antisnobismo
s. m. Rifiuto di atteggiamenti snobistici. ◆ L’umiliazione che suscita, oggi, vedere nei reality show povere persone che si rinfacciano urlando poveri peccati d’amore, o si assestano il [...] ha sempre difeso i talenti della produzione di serie B? «Non esiste un cinema di serie A o Z, per me non esistono assolutamente bandiere e nazionalismi nel cinema, sono fautore di ogni commistione, a cominciare da quella futura che mi auguro ...
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antonionismo
s. m. Lo stile, le tematiche, o gli elementi caratteristici del regista Michelangelo Antonioni (1912-2007). ◆ Per [Morando] Morandini era un film sulla possibilità di comunicazione tra gli [...] stessi inventata da Mark Peploe non ha bisogno di calcare la mano sulle simbologie e le frasi celebri, e il cinema parla da solo. (Irene Bignardi, Repubblica, 1° agosto 2007, p. 16).
Derivato dal nome proprio (Michelangelo) Antonioni con l’aggiunta ...
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tempo
tèmpo s. m. [lat. tĕmpus -pŏris, voce d’incerta origine, che aveva solo il sign. cronologico, mentre quello atmosferico (cfr. al n. 8) era significato da tempestas -atis]. – 1. L’intuizione e la [...] lo più sostituito quella tradizionale in atti): commedia in due t. e sette quadri; film in due t.; una volta, al cinema, si poteva entrare anche all’inizio del secondo tempo. c. Ciascuno dei movimenti di cui è formata un’azione complessa: passo di ...
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vampirismo
s. m. [der. di vampiro]. – 1. Nelle tradizioni popolari, nella letteratura, nel cinema, l’essere un vampiro, il comportarsi da vampiro: storie, racconti di v.; la fortuna del v. nel cinema [...] dell’orrore, nella narrativa nera. 2. In psichiatria, perversione psicopatologica, legata a profondi disturbi della sessualità, che spinge il soggetto a un periodico e compulsivo bisogno di bere sangue ...
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parlato1
parlato1 agg. e s. m. [part. pass. del v. parlare]. – 1. agg. a. Che è parlato, che appartiene all’espressione orale; solo nelle espressioni la lingua p., il linguaggio p. (spesso sostantivato, [...] alla sintassi, al lessico) come si presenta nell’uso vivo e quotidiano, in contrapp. alla lingua scritta e letteraria. b. Cinema p., film p., quello corredato della colonna sonora che registra e riproduce durante la proiezione le parole, la musica, i ...
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baby-prostituta
(baby prostituta), loc. s.le f. Adolescente che si prostituisce, che viene indotta a prostituirsi. ◆ [tit.] Soldati con baby prostitute: [Antonino] Intelisano apre un’inchiesta [testo] [...] Shields, Candice Bergen, compagna di vita fino alla fine, Juliette Binoche, femme fatale nel melò noir «Il danno». [...] La retrospettiva del Museo del Cinema che comincia il 12 febbraio al Massimo - alla fine del grande, emozionante viaggio nel ...
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nouvelle vague
〈nuvèl vaġ〉 locuz. f., fr. (propr. «nuova ondata»), usata in ital. come s. f. (solo al sing.). – Denominazione assunta tra gli anni Cinquanta e Sessanta del Novecento da un gruppo di giovani [...] , Truffaut, ecc.) che intendevano rinnovare l’arte cinematografica attraverso l’indipendenza dalla produzione industriale e la ricerca di un cinema d’autore, basato su nuove tecniche di ripresa e montaggio e su nuovi temi (il disagio giovanile, la ...
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biofilmografico
(bio-filmografico), agg. Relativo alla biografia di un regista e ai film da lui realizzati. ◆ Il cinema di Luigi Magni, recita la piccola scheda biofilmografica che accompagna il suo [...] , Mattino, 3 novembre 2007, p. 23, Spettacoli).
Derivato dal s. f. biofilmografia con l’aggiunta del suffisso -ico.
Già attestato nella Repubblica del 26 agosto 1997, p. 32, Venezia Cinema (Maria Pia Fusco), nella variante grafica bio-filmografico. ...
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lirismo
s. m. [der. di lirico]. – 1. Carattere dell’espressione in genere, e spec. dell’espressione artistica (poesia, prosa, pittura, musica, cinema, ecc.), in cui predomina il valore lirico, inteso [...] : una poesia piena di l.; un quadro di intenso l.; una musica pervasa da un delicato l.; il l. del cinema felliniano. Con accezione più partic., tendenza, caratteristica della letteratura moderna, a dare forma lirica a composizioni in prosa, anche di ...
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scrauso
agg. (fam.) Brutto, di aspetto sgradevole; di qualità scarsa, scadente, fuori moda. ♦ La vita quotidiana durante il fascismo. Lunedì 28, mattino, università di Roma, aula due della facoltà di [...] ci sono frasi del tipo «Questa è robba scrausa» in riferimento alla droga di pessima qualità. Ecco, per noi il cinema di Claudio [Caligari, ndr] fu una scoperta straordinaria, Amore tossico l’ho visto in quegli anni. [Francesca Serafini] (Leonardo ...
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In Italia, al cinema è riconosciuto un rilevante interesse generale soprattutto in considerazione della sua importanza economica e industriale. L’intervento pubblico nel cinema, iniziato già durante il ventennio fascista, fu sviluppato nel secondo...
Il complesso delle attività artistiche, tecniche, industriali che concorrono alla realizzazione di spettacoli cinematografici (film) e anche l’insieme di questi, come opera complessiva, in quanto concreta espressione d’arte nel campo della fantasia...