sbarco
s. m. [der. di sbarcare1] (pl. -chi). – 1. a. Lo sbarcare da una nave o da un’imbarcazione (e, per estens., da un aeromobile) persone o merci: lo s. dei feriti; le operazioni di s.; lo s. del [...] lo s. il comandante ha voluto scrivere le sue memorie. 3. Nelle costruzioni marittime, ponti di s., parti aggettanti delle calate di un porto, sostenute da muri, aventi lo scopo di aumentare il perimetro della calata entro il bacino chiuso del porto. ...
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chiavistello
chiavistèllo s. m. [lat. *claustellum, dim. di claustrum «serratura», incrociato con clavis «chiave»]. – 1. Sbarra di ferro che scorre entro gli anelli o le asole di una piastra fissata [...] sinon. di catenaccio, chiavaccio): levare, mettere il ch.; si rinserrarono con tanto di chiavistello (Giusti); troviamo la porta chiusa con il ch. incastrato e suoniamo e suoniamo e suoniamo e nessuno risponde e allora sfondo la porta (Giuseppe Genna ...
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problema
problèma s. m. [dal lat. problema -ătis «questione proposta», gr. πρόβλημα -ατος, der. di προβάλλω «mettere avanti, proporre»] (pl. -i). – 1. Ogni quesito di cui si richieda ad altri o a sé [...] Shakespeare essere, o non essere: questo è il problema, v. to be, or not to be ecc. b. Per metonimia, persona dal carattere chiuso ed enigmatico, con la quale è molto difficile avere a che fare: quell’uomo è un p. per tutti; gli adolescenti sono un p ...
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telaio
telàio (ant. telaro) s. m. [lat. mediev. telarium, der. di tela «tela1»]. – 1. Dispositivo mediante il quale si esegue la tessitura, dotato perciò di organi adatti all’intreccio di più filati [...] da ricamare al centro. c. In tipografia, t. portaforma, il rettangolo di metallo dentro il quale viene inserita e chiusa la forma tipografica predisposta per la stampa, in modo che gli elementi che la compongono non subiscano spostamenti causati ...
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cuba
s. f. [dall’arabo qubba «vòlta»], ant. – Cupola (rimane nel nome del palazzo arabo-normanno di Palermo). In Sicilia, anche tipo di pozzo campestre chiuso e con cupola. ...
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aspergillacee
aspergillàcee s. f. pl. [lat. scient. Aspergillaceae, dal nome del genere Aspergillus: v. aspergillo1]. – Famiglia di funghi ascomiceti con ascocarpo microscopico, epigeo, privo di piede, [...] con peridio spesso e chiuso; si propagano generalmente per conidî che sono prodotti in gran numero. Comprende molte delle comuni muffe verdi e nere (aspergillo, penicillio, ecc.), da cui sono stati ricavati numerosi pigmenti, enzimi e antibiotici. ...
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contenuto1
contenuto1 agg. [part. pass. di contenere]. – Frenato, represso, controllato: un dolore c., un’ira c.; uno stile c., sobrio, dignitoso; riferito a persona e alle sue manifestazioni, chiuso, [...] poco espansivo: un ragazzo di carattere c. e di poche parole ...
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olimpo
s. m. – Propriam., nome (gr. ῎Ολυμπος, lat. Olympus) di varie montagne della Grecia, delle isole o dell’Asia Minore, e in partic. della montagna più alta della Grecia, quella che sorge tra la [...] Pietro ideata da Michelangelo). In senso fig., la casta dei ricchi e dei potenti, delle persone che contano, il ceto chiuso della cultura, del sapere, o anche, in alcune espressioni, l’atteggiamento di distaccata superiorità che assume chi si ritiene ...
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tostino1
tostino1 s. m. [der. di tostare]. – Macchina o attrezzo per la tostatura di alcuni semi commestibili (cacao, caffè, orzo, ecc.), costituito da un recipiente metallico (aperto o chiuso) all’interno [...] del quale i semi, mantenuti in continuo movimento per mezzo di pale o di altri dispositivi (e azionate a mano, nel caso di tostini di piccole dimensioni, o con motori), vengono portati gradualmente a temperature ...
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vocale1
vocale1 agg. [dal lat. vocalis «sonoro, dotato di voce», der. di vox vocis «voce»]. – 1. poet. Sonoro, risonante: Quella soave melodia che posa Secreta ne’ v. alvei del legno Flebile e lenta [...] voce (è costituito dalla cavità orale, col retrobocca, ed eventualmente dalla cavità nasale; è aperto nella pronuncia delle vocali, chiuso o semichiuso in quella delle consonanti). Di qui, in senso ampio, articolazione v., espressione v., segnale o ...
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Linguistica
In fonetica, suono c., suono la cui articolazione comporta un restringimento o un’occlusione del condotto vocale; rientrano in questo tipo di suoni tutte le consonanti; vocale c., vocale nella cui pronuncia la distanza tra la superficie...
chiuso
chiuso [agg. Der. del part. pass. clausus "non aperto, dotato di un confine" del lat. claudere "chiudere"] [ALG] Campo algebricamente c.: → campo. ◆ [ALG] Curva c.: curva priva di estremi, cioè tale che un punto, muovendosi sempre in...