suino2
süino2 s. m. [uso sostantivato dell’agg. prec.]. – 1. Animale appartenente alla famiglia suidi, in partic. il porco o maiale domestico: un allevamento di suini; carne di suino. Anche, in usi scherz. [...] . Suinae) è chiamata l’intera sottofamiglia di mammiferi suidi, della quale fa parte la specie Sus scrofa, nota come cinghiale allo stato selvatico e come maiale allo stato domestico. Nell’uso com. è sinon. di maiale, soprattutto con riguardo all ...
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porchereccio
porcheréccio agg. e s. m. [der. di porco; per il sign. 1, cfr. lat. mediev. porcaricius], ant. – 1. agg. (pl. f. -ce) Relativo a porci, o anche a cinghiali; è usato spec. nell’espressione [...] spiedo p., quello impiegato per la caccia al cinghiale: Con archi e spiedi p. in mano (Tassoni). 2. s. m. Situazione equivoca, immorale, disonesta: forse era meglio non entrare in questo p. e rifiutare addirittura il danaro (Guerrazzi). ...
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adone
adóne (o Adone) s. m. – Giovane di grande bellezza, nel volto e nelle forme del corpo; per lo più in frasi negative o di tono iron., anche nel sign. di bellimbusto: essere, parere un a.; si crede [...] -ĭdis; gr.῎ Αδων o῎ Αδωνις), divinità greca di origine semitica, che, per la sua straordinaria bellezza, fu oggetto di contesa tra Afrodite e Persefone; dopo aver preferito la prima, fu ucciso da un cinghiale suscitatogli contro dal geloso Ares. ...
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portafoglio
portafòglio (nel sign. 1 anche portafògli) s. m. [comp. di portare e foglio, sul modello del fr. portefeuille]. – 1. Custodia di pelle, o di pelle e tessuto, o di materiale sintetico, di [...] cui si ripongono banconote, documenti personali, carte di credito, tessere, biglietti da visita e sim.: un p. di coccodrillo, di cinghiale, di tela plastificata; tirare fuori il p.; sull’autobus mi hanno rubato il p.; avere il p. gonfio, pieno, ben ...
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prosciutto
s. m. [der. di asciutto, con sostituzione di prefisso]. – 1. Coscia di maiale salata e fatta prosciugare in ambienti adatti per la conservazione (il nome si usa anche per la spalla del maiale [...] preparata in varî modi, intera o a pezzi (p. brasato, p. al marsala, ecc.). Per estens., si parla di p. di cinghiale, di p. di capriolo per le cosce dei rispettivi animali trattate in modo analogo al prosciutto di maiale. Nella fraseologia il termine ...
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soprannome
soprannóme (ant. sopranóme) s. m. [comp. di sopra- e nome; cfr. il lat. mediev. supernomen]. – 1. ant. Nome che, per distinguere meglio una persona, viene dalla persona stessa o da altri aggiunto [...] risalgono i cognomina latini (per es., Cicero «quello dal cece», Naso «nasuto», Flaccus «dalle orecchie flaccide», Verres «cinghiale», ecc.), e soprannomi in origine sono gran parte dei nostri cognomi (per es., Borboni, Nasini, Fabbri, Bevilacqua ...
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marinare
v. tr. [der. di marino1]. – 1. a. Preparare pesci o carni destinati alla conservazione (soprattutto per i pesci) o alla cottura, tenendoli immersi più o meno a lungo in un bagno di aceto o vino [...] bagno di vino o di aceto aromatizzati (anche mettere, tenere in marinata), per togliere loro l’odore di selvatico (cinghiale, montone, selvaggina in genere) o di fango (anguilla, carpa) e per farle meglio frollare. ◆ Part. pass. marinato, anche come ...
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usta
s. f. [voce settentr.]. – Odore caratteristico che viene lasciato da un animale selvatico nei luoghi per dove è passato da poco: l’u. del cinghiale, della volpe; il cane sta seguendo l’u. della [...] lepre; vagabondi affamati ... attirati dal fumo come segugi dall’usta (P. Levi) ...
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cinghiare1
cinghiare1 (e cinghiaro) s. m. – Variante ant. di cinghiale: prenderai quel cuor di cinghiare e fa che tu ne facci una vivandetta la migliore e la più dilettevole a mangiar che tu sai (Boccaccio); [...] venne co ’l capriolo compartito in due piatti alquanto di cinghiaro (T. Tasso) ...
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Genere (Sus) di Mammiferi Artiodattili Suidi. Il rappresentante tipico è Sus scrofa (v. fig.), animale tarchiato con testa lunga e stretta, orecchi eretti, pelame brizzolato di varie tonalità castane e nere. Lungo 90-180 cm. Si muove velocemente...
CINGHIALE, Pittore del (Ebermaler)
L. Banti
Ceramografo corinzio che ha dipinto un arỳballos e un cratere, databili al periodo 620-590 a. C. Il nome dato dal Benson, deriva dal cinghiale dipinto su ambedue i vasi. Due altri vasi sono vicini...