cliziaclìzia s. f. [dal nome della ninfa Clizia che, secondo il racconto di Ovidio, dopo essere stata abbandonata da Febo (il Sole), si consumò d’amore guardandolo, finché fu trasformata in eliotropio]. [...] – Nome con cui è talvolta chiamata dai poeti la pianta detta dagli antichi eliotropio (il girasole): In bianca vesta con purpureo lembo Si gira Clizia palidetta al sole (Poliziano). ...
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contenzione1
contenzióne1 s. f. [dal lat. contentio -onis, der. di contendĕre «contendere»], ant. o letter. – 1. Il contendere; disputa, contrasto: tu sai la c. che è tra me e mogliema circa al dare [...] marito a Clizia (Machiavelli). 2. C. d’animo, di spirito, della mente e sim., sforzo, intensa concentrazione. ...
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farnetico
farnètico agg. e s. m. [dal lat. phrenetĭcus: v. frenetico; come sost., der. di farneticare] (pl. m. -chi). – 1. agg., non com. Che farnetica (anche sostantivato): una donna f.; cominciai a [...] ). Con sign. estens.: ho pensato, per uscire una volta di questo f., che si getti per sorte di chi sia la Clizia (Machiavelli); anche frenesia, capriccio bizzarro o irrealizzabile: e noi ha lasciati nel f. d’andar cercando le pietre nere giù per ...
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Ceramista attico, attivo intorno al 570-550 a. C., pittore di vasi nell'officina di Ergotimo. Le firme dei due artisti compaiono insieme, oltre che su pezzi minori, su una tazza di Gordio (museo di Berlino) e nel vaso François (museo archeol....
(gr. Κλυτία o Κλυτίη) Nella mitologia greca, ninfa amata da Febo (il Sole), che l’abbandonò per Leucotoe. C. denunciò allora l’amore al padre di Leucotoe, che mise a morte la figlia. Ma il Sole non tornò più da C., che si consumò guardandolo...