tragicomico
tragicòmico agg. [comp. aplologico di tragico e comico] (pl. m. -ci). – Di tragicommedia, che ha carattere di tragicommedia: un componimento t., un’opera t., un soggetto tragicomico. Raro [...] t.; si è svolta allora una scena tragicomica; la vicenda di Svevo è intessuta di incidenti t., dall’insuccesso dei primi romanzi alla benevola disistima familiare, almeno per molti anni, nei confronti del suo lavoro letterario (ClaudioMagris). ...
Leggi Tutto
sproloquiare
v. intr. [der. di sproloquio] (io sprolòquio, ecc.; aus. avere). – Fare uno o più sproloqui, parlare a lungo e senza costrutto: sono due ore che sta sproloquiando, e non è ancora arrivato [...] a una conclusione; storie che ci si inventa per sproloquiare sulla vita e non lasciarsi intimidire dalla Storia (ClaudioMagris). ...
Leggi Tutto
xenofobo
xenòfobo (o senòfobo) agg. e s. m. (f. -a) [comp. di xeno- e -fobo, sul modello del fr. xénophobe]. – Che nutre odio o avversione indiscriminata verso tutti gli stranieri: popoli x.; i turchi [...] venivano identificati col nemico, ossia con gli ebrei, con una falsificazione che oggi, negli atteggiamenti x. verso i lavoratori stagionali stranieri, rischia di diventare tragicamente vera (ClaudioMagris); come sost.: è uno x., una xenofoba. ...
Leggi Tutto
topaia
topàia s. f. [der. di topo1]. – 1. Nido di topi, tana di topi. 2. fig. Stanza o abitazione ristretta, misera, squallida: abitare, vivere in una t.; una casuccia lui, e un’altra la sposa: due topaie, [...] veda (Manzoni); abitavano in tuguri o in topaie senza nome (ClaudioMagris). ...
Leggi Tutto
stereotipato
agg. [propr., part. pass. di stereotipare]. – 1. Stampato, riprodotto con il sistema della stereotipia (sinon. del più com. stereotipo, in senso proprio): ristampa stereotipata. 2. fig. [...] e, insieme, artificiale: io la guardai indagando se il sorriso che contraeva la sua faccia fosse stereotipato o se fosse nuovo del tutto (Svevo); era laconica e allusiva, rispondeva con un sorriso s. alle parole di circostanza (ClaudioMagris). ...
Leggi Tutto
digradare
v. intr. e tr. [dal lat. tardo degradare, der. di gradus -us «passo, scalino, grado»]. – 1. intr. (aus. avere) a. Scendere di un grado, scendere a un piano inferiore: Venimmo al punto dove [...] ); i fianchi del monte digradano scoscesi nel Quarnero, accesi dalle ginestre, coperti dalla salvia blu increspata dal vento (ClaudioMagris). b. fig. Scemare gradatamente d’intensità o di chiarezza, smorzarsi a poco a poco: suoni, luci, colori che ...
Leggi Tutto
rarefazione
rarefazióne s. f. [der. di rarefare]. – L’azione del rarefare, il fatto di rarefarsi; in partic., il fenomeno fisico per cui un corpo aeriforme aumenta di volume, conservando intatto il suo [...] ; r. della nebbia. In usi estens.: la r. delle visite, dei controlli; questo puro presente non esiste nel tempo, che lo annienta in ogni attimo; esso esiste fuori del tempo e cioè della vita, nella r. del ricordo o dello scrivere (ClaudioMagris). ...
Leggi Tutto
trascolorare
v. intr. [der. di colore, col pref. tras-] (io trascolóro, ecc.; aus. essere), letter. – 1. Mutare colore: Seguiano il cupo ritmo monotono Trascolorando le bionde vergini (Carducci); Trascolorò [...] ormai in una delusa rassegnazione; la sua prosa ossuta e rapida coglie in concise pennellate l’effimero t. della vita (ClaudioMagris). 2. Poco com. l’uso trans., far mutare di colore: l’emozione gli trascolorò il volto; il passar delle nubi ...
Leggi Tutto
scurrile
agg. [dal lat. scurrilis, der. di scurra «buffone»], letter. – Che ha, esprime o contiene una comicità buffonesca, sguaiata, volgare: una farsa, uno spettacolo s.; una barzelletta, una battuta [...] dicerìe Pieno il cerèbro (V. Monti); sui muri delle classi si leggono … frasi s. o dichiarazioni d’amore scritte dagli scolari d’un tempo (ClaudioMagris). ◆ Avv. scurrilménte, in modo scurrile: non c’è bisogno di esprimersi così scurrilmente! ...
Leggi Tutto
periodare
v. intr. [der. di periodo] (io perìodo, ecc.). – Costruire il periodo o i periodi, cioè le frasi; è usato quasi esclusivam. nell’infinito sostantivato, con riferimento al modo, allo stile con [...] : avere un p. sciolto, agile, vivace, o pesante, stentato, contorto, ecc.; i prosatori del Cinquecento imitavano il p., o il modo di p., del Boccaccio; quel suo p. sinuoso, frastagliato, esasperatamente ipotattico e tentacolare (ClaudioMagris). ...
Leggi Tutto
Màgris, Claudio. - Germanista e scrittore italiano (n. Trieste 1939). Ha dedicato importanti studi alla cultura della Mitteleuropa (interessandosi anche di autori italiani di confine, come B. Marin e I. Svevo) e più in generale alla crisi della...
Narrativa
Claudio Magris
di Claudio Magris
Narrativa
sommario: 1. Tramonto dell'epica e crisi del romanzo: la dissoluzione del grande stile. 2. Totalità e regressione: la cancellazione del soggetto e l'avventura delle tecniche narrative....