malabarico
malabàrico agg. (pl. m. -ci). – Del Malabàr, regione costiera dell’India, nel Deccan sud-occidentale: costumi m., imbarcazioni m.; lingua m. (o, come s. m., il malabarico), denominazione imprecisa [...] nuziali, modi di designare Dio, distintivi di casta, ecc.) adottate dal sec. 17° in India (come anche in Cina, nei cosiddetti riti cinesi) dai missionarî gesuiti allo scopo di facilitare la penetrazione missionaria, ma avversate da missionarî di ...
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sassolino3
sassolino3 s. m. [der. del nome di Sassuolo, città in prov. di Modena]. – Nome di un liquore tipico di Sassuolo, ottenuto dalla macerazione dell’anice stellato (proveniente dalla Cina) tenuto [...] in infusione idroalcolica a freddo per un periodo di circa un mese e quindi distillato; ha sapore piuttosto secco (ciò che lo differenzia dalla più nota anisetta) e gradazione di 42° ...
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nefelio
nefèlio s. m. [der. del gr. νεϕέλη «nebbia», per i frutti coperti di cera]. – 1. Albero della Cina (lat. scient. Litchi chinensis, sinon. Nephelium litchi), appartenente alla famiglia sapindacee, [...] coltivato nelle regioni calde per l’arillo dei semi (chiamato litchi), che è commestibile; dai semi si ricava un olio, usato in Oriente anche come medicinale. 2. In oculistica, sinon. meno com. di nubecola ...
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bunder
‹bḁ′ndë› s. ingl. [adattam. dell’indost. bandar] (pl. bunders ‹bḁ′ndë∫›), usato in ital. al masch. – Scimmia della famiglia cercopitecidi (lat. scient. Macaca mulatta), diffusa dall’India alla [...] Cina. ...
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bungaro
bùngaro s. m. [lat. scient. Bungarus, da una voce dravidica, che significa propr. «dorato»]. – Genere di serpenti elapidi dell’India orient., della Cina merid. e di qualche isola della Sonda; [...] può oltrepassare un metro di lunghezza, ed è assai pericoloso. Specie tipica, il pama (Bungarus fasciatus), a fasce gialle e nere, velenosissimo ...
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te1
tè1 (meno com. the o thè) s. m. [dal fr. thé, che è dal cinese (dialetto di Amoy) t’e (forse attrav. il malese)]. – 1. a. Pianta asiatica delle teacee (Camellia sinensis, sinon. Thea sinensis), con [...] coriacee, dentate, e fiori grandi, bianchi, che odorano di gelsomino; la pianta è coltivata da tempi remoti in India, Cina e Giappone, in parecchie varietà e razze colturali: la coltivazione, la produzione del tè. b. Le foglie essiccate della pianta ...
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tea
tèa agg. f. – È propriam. il sost. ingl. tea 〈tìi〉 «tè», ma adoperato con pronuncia ital. e come agg. (invar.) nella denominazione di una rosa (lat. scient. Rosa odorata, sinon. Rosa indica odorata [...] o Rosa thea), di origine cinese e che si ritiene sia oggi scomparsa; attualmente è il nome di numerosi ibridi ottenuti in quasi 200 anni partendo dalle prime rose tea introdotte in Europa dalla Cina all’inizio del sec. 19°. ...
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mandarinismo
s. m. [der. di mandarino1], non com. – Comportamento da mandarino; il pretendere una posizione di privilegio come quella che i mandarini avevano in Cina. ...
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mandarino1
mandarino1 s. m. e agg. [dal port. mandarim, alteraz. del malese mantri, a sua volta dal sanscr. mantrin- «consigliere»]. – 1. s. m. a. Termine usato un tempo dagli stranieri per designare [...] i privilegi più esclusivi della sua carica. 2. agg. Lingua mandarina, espressione con cui era indicato il principale dialetto della Cina, parlato a Pechino e in gran parte del paese; durante l’Impero fu lingua burocratica e letteraria, usata dalla ...
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mandarino2
mandarino2 s. m. [prob. dalla voce prec., per allusione al colore giallo oro e alla provenienza dall’Oriente]. – 1. Pianta arbustiva delle rutacee (Citrus deliciosa), proveniente per alcune [...] specie dalla Cina, dalla Cocincina e dalle isole della Sonda, per altre forse dalle isole Mascarene nell’Oceano Indiano, introdotta in Europa nella prima metà del sec. 19° e oggi largamente coltivata nella regione mediterranea per i suoi frutti o, in ...
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Stato dell’Asia centrale e orientale. Il nome proviene dal portoghese China, che i primi esploratori portoghesi appresero dagli Indiani o dai Malesi, e con ogni probabilità deriva da quello della dinastia cinese Qin (221-206 a.C.) sotto il cui...