culmine
cùlmine s. m. [dal lat. culmen -mĭnis; cfr. colmo2]. – 1. a. Cima, sommità: il c. di una montagna. b. fig. Il punto o il livello più elevato, il sommo grado, il momento di maggiore intensità: [...] essere al c. della gloria, della celebrità; ma in altre frasi, di tono più fam., è meno com. dell’allotropo colmo: questo è proprio il c. dell’impudenza (o della malvagità, dell’ipocrisia); a quell’inaspettata ...
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eminenza
eminènza s. f. [dal lat. eminentia]. – 1. a. L’essere eminente, il sovrastare per altezza: l’e. del luogo, della torre; l’e. di una cima. b. Luogo elevato, parte sovrastante: eminenze e cavità, [...] delle quali ne è numero grandissimo nella faccia lunare (Galilei); presso l’altare, da una e. la Vergine sovrastava alla turba dei fedeli (D’Annunzio). c. In anatomia, nome comune a numerose sporgenze ...
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spizzettare
v. tr. [der. di pizzo «cima, punta», col pref. s- (nel sign. 5)] (io spizzétto, ecc.), region. – Tagliare a piccole punte fitte l’orlo di una stoffa o i bordi di una cucitura per impedirne [...] lo sfilacciamento ...
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sublimare
(ant. soblimare) v. tr. [dal lat. tardo sublimare, der. di sublimis «sublime»; il sign. chimico viene dal lat. mediev. degli alchimisti]. – 1. a. ant. o raro. Elevare, innalzare a grandi onori, [...] ’immaginazione e col sentimento (I. Nievo). e. letter. ant. Sollevare da terra, far rialzare: Come la fronda che flette la cima Nel transito del vento, e poi si leva Per la propria virtù che la soblima (Dante). Nell’intr. pron., sublimarsi, ergersi ...
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sublime
(ant. sublimo) agg. [dal lat. sublimis (con la variante sublimus), comp. di sub «sotto» e limen «soglia»: propr. «che giunge fin sotto la soglia più alta»]. – 1. letter. Altissimo, più elevato [...] di ogni altro: un ampio, antico, augusto Di più di cento colonnati estrutto In cima a la città sublime albergo (Caro); le matrone, Che da’ s. cocchi alto disdegnano Volgere il guardo a la pedestre turba (Parini); le Grazie amano l’ombra Del sublime ...
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bambola
bàmbola s. f. [voce onomatopeica infantile, dalla stessa radice di bambino]. – 1. a. Fantoccio di legno, di cartapesta, di celluloide, di materia plastica o d’altro, che rappresenta una bambina, [...] : senti, bambola!; o per esprimere ammirazione: che bambola! 2. Attrezzo usato dai legatori, in forma di tampone rotondo di tela in cima a un corto manico; serve a spalmare d’olio di lino i cuoi da indorare. 3. ant. Il vetro dello specchio. 4 ...
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distanza
s. f. [dal lat. distantia, der. di distare «distare»]. – 1. La lunghezza del tratto di linea retta (nell’ordinario spazio euclideo, altrimenti del tratto di geodetica) che congiunge due punti [...] una montagna, bruna Per la d. (Dante); in distanza, come locuz. avv., lontano: si vedeva, in d., la cima del campanile. Nell’attività didattica, la locuz. a distanza viene usata per qualificare funzioni svolte utilizzando reti di comunicazione ...
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raffio
ràffio s. m. [dal ted. ant. rafel]. – Arnese di ferro terminante a uncino o con una serie di uncini che, fissato o assicurato in cima a un’asta di metallo o di legno, serve generalmente ad afferrare; [...] nella forma di asta a uncino, o a più uncini (chiamato più spesso, in questo caso, rampino), si adopera in marina per afferrare un oggetto o fare presa su di esso (per es., per recuperare un cavo, agguantarsi ...
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collo1
còllo1 s. m. [lat. cŏllum]. – 1. a. Nell’uomo e in altri vertebrati, la parte superiore, ristretta, del tronco, su cui s’articola la testa, e che racchiude organi importantissimi ed essenziali [...] sia valicabile; in questa accezione, è oggi più com. la variante colle (v. colle2) e la forma tronca còl. Con il sign. di cima, o di colle in genere, e in quello di sommo d’un argine (per cui può essere considerato anche un metaplasmo di colle) è ...
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i2
i2 (o i’) avv. – Troncamento poet. ant. di ivi: Li occhi nostri n’andar suso a la cima Per due fiammette che i vedemmo porre (Dante). ...
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In botanica, c. di un albero o di un ramo è la parte terminale del fusto o del ramo, cui si attribuisce funzione di equilibrio riguardo all’assorbimento e alla distribuzione della linfa ( funzione di c.).
Ramificazione a c. Tipo di ramificazione...
cima
. Compare solo in poesia, con 25 occorrenze, di cui 2 nelle Rime, le altre nella Commedia.
Col valore di " sommità di una pianta " in diversi esempi, con uso proprio e metaforico: in Pd XIII 135 si ha il prun che rigido e feroce nell'inverno...