basso2
basso2 s. m. [uso sostantivato dell’agg.]. – 1. a. Parte bassa: tra la cima e ’l basso Si movien lumi (Dante); il b. della figura, della statua, del quadro; guardare qualcuno dall’alto in b., [...] con ostentata e sprezzante alterigia. b. Luogo basso, spec. nelle locuz. avv. a b. (v. abbasso), in b., da b., nelle parti inferiori (se detto di casa, al pianterreno); fig.: essere in b., in condizione ...
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indicazione
indicazióne s. f. [dal lat. indicatio -onis]. – 1. a. Atto dell’indicare; più spesso concr., i cenni, i segni, le parole, o la scritta, il cartello con cui si indica: seguire, fornire un’i.; [...] i. inesatte e abbiamo perso la strada; l’i. della pagina è sbagliata; per trovare l’ufficio adatto, leggi le i. in cima al corridoio. Anche riferito a strumenti di misura: il tachimetro dà l’i. della velocità; dirigersi secondo le i. della bussola. b ...
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cimato
agg. [der. di cima]. – In araldica, attributo dello scudo al quale sono sovrapposti elmi, corone, cappelli, tocchi; delle figure sulle quali è posta un’altra figura; del cervo cornato di smalto [...] diverso ...
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fino2
fino2 prep. e avv. [lat. fīne, abl. di fīnis (v. fine2) col sign. di «fino a»]. – 1. Come prep., indica il limite, il termine di spazio o di tempo al quale si giunge o dal quale si parte; si usa [...] d’allora; fin dal prossimo mese; fin da quando ci siamo conosciuti. Riguardo allo spazio: fin dove?; fin qui; fin là; fino in cima; fino in fondo; fino al Brennero; fino a un metro d’altezza; averne fin sopra i capelli; e come moto da luogo: frutti ...
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cimatura
s. f. [der. di cimare]. – 1. L’operazione di cimare. In partic.: a. Taglio o strappamento della parte superiore di una pianta per limitarne lo sviluppo in altezza o per concentrarne i succhi [...] , la peluria che si taglia dal panno cimandolo e sim. 3. Difetto di alberi e piante che si presentano privi di cima, terminanti a biforcazione e talvolta a candelabro, per essere stati danneggiati da animali o per effetto di potatura irrazionale. 4 ...
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cimiero
cimièro (meno com. cimière) s. m. [dal fr. cimier, der. di cime «cima»]. – 1. a. Ornamento che i guerrieri portavano sopra l’elmo, e che rappresentava la loro insegna: porta una fenice per cimiere [...] (Pulci). Il termine è stato usato anche per designare il pennacchio che sovrastava alcune specie di elmetti. b. estens., poet. Elmo: Han carca la fronte de’ pesti c. (Manzoni). c. scherz. Cappello, copricapo. ...
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cimobotrio
cimobòtrio s. m. [comp. del lat. cyma (v. cima) e di -botrio (v. botrio-2]. – In botanica, infiorescenza mista, nella quale infiorescenze cimose sono ordinate secondo il tipo botritico. ...
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fune
s. f. [lat. fūnis]. – 1. Corpo flessibile, di forma cilindrica estesa in lunghezza, costituito da un insieme di fili di determinata forma e materiale, variamente avvolti o intrecciati fra loro in [...] del pozzo, delle campane; legare con una f., ecc.); nel linguaggio marin., sono più usati i sinon. cavo o cima. Nella tecnica, si distinguono varî tipi, in base alle caratteristiche di costruzione (elementi costitutivi, avvolgimento, ecc.): tra i più ...
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cimolo
cìmolo s. m. [der. di cima; cfr. il lat. tardo cymŭla «cimetta»]. – La parte più tenera delle piante commestibili, dei cespi d’insalata, del broccolo, del carciofo, e sim. ...
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stagliare
v. tr. [der. di tagliare, col pref. s- (nel sign. 5)] (io stàglio, ecc.). – 1. a. Tagliare grossolanamente, irregolarmente, oppure secondo una linea non diritta ma a sporgenze e rientranze, [...] (Pascoli). Non com. e letter. in questo sign. con uso trans.: l’oro del sole incendiava e stagliava gli alberelli in cima alla montagna (Pavese). 2. a. Regolare un conto, una partita di dare e avere, segnando delle tacche uguali su due legni, come ...
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In botanica, c. di un albero o di un ramo è la parte terminale del fusto o del ramo, cui si attribuisce funzione di equilibrio riguardo all’assorbimento e alla distribuzione della linfa ( funzione di c.).
Ramificazione a c. Tipo di ramificazione...
cima
. Compare solo in poesia, con 25 occorrenze, di cui 2 nelle Rime, le altre nella Commedia.
Col valore di " sommità di una pianta " in diversi esempi, con uso proprio e metaforico: in Pd XIII 135 si ha il prun che rigido e feroce nell'inverno...