slucciolamento
slucciolaménto s. m. [der. di lucciola, col pref. s- (nel sign. 5)], letter. raro. – Luccichìo intermittente, simile a quello delle lucciole: il rosso fanale che è qui innanzi a me in [...] cima al molo ... gira a tondo, uno due e tre e gitta ogni tanto, attorno, il suo s., rossigno (Boine). ...
Leggi Tutto
scorpioide
scorpiòide agg. [comp. del lat. scorpio «scorpione» e di -oide]. – Propriam., simile allo scorpione. In botanica, cima unipara scorpioide, la ramificazione o l’infiorescenza cimosa in cui [...] la successione dei rami si svolge sempre dalla stessa parte, in modo da assumere un aspetto a spirale che ricorda la forma della coda di uno scorpione ...
Leggi Tutto
verrucano
s. m. [der. del nome della Verruca, cima secondaria del Monte Pisano]. – 1. a. Roccia sedimentaria, del tipo puddinga, di colore generalmente rossastro, verdastro o grigio, costituita da frammenti [...] di quarzo e rocce eruttive o metamorfiche, con cemento siliceo-ferruginoso, frequente in Toscana e nelle Prealpi. b. Localmente, in prov. di Pisa, nome di varie rocce clastiche silicee, dure e compatte, ...
Leggi Tutto
consonante
s. f. [dal lat. consŏnans -antis (littĕra), part. pres. di consonare «consonare»]. – Ciascuno dei fonemi di una lingua che vengono pronunciati con il canale vocale chiuso (c. occlusive o momentanee) [...] (indicati qui secondo il nostro sistema di trascrizione fonetica) che hanno valore di fonemi sono: b, č (scritta c come in cera, cima, o ci come in ciao, ciocca, ciuffo), k (scritta c come in caro, coro, cura, credo, o ch come in chinare, amiche ...
Leggi Tutto
croce
cróce s. f. [lat. crux crŭcis]. – 1. a. Strumento di pena in uso presso gli antichi, in partic. presso i Romani, costituito da un palo infisso nel suolo o, nella forma più tradizionale (ma non [...] di Gesù crocifisso, e in partic. quelle che si collocano sugli altari delle chiese, sopra le sepolture, quella che in cima a un’asta viene portata dal crocifero nelle processioni (c. processionale), nelle esequie, ecc.; prov., non si può cantare e ...
Leggi Tutto
sperone1
speróne1 (o spróne) s. m. [dal germ. sporō (da cui il ted. Sporn e l’ingl. spur); nelle lingue romanze il termine germ. è penetrato attrav. il lat. carolingio sporonus]. – 1. Arnese di metallo [...] per il fiancheggiamento. 7. In geografia fisica e in alpinismo, contrafforte roccioso che si diparte direttamente da una cima o da una cresta montuosa. Anche, sporgenza sottomarina simile nella forma al promontorio. Più genericam., sporgenza: uno s ...
Leggi Tutto
versicolore
versicolóre agg. [dal lat. versicŏlor -oris, comp. del tema di versus, part. pass. di vertĕre «mutare», e color -oris «colore»]. – 1. letter. Di colore vario e cangiante: la vampa violenta [...] e v. crepita in cima della picca (D’Annunzio); qualche animale giovane e galline Versicolori (Saba); il postino posò prima sul banco, come al solito, il fascio v. delle stampe pubblicitarie (Sciascia). 2. In dermatologia, pitiriasi v. o variegata, ...
Leggi Tutto
peak
‹pìik› s. ingl. (propr. «picco, cima»; pl. peaks ‹pìiks›), usato in ital. al masch. – Nella costruzione navale, denominazione delle casse e dei gavoni per acqua disposti alle estremità poppiera [...] e prodiera della nave ...
Leggi Tutto
sasso
s. m. [lat. saxum]. – 1. a. Roccia compatta, materia pietrosa: le fondamenta della casa poggiano sul s.; una grotta scavata nel s.; è un terreno povero: affondando la zappa si trova subito il sasso. [...] (Dante), sul monte della Verna, dove s. Francesco ricevette le stimmate; salvianci [= salviamoci] al s. in vetta (Parini), in cima al monte. Frequente in questo sign. come toponimo, sia di vette di montagna o comunque di rilievi (per es., Sassolungo ...
Leggi Tutto
acefalia
acefalìa s. f. [der. di acefalo]. – 1. L’esser privo del capo, sia come caratteristica eccezionale di figure della mitologia greca (attribuita, per es., a Nolo figlio di Deucalione, e a Tritone [...] medico, come anomalia fetale consistente nella mancata formazione del capo. 2. In arboricoltura, la mancanza di un’unica cima o di procima in un albero, particolarmente nell’olivo, o nei suoi rami principali; è dovuta alla periodica soppressione ...
Leggi Tutto
In botanica, c. di un albero o di un ramo è la parte terminale del fusto o del ramo, cui si attribuisce funzione di equilibrio riguardo all’assorbimento e alla distribuzione della linfa ( funzione di c.).
Ramificazione a c. Tipo di ramificazione...
cima
. Compare solo in poesia, con 25 occorrenze, di cui 2 nelle Rime, le altre nella Commedia.
Col valore di " sommità di una pianta " in diversi esempi, con uso proprio e metaforico: in Pd XIII 135 si ha il prun che rigido e feroce nell'inverno...