ginevrino
agg. e s. m. – 1. agg. Della città o del cantone svizzero di Ginevra, appartenente o relativo a Ginevra (fr. Genève, ted. Genf); in partic., scuola g., la scuola linguistica che fa capo al [...] fonda essenzialmente sulla distinzione fra linguistica diacronica (o storica) e sincronica (o descrittiva). 2. s. m. a. (f. -a) Abitante o nativo della città di Ginevra. b. Per antonomasia, il G., il filosofo J.-J. Rousseau (nato a Ginevra nel 1712). ...
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cadere
cadére v. intr. [lat. cadĕre, con mutamento di coniugazione] (pass. rem. caddi, cadésti, ecc.; fut. cadrò, ecc.; condiz. cadrèi, ecc.; nell’uso ant. e letter., si ha in alcune forme il tema cagg-: [...] tetto, dalla scala, da cavallo; c. in acqua; c. a capo in giù, a gambe all’aria; di oggetti: la tazza gli cadde perdere ogni potere politico; di città, fortezza, e sim., capitolare . diverso: la cesura cade a metà del piede); o rivolgersi, per lo più ...
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padovano
agg. e s. m. – 1. agg. a. Di Pàdova, cittàdel Veneto: il dialetto p. (o, come s. m., il padovano), il dialetto veneto parlato a Padova. b. Razza p., razza italiana di polli, con abbondante [...] ciuffo sul capo, mantello argentato, dorato, marrone chiaro, bianco; anche, varietà pregiata di pecore della razza bergamasca allevata nella provincia di Padova. 2. s. m. (f. -a) Abitante, originario o nativo di Padova. Nel solo masch. (e di solito ...
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barbonismo domestico
loc. s.le m. Forma di esclusione e isolamento sociale che caratterizza l’esistenza di chi vive da barbone dentro la propria abitazione. ♦ Già, perché i "nuovi poveri", così li chiamano [...] sono in minoranza. «Tra di loro - racconta F., il volontario-capo della struttura - c' è anche chi ha un lavoro ma, a si pensi, soprattutto nella nostra città: Cotrad, una delle cooperative sociali che si occupa del fenomeno, ha contato su Roma ...
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taglia1
tàglia1 s. f. [dal fr. (ant.) taille, der. di tailler «tagliare»]. – 1. ant. L’azione e l’operazione di tagliare, il fatto di venire tagliato, e il taglio stesso. 2. estens. a. Sinon. di tacca [...] popolo o sulle città vinte, o fissato come prezzo del riscatto di un paese. d. Prezzo del riscatto richiesto dai mettere una t. sulla testa (o sul capo) di un assassino; raddoppiare la t.; avere addosso (o sul capo) una grossa t.; servitori, la cui ...
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pontefice
pontéfice s. m. [dal lat. pontĭfex -fĭcis, che tradizionalmente si ritiene comp. di pons pontis «ponte» e tema di facĕre «fare»: inizialmente il termine designava forse colui che curava la [...] compito di conservare le tradizioni religiose e giuridiche della città, di controllare il culto pubblico e privato, di compilare l’elenco dei magistrati e il calendario. P. massimo, il capodel collegio dei pontefici (titolo assunto, a partire dal 12 ...
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zoccolo1
zòccolo1 s. m. [lat. sŏccŭlus, dim. di soccus: v. socco]. – 1. a. Calzatura chiusa nella parte anteriore, costituita da un unico pezzo scavato nel legno, usata tradizionalmente in alcune regioni [...] un tempo si dava al piede delle mura di una città fortificata per maggiore solidità. Per analogia, la parte che porta le prese alle quali fanno capo i reofori del circuito, e in cui vanno a impegnarsi le spine del tubo. 5. Con uso fig. sviluppatosi ...
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campo
s. m. [lat. campus «campagna, pianura» poi «campo di esercitazioni, campo di battaglia»]. – Termine che ha assunto (per evoluzione dai sign. principali che già aveva nella lingua d’origine) notevole [...] si chiamano c. gli spazî, più larghi dei campielli, cui fanno capo una o più calli; a Siena, piazza del Campo (propr., piazza Il Campo, o assol. Il Campo), la piazza principale della città, dove si disputa il palio; a Roma, Campo de’ Fiori, piazza ...
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gonfaloniere
gonfalonière (ant. confalonière e gonfalonièro) s. m. [der. di gonfalone]. – Propr., nell’uso ant., chi portava il gonfalone, cioè l’insegna, il vessillo di una milizia, di una corporazione, [...] , soprattutto nelle città toscane: g. di giustizia, istituito a Firenze nel 1289 come capitano di mille armati posti a difesa dei magistrati del popolo contro i magnati, e poi, con gli «Ordinamenti di Giustizia», messo a capodel collegio dei priori ...
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andare1
andare1 v. intr. [etimo incerto; nella coniugazione, il tema and- si alterna in alcune forme con il tema vad- del lat. vadĕre «andare»] (pres. indic. vado [tosc. o letter. vo, radd. sint.], vai, [...] casa, o anche, region., recarsi in altra città). A. su, salire (di prezzi e cercare in ogni modo di venirne a capo; a. in fondo, sino in come va?, domandando notizie della salute, della vita, del lavoro; com’è andata?, volendo sapere l’andamento o ...
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Città del Capo (ingl. Cape Town; nederland. Kaapstad) Città della Repubblica Sudafricana (4.430.367 ab. nel 2017 considerando l’intera agglomerazione urbana), capitale legislativa del paese e capoluogo della provincia del Capo Occidentale. È...
Scrittrice sudafricana di lingua inglese (Wittebergen, Basutoland, 1855 - Città del Capo 1920). Figlia di un missionario metodista tedesco, lavorò fin da giovanissima, facendo studî irregolari e maturando una libertà di pensiero che la portò...