portavivande
s. m. e agg. [comp. di portare e vivanda], invar. – 1. s. m. Lo stesso che portapranzi; il nome è dato spec. ai tipi più perfezionati, con recipienti spesso contenuti a loro volta in un [...] involucro esterno, a chiusura ermetica, che consente l’isolamento termico (p. thermos, o anche thermos portavivande). 2. agg. Carrello p., carrello di acciaio inossidabile, montato su quattro piccole ruote, termicamente isolato e con scomparti e ...
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sopralineatura
(o soprallineatura) s. f. [der. di sopral(l)ineare]. – Nella scrittura matematica e scientifica, particolare soprassegno costituito da una lineetta orizzontale posta immediatamente al [...] dell’insieme A; in logica matematica p̄ è la negazione della proposizione p; in topologia S− è la chiusura dell’insieme S, ecc.; in elettronica digitale, indica il complemento di un livello logico; in fisica delle particelle, sovrapposta ...
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zoccolo1
zòccolo1 s. m. [lat. sŏccŭlus, dim. di soccus: v. socco]. – 1. a. Calzatura chiusa nella parte anteriore, costituita da un unico pezzo scavato nel legno, usata tradizionalmente in alcune regioni [...] padana e di zone di montagna, ecc.), oppure dalla sola suola in un pezzo unico di legno e da un elemento di chiusura o di sostegno nella parte anteriore formato da una fascia o da strisce di cuoio o pelle, stoffa, plastica, ecc., usata soprattutto ...
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enterocleisi
enteroclèiṡi s. f. [comp. di entero- e del gr. κλεῖσις «chiusura»]. – 1. Occlusione intestinale. 2. Sutura della parete intestinale. ...
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stafilorrafia
stafilorrafìa s. f. [comp. di stafilo- e -rafia]. – Intervento chirurgico di chiusura delle fissurazioni del palato molle. ...
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prosopotracheloterata
proṡopotrachelotèrata s. m. pl. [comp. di prosopo-, del gr. τράχηλος «collo» e τέρας -ατος neutro (pl. τέρατα) «mostro»]. – Nel linguaggio medico, anomalie della faccia e del collo, [...] totale o parziale, talora accompagnato a fusione più o meno completa dei bulbi oculari in uno solo (ciclopia), che colpisce in prevalenza il sesso femminile; c) le fessure e le cisti del collo risultanti da difettosa chiusura degli archi branchiali. ...
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portilettere
portilèttere s. m. pl. – Grafia unita per porti lettere, cioè spese di affrancatura delle lettere (v. porto2, n. 2 b), con cui nel linguaggio banc. sono indicate le spese di corrispondenza [...] che gravano sui clienti per singole operazioni o in sede di chiusura periodica di conti correnti. ...
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borbonismo
s. m. [der. di borbonico]. – Atteggiamento nostalgico verso la dominazione e la tradizione borbonica: al palazzo Francalanza, che egli aveva fatto riaprire e riabilitava perché la chiusura [...] non s’imputasse al b. della famiglia (De Roberto). Estens., non com., con riferimento spreg. a movimento o tendenza che nei metodi reazionarî e nella mentalità retrograda riveli affinità con i caratteri ...
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borchia
bòrchia s. f. [prob. dal provenz. bocla, che è il lat. bŭccŭla «guancia», poi «borchia dello scudo»]. – 1. Piastra metallica, generalmente circolare e convessa, che viene interposta fra la testa [...] ., in cinture, borse, scarpe, oggetti di pelletteria in genere (e anticamente nello scudo e nell’armatura), anche con funzioni di chiusura. Grosse borchie, per lo più di ottone, lisce o lavorate, servivano un tempo per adornare le copertine di libri ...
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lock
‹lòk› s. ingl. [propr. «blocco, chiusura», der. di (to) lock «chiudere, bloccare»], usato in ital. al masch. – In informatica, operazione automatica di bloccaggio di zone di memoria o di dischi [...] interi (in quest’ultimo caso il comando può essere affidato a un tasto da manovrare manualmente) che impedisce la cancellazione di dati o la riscrittura della zona stessa; è un automatismo delle macchine ...
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Linguistica
In fonetica, restringimento o occlusione del condotto vocale che si determina durante l’articolazione di un suono chiuso.
C. di un dittongo Processo detto anche monottongazione, per il quale le due vocali di un dittongo si contraggono...
chiusura
Emilio Pasquini
Sostantivo che figura unicamente in Fiore XXV 14, e precisamente nel sonetto in cui Paura rimbrotta lo Schifo per aver consentito ad Amante l'accesso al fiore attraverso il giardino, e aggiunge: Con ciaschedun de'...