armadio
armàdio s. m. [dal lat. armarium «ripostiglio per le armi», der. di arma «armi»; la -d- per dissimilazione, con prob. influenza di madia1]. – 1. Mobile, costituito da varî ripiani, per lo più [...] , ecc.). 4. Nella tecnica telefonica, a. ripartilinee (o a. di distribuzione), robusta cassa metallica, con porta a chiusura stagna, per lo smistamento delle coppie di un cavo principale, proveniente dalla centrale telefonica, a una serie di cavi ...
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editorialistica
s. f. La produzione di editoriali, di commenti politici nei giornali. ◆ Dalla chiusura per legge delle celebri case (1958) è passato un tempo enorme, un secolo di trovate, aggiustamenti, [...] raggiri, trovatine, finzioni per creare con finta legalità o con furba illegalità qualcosa di simile, di eguale se possibile ai vecchi bordelli: intanto però approfittando dei nuovi disinvolti costumi, ...
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ingommatura
s. f. [der. di ingommare]. – 1. Strisciolina di gomma arabica o colla predisposta lungo il margine di chiusura delle buste per la corrispondenza. 2. non com. L’ingommare e il suo risultato. ...
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sionismo
s. m. [der. di Siòn o Sìon (ebr. Siyyōn, gr. Σιών, lat. Sion), nome di una collina di Gerusalemme e, per estens., di Gerusalemme stessa; la parola è stata coniata, nella forma Zionismus, dallo [...] . Nell’attuale pubblicistica politica, il termine è passato a indicare, con connotazione polemica, la presunta politica di intransigente chiusura del governo di Israele nei confronti del movimento per l’autodeterminazione del popolo palestinese. ...
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vento
vènto s. m. [lat. vĕntus; le accezioni del sign. 4 dallo spagn. viento]. – 1. a. In meteorologia, movimento di masse d’aria atmosferica che avviene orizzontalmente, da una zona di alta pressione [...] a vento, porta la cui anta, essendo priva di battuta, si apre nei due sensi e ritorna automaticamente nella posizione di chiusura; è spesso utilizzata in luoghi di lavoro per agevolare il transito continuo da un ambiente all’altro, come per es. tra ...
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ventola
vèntola s. f. [der. di ventolare]. – 1. a. Arnese che, agitato celermente, suscita un movimento d’aria avente lo scopo di ravvivare il fuoco; consiste di solito in un’impugnatura di legno su [...] , per reggere, mediante sostegni in forma di viticci, candele o lampade elettriche. 4. a. Nelle costruzioni idrauliche, elemento di chiusura di alcune dighe mobili che può ruotare lungo un asse, orizzontale o verticale, e offrire luci di passaggio di ...
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ingraticolamento
ingraticolaménto s. m. [der. di ingraticolare]. – L’operazione di ingraticolare, e anche il risultato, cioè la chiusura fatta con sbarrette disposte in forma di graticola. ...
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ingraticolata
s. f. (o ingraticolato s. m.) [der. di ingraticolare]. – Graticolato, chiusura fatta con sbarre metalliche, bastoni, assicelle, ecc., variamente intrecciati; anche, armatura di legname, [...] ingraticciata, per sostegno di piante ...
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cricoaritenoideo
cricoaritenoidèo agg. [der. di crico(ide) e aritenoide]. – In anatomia, che è comune alle cartilagini laringee cricoide e aritenoide: legamento c., muscolo c., il legamento e il muscolo [...] che uniscono la cartilagine cricoide alle aritenoidi; articolazione c., l’articolazione interposta tra la base delle cartilagini aritenoidi e il castone della cricoide, che permette la chiusura e l’apertura della glottide. ...
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cerniera
cernièra s. f. [dal fr. charnière, lat. *cardinaria, der. di cardo -dĭnis «cardine»]. – 1. Dispositivo metallico che permette di collegare due strutture rigide (di metallo o altra materia), [...] , o con cui si unisce, nella parte interna, il libro rilegato con la copertina. 4. Cerniera lampo, sinon. meno proprio di chiusura lampo (v. lampo, n. 3 b). 5. In zoologia, la giunzione delle due valve che costituiscono la conchiglia dei molluschi ...
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Linguistica
In fonetica, restringimento o occlusione del condotto vocale che si determina durante l’articolazione di un suono chiuso.
C. di un dittongo Processo detto anche monottongazione, per il quale le due vocali di un dittongo si contraggono...
chiusura
Emilio Pasquini
Sostantivo che figura unicamente in Fiore XXV 14, e precisamente nel sonetto in cui Paura rimbrotta lo Schifo per aver consentito ad Amante l'accesso al fiore attraverso il giardino, e aggiunge: Con ciaschedun de'...