morire
v. intr. [lat. *mŏrīre per il lat. class. mŏri] (pres. muòio, muòri, muòre, moriamo, morite, muòiono [pop. mòio, mòri, mòre ..., mòiono; ant. o dial. mòro ..., mòrono]; cong. pres. muòia ..., [...] diDio (fam., morir male); Quelli che muoion ne l’ira diDio Tutti convegnon qui d’ogne paese (Dante); con più sensi: morir di furbo di così si muore. b. Di cose, cessare di esistere, aver fine, uscire dall’uso, estinguersi e sim.: Muoiono le città, ...
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morto
mòrto agg. e s. m. [part. pass. di morire; lat. mŏrtuus, part. pass. di mŏri «morire»]. – 1. agg. a. Di persona o di animale, che ha cessato di vivere: lo trovarono m.; seppellire i soldati m.; [...] grazia in conseguenza del peccato: esser m. alla grazia diDio, essere in peccato mortale o dannato; E tu Di luogo, raduno di persone e sim., privo di vita e di animazione: un quartiere m.; una città m. (anche, con altro senso, dicittà in stato di ...
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delfico
dèlfico agg. [dal lat. Delphĭcus, gr. Δελϕικός] (pl. m. -ci). – Di Delfi, antica città della Grecia, nella Focide, famosa per l’oracolo e il santuario di Apollo: l’oracolo d.; la sibilla d.; [...] delfici. Nell’uso letter., riferito in partic. ad Apollo, che in Delfi aveva il suo principale centro di culto, con allusione sia al dio della profezia sia al dio ispiratore di poesia: la lieta Delfica deïtà (Dante); l’afflato d. (D’Annunzio). ...
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babele
babèle (ant. babèlle) s. f. [uso antonomastico del nome dell’antica cittàdi Babele (chiamata anche, e più comunem., Babilonia), nell’Asia Anteriore, erroneamente connesso nella Bibbia con l’ebr. [...] ’osteria! ◆ Secondo il racconto biblico (Genesi 11, 1-9), gli abitanti di Sennaar decisero di costruire una città e una torre «la cui cima raggiungesse il cielo» (cioè «altissima»); ma Dio, per punire il loro orgoglio, confuse le lingue, cioè le idee ...
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orma
órma s. f. [der. di ormare]. – 1. Segno, impronta che il piede dell’uomo o la zampa di un animale lascia sul terreno: imprimere, lasciare, stampare le proprie o. sulla sabbia; i sentieri si perdevano [...] di carrarmato di scarponi pesanti (Maurizio Maggiani); si vedevano sull’arena le o. degli zoccoli di o. di qualcuno di . di qualcuno diDio; a Dio, o. di qualcuno, imitarne di A. Somma); il suo orecchio cercava di percepire tra quei lontani brontolii di ...
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seggio
sèggio s. m. [der. del lat. sedere «star seduto»; cfr. sedia e le forme in -gg- della coniugazione di sedere]. – 1. Nell’uso letter. ant., sedia, sedile, luogo su cui si sta seduti: Gir fra le [...] si immagina che siedano in paradiso i beati, o al trono diDio: il s. dell’Altissimo, il paradiso; quello imperador che là sù regna [Dio] ... In tutte parti impera e quivi regge; Quivi è la sua città e l’alto s. (Dante). Anche, più com., il sedile ...
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signore
signóre (ant. segnóre) s. m. [lat. senior -ōris «uomo anziano, d’età tra i 45 e i 60 anni» (compar. di senex «vecchio»), già usato nel lat. tardo come titolo distintivo e onorifico]. – 1. a. [...] di una città), e quindi, in seguito, principe, sovrano: il s. di quelle terre, della città, del castello; A’ signori d’Italia, titolo di amico e signor mio (Boccaccio); anche, appellativo del dio dell’amore: Di’, signor, con che lacci da te presa Fu l ...
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marzio
màrzio agg. [dal lat. Martius, der. di Mars Martis «Marte»]. – 1. Del dio Marte (v. Marte); quasi soltanto nella locuz. storica campo m., con cui s’indicò la piazza d’armi nell’antica Roma e in [...] altre città d’Italia (anche campo di Marte). 2. letter. Marziale, bellicoso, guerresco: il marzio carme (V. Monti); ne la marzia Todi (Carducci; anche con allusione al culto di Marte in quella città). ...
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sodomia
sodomìa (ant. soddomìa) s. f. [dal lat. mediev. sodomia, e questo dal nome dell’antica cittàdi Sòdoma (ebr. Sĕdōm, gr. Σόδομα, lat. Sodŏma) della Palestina che, secondo la tradizione biblica, [...] Dio distrusse perché vi si praticava questo vizio]. – Termine che indica, nell’uso corrente, rapporti omosessuali tra individui di sesso maschile, mentre più propriam. indica ogni forma di rapporto sessuale per via anale, per cui si distingue una s. ...
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liberare
v. tr. [dal lat. liberare, der. di liber «libero»] (io lìbero, ecc.). – 1. a. Rendere libero, restituire alla libertà: l. gli schiavi, l. un prigioniero; determinando: l. il paese dai nemici; [...] città dal contagio; l. un paese dalla fame; l. da una malattia, da una condanna, da fastidî, dai debiti, ecc.; in due modi si può l. uno dal male, o con cavarnelo quando v’è egli caduto, o con preservarnelo (Segneri); Dio propria zona di porta durante ...
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Citta di Dio, La
Città di Dio
, La (De civitate Dei) Opera, in 22 libri, di Agostino di Ippona, composta fra il 413 e il 426, in cui la storia dell’umanità è ripercorsa alla luce della polarità fra «città terrena», segnata dal peccato, e...
Sociologo e scrittore italiano (Sesana, Trieste, 1924 - Partinico, Palermo, 1997), studiò architettura, mostrando anche interesse per la musica e la poesia. Dopo una prima esperienza di educatore e sociologo a Nomadelfia (1950-52) con don Z....