p., nome generico di polimeri ottenuti dall’alcole polivinilico per trattamento con un’aldeide in presenza di acido solforico come disidratante, e che più ...
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PVC
〈pivvuččì〉 s. m. – Sigla dell’ingl. Poly Vinyl Chloride con cui viene comunem. indicata la materia plastica a base diclorurodipolivinile (v. polivinile). ...
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vinilcloruro
s. m. [comp. di vinil- e cloruro]. – Composto organico di formula CH2=CHCl, gas incolore facilmente liquefattibile, di gradevole odore etereo, stabile all’aria e alla luce se puro e secco, [...] mercurico, o con altri metodi, e viene quasi esclusivamente utilizzato nella preparazione del clorurodipolivinile, nel quale polimerizza facilmente, e di copolimeri vinilici; è tossico (e ritenuto cancerogeno), e la sua lavorazione è regolata ...
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antifiamma
agg. [comp. di anti-1 e fiamma1], invar. – Nell’industria tessile, di sostanza applicata ai tessuti al fine di aumentarne la resistenza alla combustione; anche riferito al trattamento e al [...] tessuto stesso. I principali prodotti antifiamma sono sali inorganici (fosfati ammonici, silicati alcalini, ossido e ossicloruro di ammonio, stannato sodico, ecc.) e composti organici (paraffine clorurate, clorurodipolivinile, urea, ecc.). ...
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laurato
s. m. [der. di laur(ico), col suff. -ato]. – In chimica, estere e sale dell’acido laurico; alcuni esteri vengono impiegati come emulsionanti e plastificanti; dei sali, il l. di piombo e il l. [...] di stagno sono usati come stabilizzanti del clorurodipolivinile, il l. di alluminio nella impermeabilizzazione dei tessuti. ...
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(plasticene) s. m. Denominazione polemica dell’epoca che ha inizio negli anni Cinquanta del Novecento, caratterizzata dalla crescita dell’inquinamento da plastica non biodegradabile, con ripercussioni [...] il polietilene tereftalato (PET) e il clorurodipolivinile (PVC). Macroplastiche e nanoplastiche sono disseminate ovunque tanto che qualcuno supera provocatoriamente la definizione di Antropocene per ribattezzare la nostra era geologica Plasticene. ...
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antiabrasivo
antiabraṡivo agg. e s. m. [comp. di anti-1 e abrasivo]. – Tipo di ausiliario tessile che viene applicato ai tessuti al fine di aumentarne la resistenza all’usura per sfregamento; può essere [...] all’intera massa del tessuto (tramite impregnazione con aminoplasti, resine acriliche, ecc.) o soltanto sulla superficie (tramite laminazione con pellicole a base di resine poliuretaniche, polietilene, cloruro o acetato dipolivinile, ecc.). ...
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disperso
dispèrso agg. e s. m. [part. pass. di disperdere o dispergere]. – 1. a. agg. Sparso qua e là, di persone o animali che vagano in disordine, di soldati in rotta e sbandati, di popolazioni prive [...] un mezzo di diversa natura così da formare una dispersione; colorante d., colorante organico insolubile in acqua, mantenuto in dispersione finissima, usato per tingere diverse classi di resine (acetato di cellulosa, clorurodipolivinile, poliesteri ...
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polimero
polìmero agg. e s. m. [comp. di poli- e -mero; cfr. gr. πολυμερής «che ha molte parti», comp. di πολυ- «poli-» e μέρος «parte»]. – 1. agg. In biologia, di struttura animale o vegetale composta [...] materiali conduttori: tale comportamento è mostrato non soltanto da materiali compositi formati da polimeri (per es., clorurodipolivinile, poliesteri) e da nerofumo o da polveri metalliche (alluminio, acciaio inossidabile) o da fibre metalliche in ...
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nastro
s. m. [dal got. *nastilō «cinghia»]. – 1. a. Tessuto liscio o operato, di piccola altezza, comunem. di seta o di cotone, fabbricato con particolari telai e usato per guarnizioni, orlature, legature: [...] ), nei calcolatori (per le memorie dette appunto a n. magnetico), ecc., costituito da un supporto di acetato di cellulosa (o diclorurodipolivinile, ecc.) nel quale è incorporato materiale magnetizzabile; n. perforato, lo stesso e meno com. che ...
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Prodotti costituiti o contenenti, come ingrediente principale, una sostanza organica ad alto peso molecolare (➔ polimero) e che, per quanto solidi allo stato finale, durante alcuni stadi della loro fabbricazione sono abbastanza plastici per...
Sostanza formata dalla combinazione di più molecole uguali (monomeri) tra loro.
Generalità
Tipologie. Si possono avere p. formati dalla combinazione di 2, 3, 4 ecc. molecole, che prendono il nome rispettivamente di dimero, trimero, tetramero...