metodo
mètodo s. m. [dal lat. methŏdus f., gr. μέϑοδος f., «ricerca, indagine, investigazione», e anche «il modo della ricerca», comp. di μετα- che include qui l’idea del perseguire, del tener dietro, [...] termine indica un procedimento generale atto a risolvere una classe di problemi particolari (m. dei minimi quadrati, m vita, il modo con cui è regolata da ciascuno la propria vita pratica, con riguardo alla distribuzione delle varie attività nella ...
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categoria
categorìa s. f. [dal gr. κατηγορία «imputazione, predicato, attributo», der. di κατηγορέω «accusare, affermare, asserire»; lat. tardo categorĭa]. – 1. In generale, il predicato di una proposizione, [...] quel linguaggio, mantenendone la correttezza formale, pur potendone alterare il valore di verità: è il caso della classe dei nomi proprî, che possono sostituirsi in un enunciato («Carlo studia», «Pietro studia») il quale può, perciò, diventare falso ...
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operaio
operàio (ant. operàrio) s. m. (f. -a) e agg. [lat. operarius, der. di opĕra «lavoro; lavoro a giornata»]. – 1. s. m. (f. -a) a. Lavoratore subordinato che esplica mansioni prevalentemente manuali, [...] Degli operai, che è proprio o che si riferisce agli operai: la massa o., e le masse o.; la classe o., nel pensiero di questione o.; le lotte o.; movimento o., l’organizzazione della classe operaia e le lotte da essa condotte per il riconoscimento del ...
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definizione
definizióne (ant. diffinizióne) s. f. [dal lat. definitio -onis]. – 1. Determinazione, delimitazione esatta: d. di un confine; d. dei limiti di competenza di due organi amministrativi; d. [...] avevo un compagno che stava sempre chino sui libri, era proprio lo sgobbone per definizione. In partic.: a. In linguistica ente che è l’astratto comune a tutti gli elementi della classe; d. costruttiva o operativa, definizione di un ente in termini ...
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forza
fòrza s. f. [lat. tardo fŏrtia, der. di fortis «forte1»]. – 1. In generale, la qualità o la condizione d’esser forte, e insieme anche la causa che dà la possibilità d’esser forte. Con riferimento [...] f. in casa nostra. Per forza, di cosa che si faccia contro la propria volontà, perché obbligati, perché non se ne può fare a meno: ci son .: f. arruolata, la totalità degli arruolati di una classe di leva obbligatoria; f. in congedo, la totalità dei ...
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lavoratore
lavoratóre s. m. (f. -trice, pop. -tóra) [der. di lavorare]. – 1. a. In genere, chi lavora esercitando un mestiere o una professione e sim.: i. l. manuali; i. l. intellettuali; i. l. della [...] , tessili (e in generale, l. salariati; la classe dei l.; il sindacato dei lavoratori); un l., una lavoratrice a domicilio, che presta la propria opera eseguendo il lavoro in casa propria; lavoratrici domestiche (oggi assai più usate le espressioni ...
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autorita
autorità s. f. [dal lat. auctorĭtas -atis, der. di auctor -oris «autore»; propr. «legittimità»]. – 1. a. Nell’ambito giuridico e politico, la posizione di chi è investito di poteri e funzioni [...] impedire una cosa; chi ti dà l’a. di giudicarmi?; di propria a., di proprio arbitrio. Riferito a cose astratte, è spesso sinon. di validità, ., facilità nel superare una prova dimostrando maggior classe dell’avversario: i nostri tennisti hanno vinto ...
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salto1
salto1 s. m. [lat. saltus -us, der. di salire «saltare, danzare», supino saltum]. – 1. a. L’atto di saltare; insieme di movimenti mediante i quali il corpo dell’uomo, spinto dall’azione estensiva [...] gioia (e fare salti di gioia), manifestare in modo esuberante la propria contentezza; ant., prendere, pigliare un s., farlo, o prendere : che salto!; nella scuola, passaggio a una classe superiore non immediatamente successiva: fare il s., tentare ...
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lavoro
lavóro s. m. [der. di lavorare]. – 1. a. In senso lato, qualsiasi esplicazione di energia (umana, animale, meccanica) volta a un fine determinato: il l. dell’uomo, dei buoi, di un cavallo, di [...] l.); dedicarsi, consacrarsi al l., a un l.; essere attaccato al proprio l.; essere avanti, indietro, a buon punto col l., rispetto alle previsioni Per metonimia, e con valore collettivo, la classe dei lavoratori, considerati nei loro rapporti con i ...
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K-pop
(K-Pop, k-pop) s m. inv. Pop coreano, genere musicale che si afferma negli anni Novanta del Novecento nella Corea del Sud e si diffonde dapprima nei Paesi asiatici e poi nel resto del mondo, caratterizzandosi [...] Alex ha un primato che lo distingue dai suoi compagni di classe: è il primo artista italiano di K-pop, un genere musicale volontà di ripulire la propria immagine, dimostrare la propria maturità e rilanciare così la propria carriera. (Alessandro Uras, ...
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Classe, coscienza di
Iring Fetscher
Introduzione
Il concetto di coscienza di classe è stato sviluppato da Marx e dal marxismo, ma si è in seguito diffuso più ampiamente e viene oggi usato - in un senso meno preciso rispetto a quello di Marx...